sabato 16 maggio 2020

Fiorello, 60 anni da numero uno

di FRANCESCO TRONCARELLI



E' il più grande di tutti. Degli amici e colleghi della sua generazione è senza dubbio quello che ha una marcia in più: il carisma. Ma anche l'irresitibile simpatia, la capacità di reinventarsi e di essere sempre sul pezzo, l'abilità di coinvolgere il pubblico e di farlo divertire con le sue gag, la sua intelligenza, i suoi numeri da showman di razza.

Fiorello compie 60 anni e il Bel paese applaude. E non può essere diversamente perchè l'artista siciliano è "lo" Spettacolo italiano, il fantasista capace di bloccare davanti lo schermo milioni di spettatori in un crescendo di battute e siparietti d'alta scuola del varietà, bravo a prescindere, un Walter Chiari 2.0 che elargisce buonumore e spensieratezza.

Una carriera che viene da lontano la sua, e che ha avuto nella strada la formazionne e la gavetta migliore. Prima di arrivare ai villaggi turistici della Valtur che gli consentirono di farsi conoscere, Fiorello ha fatto il meccanico, il muratore, il fruttivendolo, l'ambulante, l'addetto alle pompe funebri.

Era un animatore dentro a prescindere qualsiasi cosa facesse. Uno che a scuola arrancava confondendo il nitrito con il nitrato e, per strada, affinava l’arte del cazzeggio tutto il santo giorno. Chi agli inizi lo denigrava dicendo che era quello dei villaggi turistici non capiva che una palestra come quella vale più di qualsiasi scuola d’arte drammatica per fare un certo tipo di mestiere.

Ovvero cantare, imitare, recitare, ballare e intrattenere come in pochi sanno fare. Uno showman a tutto tondo, eclettico e trasversale. E' Rosario Tindaro Fiorello, uno dei protagonisti più amati della televisione, ma anche della radio e dei social. Fiorello "tav", "terrone ad alta velocità", come lui stesso si è sempre definto, è riuscito ogni volta a sorprendere e conquistare il pubblico tra numeri record e show evento.

Nato a Catania il 16 maggio 1960, ma cresciuto ad Augusta, primo di quattro fratelli, Anna (negoziante), Catena (scrittrice e conduttrice) e Giuseppe (attore), figli dell'appuntato della Finanza Nicola e della casalinga Rosaria, nel corso della sua lunga e variegata carriera, Fiore ha fatto davvero di tutto come dicevamo.


Animatore nei villaggi turistici della sua Sicilia fino alla partenza per il nord, Milano, con l'ingaggio dapprima a Radio Deejay da parte di Claudio Cecchetto che lo aveva scoperto poi a Mediaset con il karaoke che lo lanciò personaggio dell'anno con tanto di codino divenuto moda.

Eppoi il Festivalbar da conduttore, la partecipazione da cantante al Festival di Sanremo i fidanzamenti con le star del momento, ma anche la crisi che, confesserà, gli fu causata anche dall'uso delle droghe a metà anni '90, quindi un nuovo viaggio, quello della consacrazione, alla volta di Roma, direzione Mamma Rai dopo la clamorosa bocciatura di Pippo Baudo per Fantastico.

E' la rinascita di Fiorello, che si deve a due incontri fondamentali: quello con Susanna Biondo, nel 1996, la donna che sposerà nel 2003 e che le darà la figlia Angelica (oltre ad Olivia, nata da una precedente unione della Biondo, e che Fiorello ha sempre considerato come una figlia) e quello con il produttore bolognese Bibi Ballandi che lo farà approdare su Rai1 nel 2001 con il suo primo one man show 'Stasera pago io', con cui macinerà record d'ascolti, e che sarà solo il primo di una lunga serie di successi.

Non ultimo quello ottenuto lo scorso febbraio quando ha condiviso con Amadeus la fatica e il trionfo del 70esimo Festival di Sanremo dal palco dell'Ariston e sul quale probabilmente tornerà anche nel 2021 sempre a fianco dell'amico storico Amadeus, nel primo evento musicale di grande richiamo dopo l'emergenza del Coronavirus.

Fiorello ha 60 anni, incredibile ma vero per un Peter pan del divertimento che risulta sempre giovane. Ma è propro lui che ci ricorda la sua età con la solita ironia beffarda che non risparmia nessuno a cominciare da se stesso.

Qualche giorno fa quando si ventilava l'idea del prolungamento della quarantena per i sessantenni, reagì postando un video sui suoi profili social in cui tra l'altro commentava: "Amici, noi siamo a rischio e dobbiamo essere protetti, siamo come il panda, il colibrì dell'Himalaya, siamo in via di estinzione, quindi cari sessantenni, so che pensavate di essere ancora giovani e invece no, rientriamo nella categoria a rischio, mi rivolgo agli amici. Ligabue, tu non puoi uscire e pensa Baglioni e Venditti... proprio chiuderli... chiuderli".


Anche sul palco dell'Ariston Fiorello aveva ricordato il suo imminente compleanno, con un esilarante monologo sulla prostata: "Quando ero piccolo pensavo che i sessantenni fossero quasi morti, quasi ad avere la bara in salotto. Adesso ce li ho io, ma ancora mi sento in forma. Solo che quando vai dal medico per dirgli che hai un dolore, ti risponde: per l’età che hai, va bene così".

Quanto al ritorno sul palco dell'Ariston nel 2021, anche qui gag a piovere sulle dirette Instagram con l'amico Amadeus: "Mi convincera' pure stavolta, potrebbe essere l'ultima cosa. Faccio Sanremo, come va va, e chiudo la carriera. Mica devo andare avanti fino ad 80 anni. Ho fatto pure troppo. Largo ai giovani. Chiudo e basta". Riflessioni da clausura forzata per l'emergenza coronavirus, pensieri intorno ai 60 anni o una delle sue boutade? L'ultima opzione, state tranquilli.

A Fiorello piace sorprendere e cambiare continuamente le carte in tavola. E d'altra parte gli stop and go sono stati anche le caratteristiche della sua carriera. Come i vari momenti di spettacolo a cui ha partecipato. La prima volta sul palco dell'Ariston di Fiorello è stata nel 95, con "Finalmente tu" scritta dall'amico Max Pezzali.

Era il vincitore annunciato, ma arriverà quinto. Di strada ne ha fatta comunque lo stesso. Come imitatore per esempio con risultati quasi sempre esilaranti (ricordate Califano?) con oltre 100 personaggi presi di mira bonariamente. Come cantante, ha al suo attivo 11 album e 16 singoli, oltre a una dozzina di partecipazioni a brani di altri artisti come Giorgia, Max Pezzali, Biagio Antonacci e Fabio Rovazzi.

Ha recitato, spesso con camei, in sette film, compreso "Il Talento di Mister Ripley" (c'era anche il fratello Beppe) di Anthony Minghella in cui canta "Tu vuò fa l'americano"di Carosone e ne ha doppiati altrettanti. Sette sono anche i suoi spettacoli teatrali, l'ultimo dei quali è stato 'L'ora del Rosario' nel biennio 2015-2016. In radio il suo capolavoro è stato, dal 2001 al 2008, 'Viva Radio2', in coppia con Marco Baldini.

La tv è stata ovviamente il suo regno. Ha partecipato o condotto una trentina di spettacoli, dal mitico 'Karaoke' di quasi trent'anni fa su Italia 1 fino ai clamorosi successi su Rai1, di 'Stasera pago io' (2001-2004) e 'Il più grande spettacolo dopo il weekend' nel 2011, che raggiunse medie di ascolto stellari (13,5 milioni di spettatori con oltre il 50 per cento di share).


Il 2009 si è portato via l'amico del cuore Mike Bongiorno, complice di innumerevoli siparietti in spot e alla radio, ma Fiorello non dimentica e lo ricorda ogni volta che ne ha l'occasione, con lo slogan storico del presentatore di Rischiatutto, 'Allegria', e con il sorriso di sempre.

Fiorello ha vinto 11 Telegatti e 9 Premi Regia Televisiva (meglio conosciuti come Oscar della Tv), oltre a un numero incalcolabile di altri riconoscimenti, fra i quali perfino il prestigioso premio È Giornalismo, nel 2015, per il programma 'Edicola Fiore' da sempre un punto di rierimento per i suoi fan e in onda dal suo bar di quartiere insieme a una serie di personaggi esilaranti e stravaganti.

Le sue performance più recenti sono state l'appuntamento quotidiano di 'Viva RaiPlay!', e anche qui non si è dimenticato dell'amico Vincenzo Mollica e la partecipazione al video della cover Italian Allstars 4 Life, Ma il cielo è sempre più blu', in cui canta alcuni versi del brano di Rino Gaetano insieme a 50 star della musica italiana e a sostegno della Croce Rossa Italiana.

Insomma il più grande showman del week end ne fa 60 ma non li sente affatto. Del resto secondo l'ultima sua invenzione, ovvero l'abuso degli "ismi" nel parlato, c'è del sessantismo in giro e lui ne è il portavoce più qualficato. Auguri, Rosario sei nel Fiore degli anni.

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