lunedì 21 dicembre 2020

Lazio, due pizze al Napoli. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

9+ al Ciro d'Italia - Una grande Lazio, finalmente in palla e soprattutto concreta, ha steso un Napoli supponente che credeva, forte della classifica, di fare il risultato a Roma. Ma era una pura illusione, Gattuso e company non avevano fatto i conti con una squadra assetata di punti e soprattutto con un Immobile sempre più leader di questo gruppo, capace non solo di segnare (che gol, è salito in cielo come Rieddle e ha scagliato di testa la palla all'incrocio dei pali), ma anche di difendere, pressare e fornire l'assit decisivo per il kappao agli avversari. L'avevamo detto, lo confermiano, Ciro è nu babà!  

8 a Lupo Alberto - S'è svejato. Come er Marchese del Grillo. E ha snocciolato alcuni numeri del suo repertorio. Come i bei tempi. Il gol premia la sua abnegazione e tigna nel voler superare il momento no. Come Massimo Boldi che è sparito durante la puntata dei Soliti ignoti Vip facendo pensare al peggio ma è ricomparso a sorpresa da Zia Mara il giorno dopo. 

7 a Somarusic - Il Sonnambulo dal volto umano si è superato, incredibile ma vero. E' riuscito oltre a crossare al bacio per il capoccione di Ciruzzo, anche a giocare a livelli accettabili per tutta la partita. Una cosa mai vista, come le labbra a balconcino di Loredana Bertè su cui non a caso paga l'Imu come seconda casa. 

6 e tre quarti a Totò Riina - Ha tirato giù la saracinesca e via. Prima che facessero zona rossa l'Olimpico. Ha chiuso la porta in anticipo insomma lasciando i Ringhio boys all'asciutto. Manco l'asporto j'ha passato.

6 e mezzo a Lazzari alzati e cammina -  e corri senza fermarti come Forrest Gump. Cosa che ha fatto. Una corsa infinita che ha scombussolato i piani azzurri senza produrre peraltro cross giocabili. Ma è l'impegno che conta. Guardate Alba Parietti, non ha competenze in niente ma parla su qualsiasi argomento. 

6 e mezzo a chiedimi se sono Felipe - Sicuramente sì. Ha fatto un gran primo tempo, tutto all'attacco e senza perdere un colpo, poi s'è ritirato a vita privata come Pippo Baudo, ma il più era fatto. Genio.

6+ all'incredibile Hudt - Un paio di lisci clamorosi, un paio di interventi decisi, un paio de scarpe nòve e po' girà tutto er mondo (Nino Manfredi, Tanto pe' cantà).

6+ a Innamoradu - Rispetto allo scivolone col Benevento, non uno, ma due passi avanti. Come Martufello, che quando racconta le barzellette ride solo lui perchè le capisce solo lui. Futurista vero.  

6 al Sergente - Tanto funo e un po' d'arrosto. Avete presente Massimo Giletti?

6 a quando ecsalante el sol - aquí en la playa, siento tu cuerpo vibrar cerca de mí, es tu palpitar, es tu cara, es tu pelo, son tus besos, me estremezco, oh, oh, oh, cuando calienta el sol...

6- al Panter One - Immobile come un manichino della Oviesse, granitico come un Moai dell'isola di Pasqua, quando appenderà gli scarpini al chiodo avrà un futuro assicurato come statua nel Museo delle cere di Madame Tussauds di Parigi.   

6 - a sono un pirata non sono un signore - Mezz'ora per svelare il mistero: Nina Murici è un Ufo un calciatore? Secondo Roberto Giacobbo è un oggetto non identificato del terzo tipo buono per entrare gratis al cinema, per Alberto Angela un attaccante all'antica che fa salire la squadra, per De Sica un compagno di merende per il prossimo Natale su Marte, per Lotito una perdita in bilancio de venti cucuzze. Della serie mamma li turchi, costano na cifra e al gran bazar ne trovi a grappoli. Sipario.  

Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Domenica, 20 dicembre 2020

La Lazio riparte. Il posticipo della 13sima giornata all’Olimpico vede il predominio dei biancazzurri, che si aggiudicano l’incontro col Napoli grazie ad un gol per tempo: prima Immobile, poi Luis Alberto ed i capitolini fissano il risultato sul 2-0 dopo una partita con poche sbavature. I partenopei arrivano a Roma senza attacco titolare: la squalifica di Insigne e l’indisponibilità contemporanea di Mertens ed Osimehn obbligano Gattuso ad inserire dall’inizio Petagna con Lozano e Politano al suo fianco, inoltre a centrocampo da rilevare che c’è Bakayoko e non Demme dall’inizio. Inzaghi invece oltre a Leiva, sostituito da Escalante ed Acerbi rilevato da Hoedt, perde all’ultimo minuto anche Correa, quindi c’è Caicedo con Immobile. Grande aspettativa per questa gara da parte della Lazio, che prova a capovolgere il tred negativo delle ultime partite per tornare a marciare, ma anche il Napoli spera in un risultato che gli consentirebbe un aggancio alle prime posizioni. Buona Lazio all’inizio, con Immobile che ci prova al 7’ con una mezza girata che va oltre la traversa e poco dopo centra il bersaglio grosso, siglando con un perentorio stacco di testa un gol bellissimo su passaggio millimetrico di Marusic. Al 18’ si vede il Napoli, prima Fabian Ruiz col sinistro prova ad angolare ma Reina respinge molto bene in corner, sul prosieguo il portiere laziale è ancora reattivo sul tiro di Zielinski, salvando la sua porta. Alla mezz’ora il tiro forte di Caicedo termina di poco a lato; è questa l’ultima occasione del primo tempo, che vede i biancazzurri meritare il vantaggio per il miglior gioco espresso. Nella ripresa gli ospiti cominciano con maggior velocità, Gattuso toglie Koulibaly e Politano per Manolas ed Elmas, ma proprio quando il Napoli stava spingendo di più, al 56’ Mario Rui commette un errore imperdonabile, sbagliando un facile passaggio nella sua trequarti. La Lazio riconquista palla, Immobile immediatamente serve Luis Alberto, che giunto al limite dell’area col sinistro a giro piazza all’angoletto il pallone del raddoppio laziale. Sul 2-0  il Napoli si affloscia e non riesce più ad essere insidioso; solo al 79’ Petagna cerca un sinistro dai 18 metri ma Reina blocca. Nei minuti finali non succede praticamente nulla ed i biancazzurri si aggiudicano così il match. Da Benevento ad oggi è una Lazio letteralmente trasformata, che finalmente vince e convince. Serviva una partita stile Champions e così è stato; una prestazione senza sbavature da parte degli uomini di Inzaghi, che stasera si portano a casa tre punti pesantissimi. Da sottolineare il grande abbraccio di Luis Alberto con Simone Inzaghi in occasione del suo gol, che la dice lunga sul clima che si respira nello spogliatoio. I biancazzurri ora non perdono contatto con le zone alte della classifica ed a quota 21 punti sono a sole tre lunghezze dal quarto posto. Psicologicamente è una vittoria che vale per dieci, come afferma anche Immobile, per quello che era successo nelle gare precedenti e per le critiche che erano piovute sui biancocelesti. Vedremo cosa succederà: il banco di prova di mercoledi contro la capolista Milan è arduo assai.

 

LAZIO   NAPOLI   2-0      9’Immobile 56’ Luis Alberto

LAZIO: Reina, Luis Felipe (84’ Patric), Hoedt, Radu, Lazzari, Escalante (79’ Cataldi), Milinkovic (84’ Akpa Akpro), Luis Alberto, Marusic, Caicedo (67’ Muriqi), Immobile (79’ Pereira). All Inzaghi  

NAPOLI: Ospina, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly (55’ Manolas), Rui (64’ Ghoulam), Ruiz, Bakayoko (64’ Lobotka), Zielinski, Politano (55’ Elmas), Petagna, Lozano (74’ Malcuit). All. Gattuso

Arbitro Orsato


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