giovedì 10 dicembre 2020

Paolo Rossi, quei gol con la musica

 di FRANCESCO TRONCARELLI


All'elenco dei personaggi che ci hanno fatto sognare che se ne vanno in questo maledetto 2020, si aggiunge un altra scomparsa eccellente quella di Paolo Rossi, calciatore dal viso gentile e col fiuto del gol simbolo di un Paese vincente e felice. 

Le sue reti lanciavano gli Azzurri verso la conquista del Mondiale e "segnavano" anche la rivincita di un ragazzo reduce da una squalifica che si caricava sulle spalle un’intera nazione, l'Italia così, come accade in questi casi, si ritrovò unita. 

Furono momenti indimenticabili , furono sensazioni incredibili, furono emozioni irripetibili. Il Bel paese usciva definitivamente dagli Anni di piombo per vivere una stagione di transizione e migliore, che qualcuno definì ironicamente dell'"Edonismo reaganiano".

E mentre tutti rimpiangono Pablito esaltando la sua bravura sotto rete e il suo talento calcistico, ci piace ricordare di lui un aspetto meno appariscente ma forse più reale, quello cioè di un ragazzo che amava la musica come un signor Rossi qualsiasi e che alla prima occasione incise un disco, sogno di tutti gli italiani con le sette note nel cuore.

con Venditti sul palco

Nel 1980, quando era fermo per la squalifica legata al Calcioscommesse, incise il brano "Domenica alle tre" che fu scelto come sigla dal programma Domenica In condotto da Pippo Baudo. 

Una canzone semplice e fizzante, proprio come era lui, un pezzo senza pretese se non quello di diffondere allegria, un disco che tratta il rapporto tra i calciatori e le proprie compagne con un pizzico di ironia scritto non a caso dagli umoristi  Dino Verde e Bruno Broccoli su musiche di Stelvio Cipriani. .

Riascoltare la sua voce con qella leggera cadenza toscana, ce lo fa immaginare come era nella vita di tutti i giorni, una persona alla mano che col sorriso annullava la distanza e conquistava tutti. Pablito improbabile ma divertente cantante, amava Mina e Battisti, la disco music e i cantautori.  

Nel 2007 non a caso insieme ai ciclisti Filippo Pozzato e Matteo Tosatto, al procuratore sportivo Claudio Pasqualin e a Don Backy incise l’album solidale "Voci dal Cuore". Un'iniziativa a favore del Progetto Conca d’oro onlus di Bassano e all’Associazione bambini cardiopatici del mondo.

Paolo Rossi con Apo Ambrosi, Don Backy e Pasqualin

Il calciatore che fece piangere il Brasile cantò l’indimenticabile e struggente "La Leva Calcistica della Classe ’68" di Francesco De Gregori insieme a Roberto Apo Ambrosi e il classico sudamenricano "Guantanamera". 

Paolo Rossi ha cantato poi col Ridge di Beautiful "Un'avventura" di Battisti in un video che diventò virale, e per citarne solo una delle tante partecipazioni indimenticabili, anche con De Gregori insieme a Marco Tardelli quando cantarono "La storia siamo noi" ad Abu Dabi in una convention fra diplomatici.

Il nome di Paolo Rossi entrato nell'immaginario collettivo per i suoi meriti calcistici, è stato inevitabilmente inserito nellle canzoni. Nel brano "L'Italiano" che Stefano Rosso portò a Sanremo infatti si parla di lui insieme a Bruno Giordano: "Ma la domenica problemi grossi, segna Giordano segna Paolo Rossi...".

Antonello Venditti dal canto suo in "Giulio Cesare" racconta di calcio e mondiali (“Era l’anno dei mondiali quelli dell’86, Paolo Rossi era un ragazzo come noi”), non riferendosi però all’eroe del Mundial spagnolo, ma al signor Rossi di Prato.

Uno che aveva sì vinto tutto come calciatore, ma che amava la musica come una persona qualsiasi e che per questo la cantava alla buona ma con tanta spensieratezza. Come ognuno di noi la domenica alle tre davanti al televisore.

           Quando pensi a me

Io pure penso a te

C’è tra me e te un magico relais

Quindi dico io, dolcissimo amor mio

Non pensare a me domenica alle tre

Altrimenti sai in campo sono guai

Vedo intorno a me solo e sempre te

Gli avversari miei han tutti gli occhi tuoi

Vedo in testa a loro i tuoi capelli d’oro

Scatto via deciso ma incontro il tuo sorriso

E abbraccio un giocatore in area di rigore

Così che se ho sparata la meglio cannonata

Sai l’arbitro che fa? Mi annulla il gol

E tutto ciò perché c’è fra te e me un magico relais

Quindi per favore bambina del mio cuore

Non pensare a me domenica alle tre

Pensi sempre a me e io penso sempre a te

Questa assiduità fa sempre bene ma

Ma non pensare a me domenica alle tre

Domenica alle tre non pensare a me

Pensi sempre a me e io penso sempre a te

Questa assiduità va sempre bene ma

Ma non pensare a me domenica alle tre

Domenica alle tre non pensare a me

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