venerdì 3 settembre 2021

Mamma mia tornano gli Abba

 di FRANCESCO TRONCARELLI 

 

La notizia era nell'aria da tempo, i rumors si susseguivano con insistenza, poi la BBC ha rotto il silenzio e ha dato l'ufficialità di quello che tutti, i milioni di fan, speravano fosse vero. Dopo 40 anni tornano gli Abba. E i social sono impazziti.

Il loro ritorno in attività prevede un concerto rivoluzionario che vedrà Agnetha, Björn, Benny e Anni-Frid esibirsi digitalmente con una live band di 10 elementi in un’arena costruita appositamente a Londra dal 27 maggio 2022 e un album completamente nuovo.

La band più amata da un pubblico trasversale di tutti i tempi torna dunque in versione digitale, con ologrammi, creati dopo settimane e mesi di riprese con motion capture e performance tecniche con i quattro membri della band e un team di 850 elementi della Industrial Light & Magic, la compagnia fondata da George Lucas, il regista della saga di Guerre stellari, Indiana Jones e American Graffiti, alla sua prima incursione nella musica. 

Ma non è tutto. A 40 anni dal loro ultimo disco in studio “The Visitors”, gli Abba non solo hanno inciso due nuove brani, "I Still Have Faith In You" ballad romantica che racconta la loro storia e “Don’t Shut Me Down” che in poche ore su Youtube hanno raccolto già oltre 5 milioni di visualizzazioni, ma hanno realizzato un nuovo disco di inediti.

Registrato insieme allo studio di Benny, Riksmixningsverket, a Stoccolma, “Voyage” verrà pubblicato in tutto il mondo il prossimo 5 novembre su etichetta Universal Music Group. 

L'ABBA Voyage prenderà il via il 27 maggio 2022 alla Abba Arena, un locale all’avanguardia da 3000 posti costruito al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra. I biglietti saranno in vendita da martedì 7 settembre.

Il titolo "ABBA Voyage" si potrebbe riferire proprio al mitico viaggio che il quartetto pop svedese tornerà a rivivere insieme (tra loro e con i fan), dopo ben 40 anni di piazzola di sosta. Ma non c'è piazzola di sosta che possa fermare il successo di questa band che ha fatto la storia della musica moderna.

Con quasi 400 milioni di album venduti in tutto il mondo, 17 hit al primo posto in classifica e più di 16 milioni di stream globali alla settimana, gli Abba sono uno dei gruppi musicali più di successo di tutti i tempi. 

Fin dal loro esordio con “Waterloo” nel 1974, con cui all'epoca vinsero L'Eurofestival oggi Eurovision, la musica della band svedese ha catturato i cuori delle pubblico in tutto il mondo. 

"Waterloo" il primo grande successo

Ancora adesso le loro canzoni, scritte e prodotte da Benny Andersson e Björn Ulvaeus e interpretate con passione e partecipazione da Agnetha Fältskog ed Anni-Frid “Frida” Lyngstad, sono considerate una parte fondamentale della musica internazionale. E sono arrivati nel 21° secolo più popolari che mai.

Qualche numero indicativo del loro successo. "Abba Gold", originariamente pubblicato nel 1992, ha recentemente superato la millesima (millesima!!!) settimana sul UK Album Chart, diventando il primo album della storia a raggiungere questa meta. 

Su TikTok, i contenuti con l’hashtag #Abba hanno da poco raggiunto un miliardo di visualizzazioni, senza che il catalogo fosse ufficialmente accessibile sulla piattaforma. Nel 2010 inoltre, gli Abba sono stati inseriti nella Rock N’Roll Hall of Fame e nel 2015 “Dancing Queen”, una delle loro canzoni più amate, è stata aggiunta alla Grammy Hall of Fame. 

Finalmente dunque, il viaggio tanto atteso dei mitici artisti svedesi ricomincia, anche se virtuale, in versione "Abbatar". Ma non è detto, perchè c'è la possibilità, anche se remota, di poterli rivedere in carne ed ossa di splendidi settantenni, al prossimo Eurovision e addirittura a Sanremo, un sogno per Amadeus e per gli spettatori italiani e di quelli collegati in tutto il mondo.

gli Abbatar

Nati nel 1972, in attività per un decennio, i quattro svedesi all’epoca erano anche due coppie nella vita, Björn Ulvaeus e Benny Andersson, musicisti e compositori, collaboravano dalla metà degli anni 60. Poi Ulvaeus conobbe Agnetha Fältskog, bionda, bellissima, già promettente popstar in Svezia (da solista ha cantato cover di brani italiani come "Vagabondo" di Nicola di Bari) e Andersson si fidanzò con Anni-Frid Lyngstad, partita giovanissima dal jazz.

Il palindromo Abba riuniva le loro quattro iniziali e racchiudeva una favola, in grado di trasformare il quartetto in un fenomeno mondiale, ancora oggi il gruppo scandinavo più famoso di sempre. A consacrarli al pubblico internazionale fu l’Eurofestival del 1974 che si svolse in Inghilterra. 

Vinsero con «Waterloo» (davanti, tra l’altro, alla nostra Gigliola Cinquetti) ed esplosero ovunque con quella cascata di note super orecchiabili, ballabili, facili,  stucchevoli per i detrattori e gli snob, talmente riconoscibili da diventare lo «stile Abba», un pop commerciale ma di qualità. 

«Mamma Mia», «Dancing Queen», «Money Money Money», «Fernando» sono solo alcuni titoli arci-noti di una sfilza di successi, tra dance, europop e ballate, che contribuirono a renderli un mito insieme ai loro look sfavillanti a base di zatteroni, pantaloni a zampa, tutine attillate in un best of della moda degli anni 70.

Dieci anni e otto dischi dopo, conquistate le classifiche di mezzo mondo, l’incantesimo si spezzò: entrambe le coppie giunsero al capolinea, i quattro provarono, nonostante i divorzi, a portare avanti la musica, ma alla fine nel 1982 le strade si divisero.

Il cast del film Mamma mia

"The Winner Takes it All», una delle loro canzoni più malinconiche, canta proprio il deporre le armi davanti alla fine di un amore, l'epilogo di una storia bella e intensamente vissuta ma proprio per questo giunta al capolinea.

Le loro icone però, simbolo di un mondo e di una musica universalmente osannata, sono rimaste, tra il museo che gli è stato dedicato a Stoccolma e il successo planetario del musical «Mamma Mia!», costruito sulle loro canzoni.

Da quando ha debuttato a Londra nel 1999, continua a riempire i teatri ed ha poi dato vita nel 2008 anche al film (con tanto di sequel) interpretato dalla bravissima Maryl Streep. Con l'account ufficiale TikTok poi, anche la generazione 2.0 conosce le loro canzoni e potrà imbarcarsi in questo nuovo viaggio. 

Bentornati Abba!

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