lunedì 8 novembre 2021

Lazio, tris d'assi. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

9 al Ciro d'Italia - La Lazio ha steso con merito una Salernitana arrembante e rognosa nella domenica rivelatasi perfetta per chi tifa la Prima squadra della Capitale. La batosta che "In quelli" hanno rimediato a Venezia ha favorito infatti il sorpasso in classifica, piccola cosa certo, ma comunque importante per far capire chi comanda calcisticamente a Roma. La vittoria dei biancocelesti è stata vittoria di squadra, perchè tutti questa volta hanno girato come dovevano con punte di eccellenza per quelli che sono ritenuti a ragione i migliori. Come il bomber de noantri che con l'ennesimo sigillo (che colpo di testa per la rete numero 161) ha superato il suo record. E sarà un continuo superarsi sino alla fine del campionato che lo porterà sempre più in alto. Come dire il vero "Ciro l'immortale" è lui, altro che Gomorra!

8+ a Pedro Pedro Pedro Pè - Immobile chiama il meglio di Santa Fè risponde. Un altro gol, il terzo consecutivo per lo scarto dei riommers. Grazie Mourinho sei stato un fenomeno nella tua decisione. Lungimirante nè più nè meno di Pippo Franco con il Green pass farlocco.

8 a Lupo Alberto - Salagadula mencica bula bibbidi bobbidi bu, et voilà il Mago è tornato, con tutti i suoi numeri di prestigio. Il gol che ha segnato è stata una giocata di biliardo uscita dal suo cilindro. Da applausi a scena aperta. E Silvan dopo sta botta medita la pensione.

7 e mezzo a Pasquale  Ametrano Anderson - Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così che hanno tutti i Turisti per caso come lui che a un certo punto cominciano a correre senza fermarsi più e snoccialono un assist al bacio per la realizzazione del terzo gol degli assi biancocelesti. Bravo Filippetto, ce fai arrabbià ma te volemo bene. Obrigadi.

7 a chiedimi se sono Felipe - ma non c'è bisogno di chiedertelo, quando giochi un'altra partita ad alti livelli, c'è poco da chiedere, la tua felcità è la nostra, sì è stata una felipissima giornata.

7 a Massimo Di Cataldi - e pensare che all'inizio del torneo nessuno avrebbe scommesso un euro su di lui. Un po' come su Memo Remigi a Ballando con le stelle. E invece l'ex ragazzino di bottega è uscito fuori alla grande, come il Memo nazionale. C'ha visto giusto il Comandante. Come Milly Carlucci.

6 e mezzo a Maru (sic!) - Ha dimostrato di potersi giostrare bene sia a destra che a sinistra. Avete presente Calenda?

6 e mezzo al Sergente - Negli ultimi tempi la sta buttando sul fisico più che sulla tecnica. Un po' come Sabrina Salerno che a cantare e ballare è poca roba ma per il resto che je voi dì?

6 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis - Un gol sul groppone con l'Atalana, due col Marsiglia, zero carbonella coi campani. E scusate se è poco. Dai Ace, er selfie pe' Instagram te lo sei meritato.

6+ a Totò Riina - Che magna pe' quattro se sapeva, ora dopo i due legni presi dagli avversari sappiamo che il suo numero è il 23. Evviva.

6 a Hysaj che i papaveri - Dal nulla al qualcosa. E questo è un bel passo avanti. Uomo in meno da sempre della squadra è diventato a sorpresa, uno degli undici. Senza barba per cercare di confondere gli avversari e sopattutto se stesso, il brut de brut difronte all'ultimo dei Brutos Ribery, è riuscito a emanciparsi dal suo stato di disertore della vanga come un Martufello qualsiasi, per mettere in mostra due-passaggi-di-seguito-due senza perdersi sul campo, qualche allungo palla al piede come un ergastolano di Sing Sing e numerosi anticipi sul mostro del calcio. Non è tanto ma se si pensa che uno come Biagio Izzo dopo tredici puntate di Tale e quale è uscito di scena fra gli applausi c'è da sperare anche per lui. Sipario.



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