sabato 3 settembre 2022

Lazio, vedi Napoli e poi...Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

7 a la Provedel cuoco - Contro un Napoli aggressivo e manovriero, la Lazio è partita in quarta ma è finita in folle. Il vantaggio iniziale infatti è stato dilapidato da una condotta sotto tono e rinunciataria che ha favorito non solo il ritorno dei partenopei ma la loro voglia di vincere. Poi l'arbitro c'ha messo del suo e l'ha fatta Sozza. Resta il fatto che il migliore, si fa per dire, dei Sarri boys sia stato il portiere che ha sfoderato una serie di interventi, con le mani con le mani, con i piedi con i piedi con il kulo con il kulo (palo), che hanno limitato il passivo. Certo non è questa la strada per andare in Paradiso.

6+ a Benigno Zaccagnini - Stavolta l'arciere ha scagliato la freccia giusta. Poi però si è cullato sugli allori. Come un Stefano De Martino qualsiasi.

6 a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui che giocano dieci minuti e poi se ributtano in vacanza ndo voi arrivà? È partito a razzo (assist) è finito a ...si la rima è quella. 

6- a Patric del Grande Fratello e Viale dei Romagnoli, 13 Ostia - Come Franco e Ciccio, Ale e Franz, Paolo e Pedro, in due fanno una bella coppia. Ma non sono Stanlio e Ollio. Se nessuno davanti a loro fa filtro e rubapalloni, un tipo alla Leiva per intnderci, avoja a fa ride, ridono gli altri. 

6- al Sergente - da uno come lui ci si aspetta il colpo da genio, la giocata che risolve la partita. E invece non è mai decollato. Come Fiorello che senza la pubblicità è finito. 

6- al Ciro d'Italia - Ei fu. Siccome Immobile...

6- a Massimo Di Cataldi - Forse troppe lodi gli hanno fatto male. Sicuramente un passo indietro rispetto le precedenti partite. Quando incontra chi jela ammolla in mezzo al campo si nasconde dietro la lavagna.  Come Altafini che non a caso lo chiamavano il Coniglio ed era Altafini, il rivale di Pelè mica un ragazzo de bottega come lui.

6- a Lazzari alzati e cammina - Come Rocco Siffredi: è durato 50 minuti. Ma quanta differenza.

6- a Pedro Pedro Pedro Pè - È rimasto a Santa fè.

5 a Lupo Alberto - Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, lui invece scompare. Un numero di magia però che non piace a nessuno. Gode solo Silvan che ritorna il più grande di tutta la concorrenza.

5 a Somarusic - Nè carne nè pesce. Praticamente nè.

5 a Basic instinct - Il chierichetto che vuole fasi prete. Ma se continua così mancoer sacrestano je fanno fa. Dall'Oroscopo di Branko la Luna consigli: quando siete in difficoltà, chiedete a Don Matteo. Vi aiuterà.

5- a Miei cari amici Vecino e lontani - È l'oggetto misterioso della squadra, l'Ufo della formazione. Accreditato come un marziano a Roma non ha fatto vedere ancora nulla. Anzi meno de niente. Per quello che non si è visto sino ad ora non si capisce a che titolo scenda in campo. Speriamo che prima o poi dimostri il suo talento da extraterrestre, più prima che poi però. Anzi subito. Se no fa la fine di ET e torna a casa senza la telefonata. Sipario.


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Sabato, 3 settembre 2021

La Lazio si ferma. Nell’anticipo del sabato della quinta giornata all’Olimpico i biancazzurri vanno subito in vantaggio con Zaccagni, ma sono raggiunti da Kim e superati nel secondo tempo grazie ad una rete di Kvaratskhelia, che fissa il risultato sull’1-2, dopo una partita molto combattuta. I partenopei sono a Roma per ripartire dopo il mezzo passo falso di mercoledi; unico indisponibile è Demme, oggi Spalletti parte dall’inizio con Kvaratskhelia in avanti a far compagnia a Zielinski ed Osimehn. Sarri dal suo canto vara la medesima formazione che ha pareggiato a Genova; Luis Alberto è alla seconda di fila dal primo minuto e Vecino si accomoda in panca, così come Pedro, un po’ acciaccato ma abile ed arruolato. La Lazio comincia come meglio non si può: il cross dalla destra di Anderson finisce sui piedi di Zaccagni, che si gira, lascia partire un diagonale destro imparabile per Meret ed è subito 1-0. Il Napoli reagisce e prova a giocare tra le linee per aggirare la pressione laziale, ma i biancazzurri giocano alti e sono attentissimi. Comunque gli ospiti alla fine prendono in mano il gioco, ma all’inizio con scarsa lucidità. Al 34’ il Napoli si sveglia con Kvaratskhelia, che calcia bene ma para Provedel e poco dopo colpisce il palo a portiere battuto. Il gol è in arrivo: al 38’ Kim su corner colpisce di testa e riesce a sorprendere Provedel per l’1-1. In uno scontro aereo tra Marusic e Lozano quest’ultimo ha la peggio ed è costretto a lasciare per Politano e con ciò finisce anche il primo tempo. Nella ripresa il Napoli è subito incontenibile. Provedel salva la porta a valanga su Kvaratskhelia lanciato a rete, poi è ancora bravissimo sul colpo di testa di Zielinski e al 49’ Osimehn colpisce un palo. La Lazio è in bambola, Sarri toglie Luis Alberto e Zaccagni per Vecino e Pedro, ma il Napoli continua a spingere per portarla a casa e ci riesce al 61’, quando Kvaratskhelia spara una bordata dal centro dell’area e raggiunge il vantaggio, meritato da parte degli ospiti. Sembra che i biancazzurri abiano ancora forza per fare qualcosa di buono: Rrahmani al 65’ salva la porta sparando sul fondo. Mario Rui atterra Lazzari in area al 67’ ma Sozza non interviene per sancire un rigore sacrosanto ed ora la gara diventa molto nervosa. Al 70’ Meret salva sul colpo di testa di  Anderson, entrano Basic, poi Hysaj e Cancellieri ma l’unica occasione laziale nel finale è di Pedro, il cui tiro termina di poco a lato al 91’. Il risultato non cambierà più ed il Napoli alla fine si porta a casa i tre punti. I biancazzurri sono partiti bene ma poi si sono dimostrati troppo rinunciatari e sono restati in balia dell’avverario per oltre un’ora. La Lazio ha gestito malissimo il vantaggio, solo quando ha cominciato a giocare dopo la seconda rete del Napoli si è resa pericolosa ma è stato troppo poco. Dopo il pari beffa della gara di mercoledi arriva anche la sconfitta interna. E’ ancora presto per dare giudizi definitivi; per ora si ridimensionano le ambizioni biancazzure, che erano davvero grandi solo una settimana fa dopo la gara con l’Inter. Dopo la Samp i tifosi laziali si sentivano solo sfortunati, ora si cominciano a preoccupare.  

 

LAZIO   NAPOLI   1-2      4’ Zaccagni  38’ Kim  61’ Kvaratskhelia

LAZIO: Provedel, Lazzari (84’ Hysaj), Patric, Romagnoli, Marusic, Milinkovic, Cataldi (75’ Basic), Luis Alberto (53’ Vecino), Anderson (84’ Cancellieri), Immobile, Zaccagni (53’ Pedro). All Sarri

NAPOLI: Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui, Lobotka, Anguissa, Lozano (47’ Politano), Zielinski (68’ Raspadori), Kvaratskhelia (68’ Elmas), Osimehn. All. Spalletti

Arbitro Sozza

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