di FRANCESCO TRONCARELLI
Cantava i sogni e le speranze dei "saranno famosi" e lei lo era diventata veramente in tutto il mondo a grazie a hit indimenticabili come "Fame" e "Flashdance... What a feeling", per i film musicali "Fame" e Flashdance", che le valsero un Golden Globe e un Oscar per la miglior canzone.
Irene Cara che se n'è andata ad appena 63 anni era stata la prima artista di origini ispaniche a vincere un Oscar per una colonna sonora, Aveva sfondato nel mondo del pop coronando un sogno vissuto tra sacrifici e riconoscimenti che tardavano ad arrivare.
Dal malfamato Bronx dove era cresciuta alle luci brillanti di Brodway, dalle prime lezioni di ballo a 5 anni al boom di "Radici", la serie ideata da Marlon Brando, dalla gavetta ai milioni di dischi.
"Baby remember my name" cantava in Fame, ragazzo ricorda il mio nome, e il suo nome lo conoscevano tutti. E lo ricorderanno tutti per sempre.
Il successo mondiale aveva provocato anche invidie nel suo ambiente, la stessa sua casa discografica si era dimostrata matrigna nei suoi confronti non riconoscendole i diritti d'autore per alcuni brani da lei stessa composti
Una circostanza che oltre a rallentarne la carriera successivamente, l'aveva colpita nel profondo causandole problemi psicofisici superati con difficoltà dopo una lunga vertenza giudiziaria.
Addio Irene Cara icona degli edonistici anni 80, simbolo di una generazione che nella musica cercava emozioni, le tue canzoni ti hanno regalato quella gioia che cercavi e la tua voce resterà per sempre, eccola...
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