martedì 1 novembre 2022

Diabolik, 60 anni di terrore

 di FRANCESCO TRONCARELLI


Il giorno dopo Halloween non poteva che essere la sua festa. Primo novembre 1962, nasce Diabolik, il "genio del male", il primo fumetto noir italiano  tuttora in attività, un personaggio che nel tempo si è dimostrato un delinquente vero anche nel successo. Ci ha messo sessant'anni, ma ha steso tutti i suoi rivali che insidiavano il suo regno criminale.

I vari epigoni e concorrenti in edicola, maschili e femminili, in versione soft o hard, come Kriminal e Satanik (firmati dalla premiata ditta Magnus & Bunker), o come Sadik, Demoniak, Zakimort e compagnia bella, sono tutti spariti dalla scena, lasciandogli il campo libero. 

Diabolik infatti non si è lasciato intimorire, altra tempra di criminale, si è preso il tempo necessario e li ha “liquidati” uno per uno ed alla fine è rimasto solo lui.

Calzamaglia attillata nera, sguardo assassino incorniciato da sopracciglia folte e scure, Diabolik è l’opposto di Fantomas, il ladro gentiluomo, perchè non esita di uccidere per raggiungere i suoi scopi, cioè arricchirsi.

il primo numero 
Fra trasformismi (le maschere di resina che gli cambiano il viso), gadget tecnologici alla 007, ma anche i classici pugnali come un qualsiasi malavitoso marsigliese, città in cui si muoveva agli inizi, poi diventata Clerville, capitale di un omonimo paese fittizio.

Il personaggio si deve a due sorelle della Milano bene, Angela e Luciana Giussani, in particolare alla prima, ex modella e testimonial delle saponette Lux, moglie dell’editore Gino Sansoni.

Osservando tutti i giorni i pendolari che transitavano per la Stazione di Milano Cadorna ebbe l’intuizione di realizzare un fumetto con un formato “tascabile”, cioè che si potesse facilmente leggere aspettando il treno e poi in viaggio, per riporlo infine comodamente in tasca.

Nasce così il “formato Diabolik” (12 x 17 cm), poi ripreso da molte altre pubblicazioni tanto da determinare la cosidetta “rivoluzione tascabile” dei fumetti.

Un formato nuovo di zecca che porterà al successo questo antieroe per antonomasia (l’opposto del classico “buono”), che debuttò in edicola per un pubblico adulto sino ad allora ignorato dagli editori, nel novembre del 62 come il Re del male.

la parodia con Johnny Dorelli

E che re. Diabolik, che per le Giussani aveva lo sguardo del divo hollywoodiano Robert Taylor (Il ponte di Waterloo, Quo Vadis, ecc.), si muove con una Jaguar E, che in tutto il mondo e per tutti diventerà “l’auto di Diabolik”.

Lui vive nel lusso grazie agli illeciti arricchimenti con la sua compagna di malefatte Eva Kant, bionda slanciata con coda di cavallo ed ha un acerrimo nemico, l’ispettore Ginko, che gli da la caccia implacabilmente.

Un format, per usare un termine televisivo, molto copiato come abbiamo detto, ma anche parodiato. Ci riferiamo al Dorellik televisivo e poi cinematografico di Johnny Dorelli ed al Paperinik della Disney.

 Non certo dal principe de Curtis però, perché il suo “Totò Diabolicus” uscì mesi prima dell’esordio in edicola, sugli schermi nazionali. Anzi qualcuno sostiene che le Giussani, nel battezzare il loro criminale, si vollero ispirare a quel nome.

Totò Diabolicus

Sulla scia del fumetto poi uscì anche un disco scritto da Marcello Marchesi e Gustavo Palazio e interpretato da Betty Curtis, una delle cantanti più in voga degli anni Sessanta e che con Tony Dallara aveva dato il via al fenomeno degli urlatori della canzone. Come dire un urlo per il criminale da urlo.

Il Cinema ovviamente non poteva non occuparsi di lui. Nel 68 così uscì il film di Mario Bava, regista del brivido e dei trucchi speciali antesignano del genere poi portato avanti da Dario Argento, che aveva nel cast John Philppe Law e Marisa Mell nel ruolo dei due banditi eccellenti.

Un grande Michel Piccoli poi in quelli sell'ispettore Ginko, doppiato eccezionalmente da un giovane attore di grandi speranze, Gigi Proietti.

Recentemente sono stati I Manetti Bros a riprendere in mano le storie del criminale mascherato dirigendo il loro "Diabolik" con Luca Marinelli affiancato da Eva-Miriam Leone e Valerio Mastandrea Ginko.

il disco di Betty Curtis

900 episodi pubblicati, decine di ristampe, oltre dieci milioni di copie vendute solo in Italia, Diabolik contina a colpire dopo aver scandalizzato l'Italia benpensante degli anni 60 con i suoi crimini che erano visti come un'incitazione a delinquere.

Per festeggiare la ricorrenza dei primi 60 anni “il genio del delitto” o “Uomo dai mille volti” come veniva soprannominato negli anni del suo boom sono state allestite delle mostre itineranti che debutteranno alla Rinascente di piazza Duomo a Milano.

Il 17 novembre poi un nuovo film dei Manetti Bros con Monica Bellucci dal titolo "Ginko all'attacco" che garantirà un'eco internazionale. Auguri Diabolik!

Luca Marinelli e Diabolik




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