venerdì 19 aprile 2024

Lazio, Genoa è per noi! Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

7+ a Gila il mondo gila (Jimmy Fontana, Cantagiro 1965) - La Lazio vince anche a Genova. Una nota sicuramente positiva in un campionato modesto e scombussolato quale è stato sino ad ora ma questo non significa che i problemi da tempo esistenti siano risolti. Il cambio dell'allenatore insomma non ha prodotto un possesso palla utile rispetto a prima, per andare in rete, ma il solito tic e tac sterile che annoia e non quaglia. Ma si è vinto e questo è un bene per addolcire gli animi in subbuglio per il fuggi fuggi generale e così è opportuno evidenziare chi dà tutto sempre e da sempre come lo spagnolo. Un combattente vero da cui ripartire.

6 e mezzo a Lupo Alberto - È come quel personaggio di Riccardo Pazzaglia, "separato in casa", come dire ho chiesto il divorzio ma resto qui, e se mi gira bene, tiro fuori conigli dal cilindro. E così è stato. E Silvan muto. 

6+ ad avviso di Kamada - Dal Sol levante al solo cadente senza un minimo di personalità, da copia cinese di un prodotto giapponese qual è. E così nella sua mosceria alterna errori clamorosi da harakiri a guizzi da samurai stagionato. Arigatò a volontà e sushi per tutti. 

6+ a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui in vacanza perenne in tutti gli stadi d'Italia tanto di aver deciso di volersene tornare a casetta non c'era da aspettarsi più di tanto. Il primo tiro in porta lo ha fatto non a caso al 62°, bandolero stanco nel profondo e senza attenuanti generiche. Eppure sarà rimpianto per quella saudade che spesso e volentieri si trasforma in gioia ed estro come nell'azione del gol partita dai suoi piedi. Obrigado Filippetto.

6+ a Patric del Grande Fratello - Battiamo le mani.

6+ a che Dio ce la Mandas buona  - Quelle uscite fuori dell'area piccola alla Di Vincenzo di cui peraltro è la copia sputata, hanno fatto tremare tutti. Ma al momento opportuno ha risposto presente.

6+ a Pedro Pedro Pè, Massimo Di Cataldi e Rovella per chi non si accontenta - Sono risorti. Come Aldo, Giovanni e Giacomo. Daje.

6 a Viale dei Romagnoli 13 Ostia - Daje de tacco daje de punta co' lui non  passa manco la Sora Assunta.

6 a Somarusic - Non ha combinato casini. E questo va detto. Per il resto il solito tran tran. Avete presente Pierluigi Diaco?

5 a Casale degli Ulivi Agriturismo - È l'anello debole del reparto. Nè più nè meno di Pino Insegno.  

5 a Lazzari alzati e cammina e Hisay che i papaveri - Questo o quello per me pari son per dirla col Duca di Mantova nel Rigoletto di Verdi. Il cambio in corsa per infortunio di Pupo biondo non ha prodotto novità o cambiamenti. Nessuno dei due è mai decollato. Entrambi sono al capolinea.

4- a Castellano e Pipolo - Ha dimostrato finalmente di saper attaccare. Sì avete letto bene, attaccare. Ma attenzione no nel senso di calciatore, di attaccante, del mestiere per cui è profumatamente pagato, ma nel senso di attacchino, con la tuta, la scopa e il secchio con la colla. Come si è visto nel video ufficiale della società dove attacca su un muro un poster che annuncia la maglia dell'anniversario dello Scudetto del 74. Ecco quello fa per lui perchè a pallone fa ride, non ne azzecca una con tanto di cadute a terra al minimo stormir di fronda. Scene patetiche che fanno rimpiangere seghe acclarate come Nina Muriqui e Berardino Capocchiano. Poveri noi. Sipario.



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