mercoledì 26 dicembre 2018

A Bologna la Lazio è Felipe. Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI


 9 a veni, vidi, Lulic al 71° - Dopo Natale anche Santo Stefano è biancoceleste. La Lazio infatti ha steso con merito il Bologna tornando a vincere in trasferta dopo due mesi, continuando così a far trascorrere le festività in letizia alla gente laziale. Il duello rusticano tra i fratelli Inzaghi è stato vinto quindi da Simone che ha schierato una formazione manovriera nel primo tempo per tornare all'antico nel secondo. E l'antico, il vintage che vince, ha risposto ottimamente con l'Eroe del 26 maggio che ha onorato le 300 maglie con l'Aquila sul petto con la rete del risultato definitivo. Grazie Senad sei un grande, ci metti sempre il cuore e ti vogliamo bene per questo.

7 e mezzo a chiemi se sono Luis Felipe - Ma avete visto che gol? E' volato in cielo come faceva Rieddle una volta, per assestare un colpo di testa da vero falco dell'area. Una cosa incredibile, tipo la presenza di Max Pezzali da Fazio che sta lì senza spiccicare una parola. Ed è stato un gol provvidenziale, perchè ha stroncato sul nascere ogni velleità rossoblu. Bene, bravo bis.

7 +  a Lupo Alberto - Il Ciuffo biondo che fa impazzire il mondo è tornato. Ma soprattuto è vivo e lotta insieme a noi. Come Di Battista che sta rientrando per mettere i puntini sulle i dei pentastellati.

7 a Lucas 2 (quello che ride) - E' come Pippo Baudo: riaparecido. E meno male, perchè adesso la banda suona (e le suona) che è una bellezza. Altro che Claudio Abbado, il vero direttore d'orchestra è lui. E chi lo Leiva più dal campo.

6 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis (Lazio del meno 9) - Là dietro è una certezza. Tipo Amadeus ai Soliti ignoti. Solo che il presentatore fa ridere il pubblico mentre il terzino fa piangere gli avversari. E scusate se è poco.

6 e mezzo a Innamoradu - Battiamo le mani ai veri laziali. Punto.

6+ a Correa l'anno 1900 - Questa volta non c'è stato bisogno di un Tucu di classe per vincere. Ma le sue progressioni sono sempre un bel vedere. Avete presente Belen?

6+ a Sylva Strakoshina - Non ha preso gol. La chicca di Bologna-Lazio è questa. Era una vita che tornava a casetta con la rete gonfia. Sto giro rifiata. Nè più nè meno di Renzi che non se lo fila più nessuno e perciò sta sereno.

6 al Sergente - Un passo indietro rispetto all'abboffta di Natale. Forse ha fatto indigestione di elogi per il suo rientro al banchetto della vittoria coi caglaiaritani. Niente paura, un canarino caldo e passa tutto.

6 a Smarussic - Rispetto al nulla visto contro i Quattro mori, un altro. Tipo Vincenzo Mollica che senza occhiali sembra la sora Lella.

6 al Ciro d'Italia e dillo a Parolo tuo - Entrati nel finale. A dimostrazioni che anche senza le statuine  fondamentali il presepe biancazzurro fa sempre la sua figura. Certo mancavano pure il bue Bastos e l'asinello Wallace, ma con loro sarebbe stata un'altra storia delle sacre scritture laziali: la strage degli innocenti tifosi per la strizza nel vederli.

6 al Panterone - Con la sua lentezza elefantiaca nei movimenti, ha ricordato il miglior Igli Tare. Un po' statua di cera di madame Toussauds un po' Moai dell'Isola di Pasqua, il puntero ecuadoregno ha tenuto fede al suo ruolo: si è puntato in area avversaria e non si è mosso più. Amen.


Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Mercoledi, 26 dicembre 2018


Una bella Lazio espugna il Dall'Ara. Nella penultima giornata del girone d’andata la sfida Inzaghi contro Inzaghi la vince Simone; una rete su calcio d’angolo siglata da Luis Felipe alla mezz’ora del primo tempo e un gol nel finale di Lulic, ancora dopo un corner, consentono alla squadra capitolina di portarsi a casa l’intera posta: 0-2 il risultato finale. Il Santo Stefano pallonaro mette di fronte il Bologna ed i biancazzurri: Pippo decide per Krejci dentro dal primo minuto, con Dzemaili che parte riserva; Santander al posto di Destro fa compagnia ad Okwonkwo davanti. Simone invece non convoca Durmisi e Berisha, ha mezzo acciaccato Immobile, per cui decide di far scendere in campo Caicedo. Badelj è infortunato, rientra però Lucas Leiva in pianta stabile, dopo lo scampolo di gara contro il Cagliari; infine ci sono sia Luis Alberto che Correa. Grande pressione da entrambe le parti all’inizio della partita, ma la Lazio prende subito le misure agli avversari e comincia a far girare palla. Il primo tiro in porta è di Luis Alberto dalla grande distanza al 13’, Santander risponde dopo nemmeno un minuto, ma con una conclusione troppo morbida. I biancocelesti premono, soprattutto sul lato  sinistro del campo, ma rischiano al 20’ con Okwonkwo, che calcia bene ma mette a lato sul secondo palo, poi con Santander, cui non riesce la deviazione dopo un tiro . Alla mezz’ora però la Lazio passa: su corner battuto dalla destra da Luis Alberto è Luis Felipe ad incornare alla perfezione sul palo lontano per piazzare in rete l’1-0 meritato. I biancazzurri ora hanno il controllo totale del gioco; il Bologna, che subisce le giocate avversarie, al 42’ si salva dal raddoppio quando Correa con un bel diagonale trova pronto Skorupski. Nella ripresa il Bologna sembra essere più intraprendente, complice una Lazio che perde qualche palla di troppo. Al 61’ doppia sostituzione, con Orsolini per Mattiello e Caicedo per Immobile, che appena in campo calcia bene ma la palla deviata si perde sul fondo. Entrano anche Palacio al posto di un inconsistente Okwonkwo, poi Parolo per Correa. Non succede niente però; quando mancano una manciata di minuti alla fine della partita prende fiducia il Bologna ma l’azione migliore ce l’ha sul destro Immobile, che spara però su Skorupski. I padroni di casa nonostante la buona volontà sono inconsistenti e subiscono nel finale anche il secondo gol ancora su calcio d’angolo: sempre Luis Alberto stavolta fa sponda per Lulic, che di piatto destro mette nel sacco il raddoppio che è di fatto la firma del successo esterno laziale. I biancazzurri, grazie anche al mezzo passo falso del Milan, restano saldamente al quarto posto in classifica: ora a due punti c’è la Samp. La Lazio finalmente si sblocca dopo un periodo grigio: è la seconda vittoria consecutiva della truppa di Inzaghi, che a quota 31 punti probabilmente esce dalla crisi ma ora deve fare grande attenzione: già sabato sarà un duro banco di prova la partita dell’Olimpico contro il Torino.


BOLOGNA   LAZIO    0-2     30’ Luis Felipe 89’ Lulic
BOLOGNA: Skorupski, Calabrese, Danilo,  Helander, Mattiello (61’ Orsolini), Poli (82’ Destro), Nagy, Svanberg, Krejci, Santander, Okwonkwo (64’ Palacio).  All: G. Inzaghi
LAZIO: Strakosha, Felipe, Acerbi, Radu, Marusic, Leiva, Lulic, Milinkovic (73’ Lukaku), Luis Alberto, Correa (66’ Parolo), Caicedo (61’ Immobile).  All: S. Inzaghi
Arbitro Pairetto




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