martedì 18 dicembre 2018

Lazio, a Bergamo Var..male. Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI



6- ad Antonio Elia Acerbis - La Lazio ha perso a Bergamo una partita tutta da dimenticare. Non solo perchè il Var le ha negato vergognosamante per un centimetro un gol spettacolare di testa del suo terzino stacanovista (e che voleva riscattarsi del liscio sul gol atalantino), ma perchè nessuno ha onorato la maglia per ricordare al meglio il caro Pulici. Hanno fatto tutti pena, chi più chi meno, e diciamolo, non si salva nessuno da questa sciatteria vista in campo, con un gioco ormai perduto e la testa smarrita nei meandri dell'inconscio. E' dal 4 novembre che la Lazio non vince più, adesso perde pure. Non Var affatto bene insomma. Povero Felice, siamo solo noi che ti abbiamo sempre amato a dimostrarti tutto il nostro affetto...

5 e mezzo al Ciro d'Italia - Che ti succede bomber, fino ad ora eri l'unico a tirare la carretta. Se toppi pure tu siamo alla frutta come Malgioglio. E sarebbe una fine ingloriosa.


5 e mezzo a Correa l'anno 1900 - E' partito in quarta è finito in folle, col freno a mano tirato.

5 e mezzo a Sylva Strakoshina - Pronti, via e subito un gol. Ma lui è incolpevole. Un po' come Mara Venier quando ha stonato cantando "Pazza idea" a Domenica in, mica fa la cantante. E lui mica fa il portiere.   

5 e mezzo a Lupo Alberto - La sua votazione è come il decreto sul reddito di cittadinanza: Sulla fiducia. In un futuro migliore.

5 a dillo a Parolo tuo - Tanto fumo e poco arrosto. Avete presente Flavio Insinna?

5 a veni, vidi, Lulic al 71° - L'Eroe del 26 maggio? E' uscito. Anzi è diventato un altro. Come Vincenzo Mollica che senza occhiali sembra la Sora Lella.

5 a Innamoradu - Un assist per Zapata da applausi. Da parte degli atalantini.

5 a Lukakao Meravigliao e al Panterone - in due non ne hanno fatto uno buono. Tipo Ficarra e Picone.

5 - al Sergente - A. A. A. offresi ex militare passato nelle file della riserva già guerrafondaio ora pantafolaro. Miti pretese, facile ad adattarsi nonostante un passato di glorie a suon di milioni. Si accontenta anche di pietanze fredde purchè due volte al giorno oltre la colazione. No perditempo, perchè di tempo ne perde già di suo, si consiglia l'utilizzo con parsimonia per non scialacquare le poche forze che gli sono rimaste. Per informazioni rivolgersi Ostello della gioventù presso Formello, telefonare ore pasti.

5 a Rodolfo Bada - Imbarazzante come un progamma di Marzullo.

4 e mezzo a Bravehart Wallace - Inguardabile come un film di Muccino.

4 a Somarussic - Inutile come il pappagallo di Portobello.

Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Lunedi, 17 dicembre 2017

La Lazio affonda a Bergamo. Nel monday night allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” i padroni di casa vanno in vantaggio con Zapata dopo un solo minuto di gioco: un gol sufficiente per portare a casa il bottino pieno, ma sul risultato pesa la decisione della Var, che non convalida un gol di Acerbi a tempo scaduto per un fuori gioco dubbio. I destini della Lazio oggi passano da Bergamo; la 16 sima di Campionato mette di fronte i capitolini contro l'Atalanta: una partita veramente complicata contro un avversario ostico e difficile. Gasperini  può disporre di Ilicic che ha scontato la squalifica, quindi mette in capo la squadra titolare, con Gomez dietro a Zapata. Inzaghi invece ancora senza Leiva rimette Badelj mezzo acciaccato a centrocampo; rientra Marusic a destra ed infine a far compagnia ad Immobile stavolta c'è Correa. I Biancocelesti, col lutto al braccio per onorare la memoria di Felice Pulici, iniziano la partita davvero male. Nel gelo di Bergamo Zapata, dopo nemmeno 2’ di gioco, approfitta di un gravissimo errore difensivo di Acerbi e Radu e sotto porta mette in rete da buona posizione il vantaggio nerazzurro. La Lazio accusa il duro colpo, continua ad esitare in difesa ma prova ugualmente a ricostruire il suo gioco. Immobile al 12’ col destro prova ad impensierire Berisha, che mette in angolo, ma ora i biancazzurri riescono a prendere in mano il centrocampo. La supremazia però non frutta nulla, visto che la Lazio riesce a fare un tiro in porta solo al 37’, quando il bel pallonetto di testa di Immobile non riesce ad infilarsi in rete sul palo lontano. Ancora di testa Milinkovic manda alto al 42’ e quasi alla fine Correa sbaglia il tocco del possibile pareggio con un colpo troppo morbido. Nella ripresa la Lazio prova a raddrizzare la gara ma è Zapata di testa in avvitamento a sfiorare il raddoppio al  47’; come ad inizio primo tempo sono i biancocelesti a rischiare per le sfuriate bergamasche. Inzaghi tenta la svolta con Lukaku e Luis Alberto, che rilevano gli spenti Marusic e Badelj; Gasperini invece, dopo aver mandato dentro Djimsiti, sostituisce Ilicic con Pasalic. Al 73’ l’inzuccata di Milinkovic è fuori misura; la Lazio prova con lanci lunghi a scavalcare la difesa avversaria, ma non ottiene altro che qualche corner. Entra pure Caicedo che appena in campo prova un tiro deviato in corner, ma quando sembra che ormai la partita sia destinata all’1-0 al 93’ un cross di Luis Alberto trova la testa di Acerbi, che anticipa il nuovo entrato Masiello e mette la palla in porta. La truppa laziale esulta per un  pareggio provvidenziale, ma dopo un interminabile consultazione al Var, Orsato annulla per un off side francamente difficile da vedere; così per la squadra capitolina arriva la quinta sconfitta della stagione. Ma ora è arrivato il momento di lasciare da parte gli alibi: la Lazio è una squadra che sembra la lontana parente della bella formazione dell’anno passato. Ormai il modulo che Inzaghi mette in scena è diventato facile da fronteggiare dagli avversari, alcuni giocatori stanno rendendo poco e male, le riserve non sono all’altezza dei titolari e  tutto questo si rispecchia sul rendimento della squadra. L’ultima vittoria biancazzurra è del 4 novembre, quattro punti all’attivo nelle ultime cinque gare, senza contare le sconfitte ininfluenti di Coppa. E’ una Lazio in crisi, che pian piano è scivolata al quinto posto in Classifica e non dà alcun segno di ripresa. I biancazzurri giocano con troppo nervosismo e poco cervello, sempre in affanno, privi di idee e con manovre quasi mai fluide; serve una svolta per riprendere in mano una stagione che sembra si stia purtroppo già sciupando a fine dicembre.   



ATALANTA   LAZIO    1-0       1’ Zapata
ATALANTA: Berisha, Toloi, Mancini, Palomino (57’ Djimsiti), Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens, Ilicic (68’ Pasalic), Gomez (84’ Masiello), Zapata. All. GasperiniLAZIO: Strakosha, Wallace (78’ Caicedo), Acerbi, Radu, Marusic (63’ Lukaku), Badelj (63’ Luis Alberto), Parolo, Milinkovic, Lulic, Luis Alberto, Correa.  All: Inzaghi
Arbitro Orsato

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