lunedì 28 gennaio 2019

Lazio, la grande illusione. Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI

 
7+ a Correa l'anno 1900 - Una grande Lazio ha messo alle corde i campioni d'Italia dimostrandosi finalmente in palla e capace di imbastire decine e decine di azioni e di tenere il boccino per quasi tutta la partita. Doveva vincere, poteva vincere, ma la Juve che è sempre una (vecchia) signora squadra alla prima occasione ha ristabilito la parità, poi si è presa un rigore che a parti inverse te lo sognavi e l'illusione di una vittoria possibie è svanita. E' andata così purtroppo, ma il plauso va comunque ai nostri ragazzi a cominciare dall'argentino che ha dato ai compagni quel Tucu di classe che ci vuole per crescere. Bravo.

6 e mezzo a Lupo Alberto - Il Ciuffo biondo che fa impazzire il mondo ha fatto pure impazzire il Can de Trieste e compagnia bella. Lanci, dribbling, doppi passi, ha sfoderato tutto il repertorio. Però perchè Dino je passi er Crodino c'è bisogno che ogni tanto la butti dentro pure lui. Il gorilla è impaziente, pure i tifosi.

6 e mezzo Lucas 2.0 - E chi lo Leiva dal campo. Piazzato davanti la difesa ha dato la spinta al gruppo e pure il fritto. Un fritto speciale perchè l'olio che mettono certi compagni di merende non è proprio extra vergine, ma tant è basta che il sapore sia buono. E grazie a lui lo è.

6 + a dillo a Parolo tuo - Lo stacanovista non si è mai fermato, quando si è fermato un attimo per asciugarsi il sudore, zac, c'hanno pizzicato. La Luna consiglia, fatelo giocare in accappatoio.


6 e mezzo a Bastos e avanzos e Bravehart Wallace - Boldi e De Sica, Pablo e Pedro, Ficarra e Picone, Greggio e Iachetti, Franco e Ciccio, Ric e Gian. Dio li fa e poi li accoppia. Vedendoli insieme in molti hanno pensato a "Oggi le comiche" temendo cappellate a raffica e sfracelli vari, ma smentendo ogni pronostico i nostri eroi sono passati dall'avanspettacolo biancoceleste allo spettacolo con le feste per aver azzeccato tutti i momenti topici del match, annullando Ronaldo all'Acquedotto e i suoi camerieri. Certo qualche respinta alla viva il Parracco e qualche svirgolata ci sono state, ma nulla rispetto alla catastrofe temuta e annunciata. Bene, bravi, bis. Sperem, come avrebbe detto Nereo Rocco.

6+ a Innamoradu - Ineccepibile. Come Red Canziain a "Ora o mai più", ogni giudizio è una sentenza.

5 e mezzo al Sergente - Diciamolo, avrebbe potuto dare molto di più. Come Ornella Vanoni da Amadeus che si è addormentata in diretta nonostante il tiraggio del volto la facesse sembrare sveglia.

5 a Sylva Strakoshina - Dice vabè il rigore, ma il primo gol jel'ha messo su un piatto d'argento. Come quella volta che gli si sono presentati due finti letturisti dell'Acea e lui dalla guardiola li ha fatti passare consentendogli di svaligiare l'abitazione del primo piano. Aridatece er citofono.

5 a veni, vidi, Lulic al 71° - Vecchio scarpone quanto tempo è passato (Gino Latilla, Sanremo 1953).

5  al Ciro d'Italia - Ei fu siccome Immobile nel magnasse il gol del 2 a 0 come un Pannella qualsiasi alla fine di un maxi digiuno. Dal "Manuale della cucina" di Suor Germana: Per far crescere bene i vostri ragazzi, fateli mangiare aleno cinque volte al giorno. Saranno così forti e sani e pronti per la giornata. Amen.

Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Domenica, 27 gennaio 2019

La Juventus fa fuori la Lazio. All’Olimpico nel posticipo della 21 sima giornata i biancazzurri, che avevano dominato per 75 minuti passando anche in vantaggio, vengono raggiunti dalla rete di Cancelo e superati nel finale grazie ad un rigore trasformato da Ronaldo per l’1-2 finale. Dopo la sconfitta di Napoli per la squadra biancoceleste è il momento di affrontare l’altra grande del Campionato, ma stasera Simone Inzaghi deve reinventare la difesa. Senza Acerbi squalificato, Marusic che sconta ancora una giornata e Luis Felipe infortunato è il turno di Bastos e Radu centrali; sulla fascia destra la novità è Parolo, infine ci sono sia Luis Alberto che Correa. Anche Allegri deve fare i conti con molte defezioni: senza Mandzukic, Cuadrado, Barzagli, con Pjanic, Khedira e Cancelo mezzi acciaccati il tecnico toscano manda in gioco un 433. Ci sono Bonucci e Rugani dietro, a centrocampo c’è Betancur ed in avanti Dybala è con Ronaldo e Douglas Costa. La pioggia ed almeno 50.000 spettatori fanno da cornice all’inizio della gara, con la Lazio che senza alcun timore prova a fare la sua partita. Wallace ha sulla testa un pallone d’oro al 12’ ma spreca sparando alle stelle. Al 19’ dalla distanza Correa fa fare un tuffo a Szczesny, che alla mezz’ora si ripete sul tiro di Luis Alberto. Gioca solo la Lazio, i bianconeri si mantengono rintanati, in attesa di ripartire in contropiede. Al 38’ la migliore opportunità ce l’ha Parolo sul sinistro in area: ancora una volta il portiere ci mette un guanto e salva la sua porta. Da segnalare che Bonucci, infortunato alla caviglia, è costretto ad abbandonare per Chiellini e poco prima della fine del tempo Rugani salva a porta vuota sul pallonetto di Immobile che aveva scavalcato anche Szczesny. Nella ripresa subito Ronaldo si butta sul traversone di Douglas Costa ma non riesce ad intercettare, poi Luis Alberto sfiora il palo di sinistro su assist di Milinkovic. Bastos di testa su angolo sfiora la traversa, ma sull’altro corner arriva il gol, anzi l’autorete di Emre Can, che spinge di testa nella sua rete il calcio d’angolo di Luis Alberto. Immobile poco dopo si divora il raddoppio sparando alto da posizione defilata, poi fanno altrettanto prima Luis Alberto e poco dopo Milinkovic, legittimando così il vantaggio laziale. Esce Douglas costa per Cancelo al 69’, che però appena in campo pareggia, raccogliendo una respinta di Strakosha, dopo che Dybala aveva calciato forte in porta. Al 77’ il tiro di Correa finisce tra le braccia del portiere, poi escono uno stanchissimo Luis Alberto per Berisha ed Immobile per Caicedo. La Juve spinge ma la partita era ben controllata dai biancocelesti, che all’86’ commettono una grave ingenuità e sono puniti. Lulic strattona Cancelo in area e Guida decreta il rigore: va alla battuta Cristiano Ronaldo che ribalta il risultato siglando con un forte tiro il vantaggio bianconero e anche il gol vittoria. Quella che oggi doveva essere una resa incondizionata è invece diventata una partita che se fosse terminata con la Lazio vittoriosa non avrebbe scandalizzato nessuno. I biancazzurri hanno fornito un’ottima performance, purtroppo la Juve è squadra che offre prestazioni in sordina e poi fa della classe e del divario tecnico l’arma in più. Peccato, perché i tifosi laziali ci avevano creduto ed invece devono fare i conti con una classifica difficile. I biancazzurri con 11 punti in 10 partite passano in sole due settimane dal quarto all’ottavo posto a quota 32 a pari merito con l’Atalanta. Ed ora, Coppa Italia a parte, ci saranno Frosinone, Empoli e Genoa: se la Lazio giocherà come stasera però saprà tornare in alto.

 LAZIO   JUVENTUS   1–2      59’ Emre Can (aut)  74’ Cancelo  88’ Ronaldo (rig.)
LAZIO: Strakosha, Bastos (89’ Neto), Wallace, Radu, Parolo, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto (80’ Berisha), Lulic, Correa, Immobile (82’ Caicedo).  All: Inzaghi
JUVENTUS:  Szczesny, De Sciglio, Bonucci (40’ Chiellini), Chiellini, Alex Sandro, Emre Can, Betancourt, Matuidi (60’ Bernardeschi), Douglas Costa (69’ Cancelo), Ronaldo, Dybala.  All: Allegri
Arbitro Guida

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