mercoledì 1 luglio 2020

La Lazio mata il Toro. Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI


7 e mezzo a Lupo Alberto - Una grande Lazio ha preso il Toro per le corna ed ha portato a casa tre punti d'oro per continuare a sognare. Una partita iniziata subito in salita, ma dominata strada facendo in lungo e in largo nonostante un rigore grosso come una casa negato e due diffidati ammoniti che saranno così squalificati in esecuzione dei desiderata dei poteri forti del calcio. La nuova rimonta portata a termine dai biancocelesti ci sta tutta, e la vittoria è strameritata per la gioia dei tifosi e del mister (panchina numero 150 per lui) che ha esultato dalla tribuna come uno di noi. Copertina del match al bandolero stanco di questa squadra che non finisce di stupire alla faccia di chi la osteggia, che ha distribuito magie sul campo e un ennesimo assist prezioso. Avanti Lazio, avanti laziali, non si molla di un centimetro.

7+ al Sergente - L'Esorciccio c'è e si vede. Guadagna spazi con le sue giocate e fa a spallate con chi si vuole mettere di traverso. Un gigante nel vero senso della parola. Avete presente Fiorello?

7 ad Antonio Elia Acerbis - Una certezza. Come le tasse. Non molla l'osso. Come le tasse appunto. Solo che lui ti riconcilia al gioco mentre quelle ti stendono e basta. Grande Ace e aveva pure segnato. Galeotto il fuorigioco e chi l'ha fischiato.

6 e mezzo al Ciro d'Italia- 29 reti in 29 partite. E anche se se n'è magnata qualcuna anche sto giro alla fine l'ha messa N Koulu ai torinisti confermandosi bomber vero, mica un Malgioglio qualsiasi. Salterà un turno ma tornerà più affamato di prima. E la butterà dentro. Scommettiamo?

6 e mezzo a Lukaku Meravigliau -  Sciolgo le trecce e i cavalli, corrono, e le tue gambe eleganti, ballano, balla per me, balla balla, tutta la notte sei bella, non ti fermare ma balla, fino a che non finiranno le stelle...

6 + a Meco Ioni - E' passsato dalle stalle (Fiorentina) alle stelle. Nun ce se crede. Come Beppe Convertini che je fanno condurre un progamma pure d'estate.

6+ a dillo a Parolo tuo - Tutto e bene quello che finisce bene. La cappellata iniziale (una capocciata al pallone che ha risuscitato il Gallo) è stata abbondantemente cancellata dal gol della vittoria. Se c'era qualcuno che doveva segnare, quello era proprio lui, lo stacanovista di mille battaglie che è arrivato alla pensione ma sta ancora là per onor di firma. Come Bruno Vespa con tanto di plastico al seguito.

6 a Correa l'anno 1900 - Appena entrato si è involato, col passare del tempo si è involuto, alla fine si è involtino.

6 a Patric del Grande Fratello -  Da quando ha tagliato la zazzera e non si tinge più i capelli è diventato un altro. Come Vincenzo Mollica senza occhiali che sembra la Sora Lella.

6 a Innamoradu - Nei secoli fedele. Ed anche oltre. Nè più nè meno di Pippo Baudo per la Rai.

6 a Sylva Strakoshina - Sbrigata in fretta la pratica rigore, si è dedicato al suo gioco preferito, il Burraco. Lì non lo batte nessuno. Ne sanno qualcosa i fotografi assiepati dietro alla sua porta che ha battuto come da copione.

6 - a Lazzari alzati e cammina - Meno travolgente del solito. Avete presente Carlo Conti a Top 10? Si è talemente rilassato che si capisce quando parla.

6 - -  al Panter One -  Come Gigi marzullo. Tanto fumo e poco arrosto.


Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Martedi, 30 giugno 2020
La Lazio è viva. Nell’anticipo della 29sima giornata allo stadio “Grande Torino” i biancazzurri, sotto di un gol messo a segno da Belotti su rigore in apertura, come tre giorni or sono ribaltano il risultato nella ripresa grazie alle reti siglate da Immobile e Parolo per l’1-2 finale. All’andata otto mesi fa esatti, era il 30 ottobre, fu un cappotto della Lazio: 4-0 all’Olimpico con doppietta di Immobile. Oggi Inzaghi, che è squalificato e quindi va in tribuna, a parte Radu che rientra, propone la stessa formazione di sabato. Moreno Longo invece è senza Baselli; c’è Lyanko e non Izzo dietro e Verdi a far compagnia a Belotti davanti. Scudetto vs retrocessione, ma anche Lotito vs Cairo e Belotti vs Immobile, queste le rivalità che propone l’importantissima sfida di stasera, che inizia subito col botto, perché c’è già dopo 2’ un rigore per il Torino. Il pallone colpisce Immobile su un braccio e Massa concede il penalty; Belotti trasforma spiazzando Strakosha e i padroni di casa vanno in vantaggio. La Lazio ancora una volta deve rincorrere, gli uomini di Inzaghi così prendono in mano le redini del centrocampo. Al 23’ Immobile riceve bene da Milinkovic ma il bomber laziale spedisce alto da posizione ottimale. Poco dopo è alto anche il fendente di Milinkovic, e ancora nel finale di primo tempo vanno fuori due palloni di Immobile. Ad inizio di ripresa sempre Immobile di testa non inquadra la porta ma un momento dopo si rifà e riesce ad imbustare il pari con un rasoterra puntuale e preciso, dopo aver eluso il controllo di Nkoulou. I biancazzurri adesso si riversano in avanti per cercare la rete del vantaggio; intanto entrano Correa e Lukaku, poi Ansaldi e Berenguer, Il Toro si rintana, la Lazio resta costantemente nella metà campo avversaria e punge al 73’ con Parolo, che dopo una gran tiro al volo di Milinkovic parato da Sirigu, riceve da Immobile ed insacca grazie anche ad una sfortunata deviazione di Bremer. La Lazio tiene bene, rischia poco ed anzi riparte bene in contropiede. All’81’ Correa in diagonale liscia la porta, con Sirigu che riesce a stento a deviare, i biancazzurri pur stanchissimi riescono a tenere palla e controllare fino al termine, agguantando la seconda vittoria in rimonta, come contro la Fiorentina sabato scorso. Una dimostrazione di forza e di risolutezza, che avvalora la tesi secondo cui i biancazzurri non hanno per niente tirato i remi in barca. Un verdetto, quello di oggi, che consente alla Lazio di mantenere ancora la scia della Juve con 68 punti all’attivo; piuttosto gli allarmi per Inzaghi sono senz’altro la stanchezza, che si fa sentire sempre più con le gare così ravvicinate e la rosa, che si restringe sempre più, anche alla luce delle squalifiche di Immobile e Caicedo sabato col Milan. Per il mister biancazzurro si prevedono salti mortali.


  
TORINO LAZIO   1–2      5’ Belotti (rig)  48’ Immobile  73’ Parolo
LAZIO: Strakosha, Patric (90’ Anderson), Acerbi, Radu, Lazzari (90’ Bastos), Parolo, Milinkovic, Luis Alberto, Jony (59’ Lukaku), Caicedo (59’ Correa), Immobile. All. Inzaghi 
TORINO: Sirigu, Lyanko, Nkoulou, Bremer (80’ Millico), De Silvestri (59’ Berenguer ), Lukic (80’ Djidji), Meite, Rincon, Aina (70’ Edera), Belotti, Verdi (59’Ansaldi). All.: Longo.
Arbitro Massa

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