domenica 5 luglio 2020

Lazio, al Diavolo la partita! Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI


6+ a Paolo a Di Canie - Una Lazio rattoppata, poco lucida e sicuramente sfortunata, ha perso una partita che i rossoneri hanno giocato alla spasimo, come fosse la partita della vita. Due episodi incredibili (la deviazione di Parolo e il rigore prima parato e poi deviato in rete) hanno incanalato il match verso un risultato difficile da recupeare, come il terzo gol subìto in fase di "proviamoci" ha dimostrato. Insomma il Diavolo ha confermato di avere le corna, La Lazio nessun ricambio all'altezza di un Sogno. E nella latitanza di chi avrebbe dovuto guidare la riscossa, spicca uno dei meno accreditati, un ragazzino che entrato nel rimescolamento generale, ha dato tutto se stesso, sgomitando, azzannando, lottando e provando a tirare in porta. Tutto il resto non è noia, è sfiga.

6 ad Antonio Elia Acerbis - Puoi essere pure il Ministro dela Difesa ma se i tuoi collaboratori si rilevano compagni di merende, allora è meglio che fai il consigliere comunale, almento rattoppi le buche. E di buche lì dietro ne abbiamo viste proprio tante.

6 - Lazzari alzati e cammina - Va be', si fa per dire, c'hai preso troppo in parola. Hai camminato. Come i bori pe' via del Corso con le pischelle. Na' passeggiata e invece bisognava sfrecciare.

5 e mezzo a Patric del Grande Fratello - Tanto fumo e poco arrosto. Come Flavio Insima.

5 e mezzo a dillo a Parolo tuo - Lo aveva detto in tempi non sospetti Cristian De Sica a "Vacanze di Natale": Lasciam perdere.

5 a Lupo Alberto - Questa volta in campo ha mandato la buonanima col nome invertito, Alberto Lupo. O forse era proprio lui. Chissà. In ogni caso, lui o l'omonimo al contrario, l'effetto salma è stato garantito.

5 a chi lo Leiva dal campo? - Ha fatto la fine di Sansone. Si è tagliato i capelli ha perso la forza.

5 al Sergente - Mai in palla. Come un Malgioglio qualsiasi.

5 a Sylva Strakoshina - A. A. A. Esorcista cercasi, rivolgersi Formello ore pasti. Sanificazione a proprio carico con amuleti e sale. Massima serietà no perditempo.

5- a Correa l'anno 1900 - Avete presente il programma di Gigi Marzullo? Inutile.

5-  a Innamoradu - Galeotto fu il braccio e chi lo mise (e so' tre).

5-  a Lukakau Meraviglau e al minuto 113 Vavro dello Sparta Praga spegne i sogni della Magica - In due non ne hanno fatto uno buono. Come Ficarra e Picone.

4 Meco Ioni - Se lavorasse in televisione avrebbe il lavoro assicurato a vita. A Zelig lo prenderebbero sicuro perchè fa ride a Un posto al sole perchè fa piagne, al Giovane Montalbano immediatamente, così lo arrestano alla prima puntata e ce lo togliamo da torno. Sipario.



Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Sabato, 4 luglio 2020
La Lazio affonda all’Olimpico. Cahlanoglu ed Ibrahimovic nel primo tempo,  Rebic  nella ripresa confezionano il perentorio 0-3 del Milan, che si aggiudica la partita con un po’ di fortuna ma sostanzialmente meritando. Per la trentesima di campionato Inzaghi deve rivoluzionare l’attacco. La squalifica contemporanea di Immobile e Caicedo costringe il tecnico piacentino a schierare dal primo minuto Correa, con Luis Alberto pronto a girargli intorno. Il 4231 di Pioli invece senza Castillejo indisponibile, oggi vede Bonaventura tra Calhanoglu e Saelemaekers ed Ibra finalizzatore. La Lazio fa la partita, il Milan copre e cerca di pressare a centrocampo per innescare velocemente le punte, ma sostanzialmente la gara all’inizio è equilibrata. La prima occasione ce l’hanno i biancazzurri al 20’, quando Parolo e Correa ciccano la palla sotto porta, ma al primo tiro il Milan va in vantaggio con Cahlanoglu, che calcia forte in porta, la palla cambia traiettoria e Strakosha è battuto ma la deviazione decisiva di Parolo è determinante per lo 0-1 rossonero. Al 32’ un cross di Saelemaekers finisce sul braccio di Radu in area e Calvarese decreta il rigore. Ibrahimovic va alla battuta, Strakosha para, ma la sfera rimbalza sulla sua gamba e termina ugualmente in rete. Così il Milan si ritrova col doppio vantaggio grazie a due autogol: la Lazio si sveglia solo nel recupero con Luis Alberto, che sfiora il palo alla destra di Donnarumma. Nella ripresa i rossoneri tolgono Ibrahimovic per Rebic, Inzaghi invece mette Adekanye al posto di Leiva, rimettendo due punte di ruolo davanti. Correa al 49’ tira in diagonale ma Donnarumma para. Risponde Kessie ma Strakosha riesce a bloccare. Al 56’ Bonaventura prova il rasoterra che finisce out, ma poco dopo Rebic fa tris e la Lazio affonda. I biancocelesti continuano ugualmente ad attaccare, ma perdono anche Milinkovic; nel frattempo Strakosha ipnotizza Hernandez per evitare il poker. Negli ultimi minuti di gioco la Lazio va avanti con la disperazione, rischia ancora con Hernandez in contropiede all’81’, cerca la rete della bandiera con Vavro ma in realtà non riesce mai ad essere pericolosa. E finisce così con una sconfitta quella che probabilmente per la Lazio era l’ultima chiamata per lo scudetto. Ma si capiva già che questa era una giornata storta, condizionata intanto dalle gravi assenze, ma che poi si è materializzata con una prestazione scialba, finita praticamente senza tiri in porta. Abbandonati improvvisamente dallo stellone, questa partita è diventata un vero trappolone per la Lazio. I biancocelesti, che nelle ultime due giornate erano riusciti a tenere la scia della Juve, perdono ora altri 3 punti e si ritrovano sotto di 7 lunghezze dalla capolista a 9 giornate dal termine. Due vittorie e due sconfitte dopo la ripresa del campionato il bilancio della squadra biancazzurra, che ora paga la panchina corta e la condizione fisica. Comunque vada nulla potrà cancellare la meravigliosa cavalcata degli  uomini di Inzaghi, ma il sipario non è ancora calato.

  
LAZIO MILAN  0–3    23’Cahlanoglu   35’Ibrahimovic (rig) 59’ Rebic
LAZIO: Strakosha, Patric, Acerbi, Radu (55’ Vavro), Lazzari, Parolo, Leiva (46’ Adekanye), Milinkovic (68’ Anderson), Jony (55’ Lukaku), Luis Alberto, Correa (64’ Cataldi). All Inzaghi
MILAN: Donnarumma, Conti (71’ Calabria), Kjaer, Romagnoli, Hernandez, Bennacer, Kessie (86’ Biglia), Saelemaekers, Bonaventura (71’ Krunic), Calhanoglu (36’ Paquetà), Ibrahimovic (46’ Rebic) All. Pioli
Arbitro Calvarese

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