sabato 22 aprile 2023

Lazio fermata dall'arbitro. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

6 e mezzo a Lupo Alberto - Ci ha pensato l'arbitro a fermare la corsa della Lazio. Falli macroscopici ignorati, regola del vantaggio idem, spintoni e calcioni non visti, con la ciliegina sulla torta, avvelenata per noi, di un rigore su Hysaj negato. Certo il Toro ha fatto la sua partita, fallosa, spigolosa, cattiva, ma è la direzione equilibrata e giusta che è mancata per consentirci di giocare come sappiamo. È bastato un signor nessuno per dire no alle nostre ambizioni e rimettere in corsa i altri. Copertina al Mago che ha tentato di arginare i danni e trovare il pertugio giusto coi suoi numeri senza riuscirci. Alla Silvan.

6 e mezzo a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui che però non saltano una partita che è una si sperava in un guizzo che potesse risolvere la partita. E invece il bandolero stanco è mancato nell'area piccola avversaria. Come un Enrico Papi qualsiasi.

6 e mezzo a Benigno Zaccagnini - Provaci ancora Mattia.

6 e mezzo a Patric del Grande Fratello - L'unico che ha risposto colpo su colpo all'irruenza granata. Daje.

6 e mezzo al mio amico Arnold - il più piccolo dei Marcantoni in circolazione sa il fatto suo. È entrato a testa alta e ha iniziato a correre suscitando l'entusiasmo del pubblico. Ma era una lotta impari David biancoceleste contro il Golia Arbitro che continuava a dare i numeri.

6+ a Pedro Pedro Pedro Pè - il meglio di Santa Fè e Trigoria aveva dato il via con quell'azione lampo e cross per l'arciere ma oggi non era la giornata giusta. Sic.

6+ al Sergente - Ha provato a metterli sull'attenti ma erano tutti insubordinati e pensavano solo a metà.

6+ a Somarusic - Tanto fumo e un po' d'arrosto. Avete presente Riccardo Rossi?

6+ al Ciro d'Italia - Sei un grande a prescindere. Come Fiorello.

6 a Viale dei Romagnoli, 13 Ostia - L'orgoglio e la tigna romana. Ma da lui avremmo preteso qualcosa in più.

6 a Miei cari amici Vecino e lontani - C'è ma non si vede, non si vede ma c'è. Come Massimo Giletti in stand by a La 7.

6 a Hysaj che i papaveri - È partito in quarta è finito in folle. Come Morgan nel suo programma flop.

6- - a Dio vede e Provedel - Lo vogliamo condannare per un cappellata da terza categoria dopo che pe na vita c'ha parato il lato B? No, assolutamente no. Ma il sipario ce sta tutto.


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Sabato, 22 aprile 2023

 

Il Toro incorna la Lazio. Nell’anticipo pomeridiano della 31sima di Campionato all’Olimpico i granata vanno a segno nel finale di primo tempo con Ilic, che sigla la rete che consente agli ospiti di aggiudicarsi la vittoria di misura, dopo una partita nervosa e fallosa. Juric oggi recupera Ricci ma lo mette tra i rincalzi; sono sempre fuori invece Zima, Aina, Berisha e Viera, in attacco non gioca Miranchuk, ed alle spalle di Sanabria ci sono Vlasic e Radonjic. Sarri invece perde Cataldi per squalifica, a centrocampo piazza Vecino, con Patric che ancora è preferito a Casale ed Immobile che scalpita dalla panchina. Alla difficile sfida di oggi c’è il pienone ed il pubblico s’infiamma già al 1’, quando Zaccagni di testa fa gridare al gol con il portiere che para quasi dentro la sua porta, mentre al 14’ Ghersini non vede proprio la cintura in area su Hysaj. La partita è giocata a viso aperto, il Toro difende con ordine ma prova sempre le ripartenze ed ha una bella occasione con Radonjic al 20’, ma trova i piedi di Provedel a sbarrargli la strada. E’ l’arbitro comunque il protagonista questo pomeriggio; non è per nulla lucido, permette troppi falli agli ospiti ed indispettisce i calciatori laziali confondendo quasi sempre le sue decisioni. I biancocelesti si vedono per un momento quando Milinkovic para a Milinkovic una punizione troppo lenta al 37’, ma al 43’ Ilic trova un sinistro velenoso, su cui Provedel s’impappina e il Torino va in vantaggio. La Lazio reclama ancora un secondo possibile rigore, stavolta su Pedro e subito dopo finisce il primo tempo. Nella ripresa entrano subito Marcos Antonio e Immobile a rilevare Vecino e Pedro; Radonjic al 56’ calcia a botta sicura ma stavolta Provedel si fa perdonare l’errore del primo tempo, respingendo alla grande il suo tiro. E grande la pressione laziale, ma di tiri in porta se ne vedono pochi; il Torino si difende alla grande e fa anche un bel giro palla, entrano anche Lazzari e Casale, nel tentativo di raddrizzare una partita che sembra segnata. Negli ultimi minuti il gioco è ancora più spezzettato da numerosi falli: il nuovo entrato Gravillon è graziato dal rosso e Buongiorno cerca l’incornata all’87’ che va di poco fuori. Nel recupero Milinkovic para su Zaccagni l’ultima opportunità laziale ed alla fine dopo 5’ di recupero il Toro si porta a casa tre punti d’oro. La Lazio così dopo una serie di quattro vittorie di fila cade in casa propria. Niente da dire riguardo la sconfitta, è stata una partita in cui i biancazzurri hanno prodotto gioco ma sono stati sistematicamente fermati dai giocatori granata. Quando poi questi non ci arrivavano, ci ha pensato Ghersini. Peccato: poteva essere la gara dell’allungo decisivo ed invece ci sarà ancora da soffrire. Ma non si può scivolare nell’abbattimento, domenica si dovranno fare i conti con l’Inter: serve una squadra gagliarda, non depressa.

 

LAZIO TORINO 0-1 43’ Ilic

LAZIO: Provedel, Marusic (80’ Pellegrini), Patric (69’ Casale), Romagnoli, Hysaj (69’ Lazzari), Milinkovic, Vecino (54’ Marcos Antonio), Luis Alberto, Anderson, Pedro (54’ Immobile), Zaccagni. All: Sarri

TORINO: Milinkovic, Djidji, Schuurs, Buongiorno, Singo (77’ Gravillon), Linetty, Ilic, Rodriguez, Vlasic, Radonjic (69’ Karamoh), Sanabria. All: Juric

Arbitro Ghersini

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