sabato 22 novembre 2025

Addio Ornella Vanoni

di FRANCESCO TRONCARELLI

Il mondo dello spettacolo piange Ornella Vanoni una delle artiste più importanti e apprezzate della scena musicale italiana. scomparsa all'eta' di 91 anni per un malore impprovviso nella sua casa di Milano, la città dove era nata il 22 settembre 1934.

Cantante, attrice e conduttrice televisiva, la Vanoni è stata una delle figure più iconiche dello spettacolo del Bel paese, ha saputo attraversare decenni di storia culturale mantenendo intatta la sua forza espressiva e il suo carisma.

Considerata tra le voci più autorevoli della musica leggera, vanta una carriera lunghissima, iniziata nel 1956 e in piena attività fino all'ultimo. Solare, empatica, spirito libero e anticonformista, sophisticated lady tanto da diventare un personaggio televisivo, apparteneva a una famiglia della borghesia meneghina che per lei sognava un futuro da "sciura coi danè".

Un ruolo che ad Ornella stava stretto, tanto che pur avendo studiato dalle Orsoline e in collegio svizzero, preferì da subito interessarsi al teatro più che ai salotti bene, iniziando al Piccolo di Streheler la sua attività artistica e di sperimentazione. 

Ornella e Gino Paoli, una lunga storiia d'amore

 La cantante ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo, conquistando il secondo posto nel 1968 con "Casa bianca" brano scritto da Don Backy che presentò insieme alla Sannia, e tre volte il quarto posto, con brani rimasti nella  memoria collettiva come “La musica è finita” (1967), “Eternità” (1970) e “Alberi” (1999). 

Proprio in quell'ultima edizione fu insignita del Premio Città di Sanremo alla carriera,  prima artista nella storia del Festival a ricevere tale riconoscimento. Vanoni è inoltre l'unica donna e la prima artista in assoluto ad aver vinto due Premi Tenco, oltre a una Targa Tenco, portando a tre i riconoscimenti ufficiali del Club intitolato al grande cantautore.

Un repertorio il suo, vasto e variegato, dalle celebri "Canzoni della mala" (Ma mi ma i mai a San Vittur a ciapa i bott...) degli esordi, al pop d'autore, fino alla bossa nova e al jazz. Memorabile le collaborazioni con gli artisti brasiliani Toquinho e Vinicius de Moraes nell'album “La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria” del 1976.  

con Marisa Sannia a Sanremo

Nel corso della carriera ha lavorato con grandi nomi del jazz internazionale, tra cui George Benson, Herbie Hancock, Gil Evans e Ron Carter, consolidando la sua fama anche oltre i confini nazionali. Molti dei più importanti autori italiani hanno scritto per lei, e Vanoni ha  condiviso il palco e lo studio con artisti come Gino Paoli, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Renato Zero e Riccardo Cocciante, fino alle generazioni più  recenti con Bungaro, Pacifico e Francesco Gabbani.

In oltre settant'anni ha pubblicato più di cento lavori tra 45 giri, album, raccolte ed  EP, vendendo oltre 60 milioni di copie, un traguardo che la colloca tra le interpreti italiane più amate e seguite. Tra i suoi successi “Senza fine”, uno dei suoi brani simbolo, scritto da Gino Paoli, con cui ha avuto una lunga storia d'amore, “Che cosa c'è” sempre di Paoli, “L'appuntamento”, "Domani è un altro giorno", “Tristezza”, “Una ragione di più” vere e proprie gemme del nostro pop. Pur essendo milanese aveva cantato in napoletano ("Tu si na cosa grande") e romano nella commedia musicale Rugantino.

Ornellla aveva una voce particolare, caratterizzata da una timbrica inconfondibile e da un approccio interpretativo raffinato e intenso, caratteristiche che la rendevano unica e immediatamente riconoscibile e che la distinguevano dalle sue colleghe.  

la copertina più celebre

La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente sui social fra il rammarico generale e molti suoi colleghi hanno manifestato il proprio dolore. Fra questi Laura Pausini che ha detto: "Ognuno ha i suoi cantanti preferiti.. la mia era Lei. Riposa in Pace meravigliosa Ornella, la tua voce, la tua personalità, la tua luce, non ci lasceranno mai. Unica".

Loredana Berté: "Ornella non puó averci lasciato lei voleva vivere. Una donna affascinante, intelligente e colta, autoironica, un’artista immensa… senza fine. Quanto ci mancherai amica mia". Rammaricato e sconcertato Fabio Fazio che l'aveva avuta ospite recentemente. Renato Zero ha dedicato all'amica una lunga riflessione commossa definendola "un'artista, un'anima che non ha mai avuto paura di mostrarsi vera, intensa, irripetibile". 

Mike Bongiorno a suo tempo l'aveva definita "la signora della musica" e aveva ragione. Perchè lei è stata una grande artista, che ha regalato emozioni a non finire al pubblico senza risparmiarsi e con tanta passione. Grazie di tutto Ornella, ci mancherai...

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