mercoledì 7 novembre 2018

Bocelli primo nel mondo

di FRANCESCO TRONCARELLI



Sessant'anni dopo il boom di Modugno con "Nel blu dipinto di blu", Andrea Bocelli conquista il primo posto della classifica degli album più venduti negli Usa, la Billboard200, con "Sì", pubblicato dalla etichetta Sugar, la casa discografica che lo ha lanciato e scoperto grazie all'intuito di Caterina Caselli. 

Non c'era riuscito Tony Renis col celeberrimo "Quando, quando, quando" hit dal successo planetrio, non c'era riuscito Lucio Dalla col suo "Caruso" la canzone italiana più consciuta nel mondo dopo "O sole mio", e neanche Pavarotti, il tenore che ha trasformato la lirica in un fenomeno pop, acclamatisimo in America. C'è riuscito, lui, Bocelli, l'ex ragazzo che la sera suonava nei piano ar della Versilia per sbarcare il lunario.

Il disco più acquistato nell'ambito del mercato statunitense, si trova davanti a titoli come la colonna sonora di "A star is born" di Lady Gaga, la popstar più amata di tutte. È la prima volta, nella sua ormai lunga carriera, che l'artista toscano raggiunge un risultato così importante. Al momento l'album ha venduto oltre 200mila copie, segnando così il miglior incasso dai tempi di "My Christmas" che aveva venduto 284mila copie la settimana di Natale del 2009, un periodo peraltro favorevole alle vendite rispetto all'attuale.

L'ultimo lavoro che è arrivato dopo alcuni anni di preparazione, include collaborazioni con artisti del calibro di Josh Groban, Dua Lipa, la soprano russa Aida Garifullina, Ed Sheeran e presenta un brano inciso con il figlio Matteo intilotato "Fall on me" che ha fatto da traino al disco. 

Il traguardo ottenuto negli Usa è memorabile e si aggiunge al primato raggiunto dall'artista qualche giorno fa con il n.1 anche nella classifica inglese. Una doppietta storica, la prima in assoluto per un cantante italiano in un mercato difficile come quello anglossasone, mentre arrivano notizie che confermano il buon andamento dell'album anche nelle varie classifiche sudamericane e di quelle dei paesi europei.

Gli Stati Uniti amano Andrea Bocelli sin dai suoi esordi con l'album "Romanza", entrato nel 1997 nella Billboard200. Un apprezzamento poi proseguito con grandi attestati di affetto e di partecipazione a cominciare dal concerto al Central Park nel 2011 con quasi centomila presenti per proseguire con l'apertura del Nasdaq nel 2017 fino alle celebrazioni per le elezoni dei presidenti Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama alla Casa Bianca, a conferma della sua trasversalità per quanto attiene il gradimento e popolarità della sua musica.

Sono ben otto gli album di Bocelli entrati nella prestigiosa chart a stelle e strisce, la Top Ten americana considerata la 'bibbia' della musica mondiale, con due secondi posti, ottenuti con "My Christmas" (2009) come si diceva e  con "Passione" (2013). Era dai tempi di Domenico Modugno, che aveva conquistato nell'agosto del '58 la vetta con il singolo "Nel blu dipinto di blu" che un italiano non arrivava a questo risultato. Ed è la prima che un artista italiano arriva in vetta addirittura con un album, cosa ancora più difficile.



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