venerdì 16 novembre 2018

Vasco, ecco la sua Verità

 di FRANCESCO TRONCARELLI



 
E alla fine è arrivata la sua "Verità" a spazzare via tutte le altre. Tutte quelle, presunte tali, che si erano rincorse e affastellate negli ultimi tempi in relazione al suo nuovo progetto artistico. Dopo mesi di indizi lasciati qua e là sui social, il Blasco ha finalmente "liberato" la sua ultima creatura spiazzando tutti.

Il nuovo brano, quello "filosofico" che aveva annunciato da qualche mese , si intitola "La Verità". E' in rotazione da oggi nell'airplay radiofonico ed esce anche sulle piattaforme digitali, dal 23 novembre poi sarà in vinile, per un 45 giri in edizione limitata.

Si canta la Verità, ed è subito Vasco. Con il suo rock, appena più morbido di quello degli ultimi tempi che aveva travalicato quasi nel metal, come lui stesso aveva ammesso ma sempre forte con riff travolgenti e le sue provocazioni.

E' una sorta di ritorno a casa, è un sapore familiare, è la comfort zone che dividi con l'amico di sempre. E' il Vasco che ti aspetti, con quella sua voce roca, pastosa e profonda che sembra tornata a nuova forza in linea col suo nuovo stile divita salutista tra corse e passeggiate, ossigenazione in montagna e all'aria aperta.

Il pezzo, una classica ballad "alla Vasco" che poi cresce nell'inciso, è stato scritto con Roberto Casini (il batterista della prima band ufficiale che poi Vasco battezzò Steve Rogers band) già complice di canzoni come "Va bene, va bene così", "Gabri" e dei più recenti "Eh, già" e "Sono innocente", con gli arrangiamenti di Celso Valli, che da decenni collabora con il Komandante e che anche stavolta sembra aver fatto centro come per altri grandi successi di Vasco.

Sono tre minuti e mezzo di provocazioni, di metafore esagerate, volutamente forzate per rispondere al clima di confusione e di isteria che caratterizza questi tempi. La verità contro le fake news che impazzano (quelle di cui anche lui è stato vittima, con una coincidenza incredibile ieri, con la diffusione di una finta mail in cui attaccava Matteo Salvini per aver cantato Albachiara al Maurizio Costanzo Show e che aveva scatenato commenti a non finire), contro i social, contro la propaganda imperante.

"La verità arriva quando vuole, la verità non ha bisogno mai di scuse, la verità è fatale, la verità è che tutti possono sbagliare, devi sapere da che parte stare, la verità fa male", canta il Kom che scoperchia il vaso di pandora delle menzogne e delle false credenze: "tutti pronti a crederci al primo che lo sa, per continuare a chiederci dov'è, com'è che si veste, quanto costa, che cos'è, che faccia ha?".


La canzone è accompagnata da un 'irid video', realizzato da Pepsy Romanoff, che ha puntato tutto sull'occhio di Vasco, un primo piano della sua iride in movimento segue le note del brano. "Doveva essere un Lyrics video - ha spiegato Vasco sulla sua pagina Facebook - le parole protagoniste, senza la mia partecipazione. Poi Pepsy mi ha fatto vedere una foto e mi ha convinto a metterci l'occhio ed è diventato l'Irid video… il Primo!". Tutto puntato sugli occhi quindi, che osservano, ascoltano, sentono, scutano e parlano.

Romanoff che ha realizzato il video del pezzo, di cui era già stata diffusa una serie di dietro le quinte,  ha già diretto per Vasco i video ufficiali di "Come nelle favole" e "Un mondo migliore", oltre che ai film-concerto sullo concerto stadio San Paolo di Napoli del luglio 2015 e sull'evento al Modena Park del 2017, con cui il rocker di Zocca ha celebrato i quarant'anni di carriera.

"La verità fa male, la verità si sposa! Sposi la verità oppure sposi la menzogna? Sai da che parte stai?" dice Vasco a proposito del pezzo appena uscito e destinato a diventare subito una hit. "La verità disturba sempre un po' qualcosa quando arriva, silenziosa. E non è vestita mai di rosa, non è una signora! Sei sicuro di volerla conoscere? Di poterla sostenere o sopportare? E se poi la verità fosse un errore? La verità è del primo che lo sa? Di chi la dice... da duce? La verità è la televisione? O Instagram o Facebook? La verità è nei talk show, dove si cercano i colpevoli, si ascoltano psicologi. Queste sono le domande, tante, che la canzone fa. Naturalmente non dà risposte, unica cosa certa, si finisce sempre per sposare una verità".

Con il suo testo, Vasco entra nella dialettica sul tema attualissimo della post-verità da grande autore e da attento osservatore della società e dei suoi cambiamenti qual è, caustico, ironico ma anche pungente come sempre. "La verità è che tutti possono sbagliare, devi sapere da che parte stare, la verità fa male. Si vietano gli alcolici, proibizionismi isterici, vietato stare qui e stare là".


Il brano è un assaggio in vista della nuova tranche del Vascononstop, prevista nel 2019. Con 180 mila biglietti bruciati in due ore di vendita per i concerdi dell'1, 2, 6 e 7 giugno allo stadio San Siro di Milano, è stato necessario aggiungere altre 2 date, l'11 e il 12 giugno, che portano così a 6 il numero totale dei live a Milano. In calendario anche Cagliari, il 18 e 19 dello stesso mese.

La verità fa male, la verità si sposa!
Sposi la verità oppure sposi la menzogna!
Sai da che parte stai?
La verità disturba sempre un po' qualcosa..quando arriva..silenziosa..
..E non è vestita mai di rosa...Non è una signora!
Sei sicuro di volerla conoscere?
Di poterla sostenere o sopportare!! E se poi la verità fosse un errore?
La verità è del primo che lo sa? Di chi la dice...da duce?
La verità è la televisione? O Instagram o Facebook?
La verità è nei talk show, dove si cercano i colpevoli,
si ascoltano psicologi.
E ognuno sa chi è stato O chi sarà?
Queste sono le domande...tante...
che la canzone fa
Naturalmente non dà risposte,
unica cosa certa,
si finisce sempre per sposare
'una' verità!

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