giovedì 6 febbraio 2020

Lazio, due pali a zero. Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI



8 a Lupo Alberto - La Lazio ha provato l'allungo per sorpassare l'Inter e avvicinarsi alla Juve, ma il suo scatto si è infranto sui due pali della porta di una squadra che ha fatto di tutto per metterci i bastoni fra le ruote, giocando col coltello fra i denti e come se si trattasse di uno spareggio per la Coppa del mondo. E' stata una partita tutta fisica, giocata in mezzo al campo e che ha avuto nel numero dieci biancoceleste il suo testimonial per eccellenza. Sì, l'ex Ciuffo biondo bravo ma sfortunato è l'emblema di questo match disputato contro il Verona. Due pali per un punto, ma siamo sempre là: avanti Lazio avanti laziali fino alla fine!

7+ a Sylva Strakoshina - L'ultimo baluardo contro gli invidiosi del Bel paese pallonaro. Quelli che ci gufavano, quei tre tiri dei gialloblu (due volte Pessina e una Borini) li volevano vedere dentro. La risposta a tutti gliel'ha data il portierone citando il nome di quel giocatore che in questi casi è una garanzia: N 'Koulou.

6 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis - Rischiamo di ripeterci all'infinito. Nè più nè meno di Nino Frassica che sono trent'anni che dice le stesse cose. Ma se il Ministro della difesa è lui e no quello di Conte che ci possiao fare?

6 e mezzo a veni, vedi Lulic al 71° e al 73°  - Con questa sono 351. E ho detto tutto.

6+ al Ciro d'Italia e al Panter One - Tutti i giornali hanno scritto che loro due insieme sono i migliori realizzatori d'Europa, e zacchete so' rimasti a secco. Fatece un favore, nun ce filate, non parlate de noi, lasciatece sta, tanto pure se non lo scrivete, siamo forti lo sesso e loro sono due fenomeni. Due bomber veri. Ciro chiama CAicedo risponde, non ce rompete er ka e lassatece lavorà. Alla prossima.

6+ a Innamoradu - Quanto serve là dietro lo capiremo domenica che non giocherà perchè sualificato.

6 a Patric del Grande Fratello Vip - Oh, l'avranno pure buttato fuori dalla Casa, ma sto zuzzurellone s'è ringalluzzito. Non je daresti na lira, eppure in campo se la tira. Daje Caciara faje vedè chi sei.

6 al Sergente - Se la butti sul fisico, lui ce va a nozze. Come Fiorello se gli chiedi de fa er casino. Solo che così perde nella tecnica e la squadra ne risente. Dall'oroscopo di Branko la Luna consiglia: giochi con le mani giochi da villani, provate coi piedi e tutto si risolverà.

6 a Lucas 2.0 (Biglia chi?) - Come Carlo Conti. Una minestra riscaldata ma saporita.

6- a Lazzari alzati e cammina - ma non prenderti più puase perchè ce servi svejo e arzillo. Avete presente la riesumata Rita Pavone a Sanremo?

5 e mezzo a Meco Joni - Rispetto alla partita con la Spal, un passo indietro. Come Amadeus voleva facessero le sue vallette.

5 a Somarusic - Toh chi si rivede, il Sonnambulo dal volto umano. Lo avevano dato per disperso negli scantinati di Formello, tra un trenino abbandonato da Igor Protti (quello del derby dopo il gol) e un phon di Parruccone Couto. E' ricomarso a sorpresa tentando l'effetto Achille Lauro spogliandosi dal suo torpore. Ma ha fatto la fine di Morgan al festival: se c'era o meno non se ne è accorto nessuno. Sipario.



Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Mercoledi, 5 febbraio 2020
Il Verona strappa un punto alla Lazio: il recupero della 17sima di campionato, una gara combattuta e molto intensa finisce a reti bianche. Questa partita può rappresentare la grande occasione per la Lazio: una vittoria consentirebbe ai biancazzurri di scavalcare l’Inter e portarsi al secondo posto in classifica. Ma quella di stasera è anche un’ottima opportunità che ha il Verona per insidiare le pretendenti all’Europa League. Juric, imbattuto nelle ultime cinque giornate, perde per squalifica Amrabat, quindi sposta dietro Pessina, con Verre di punta per l’indisponibilità di Di Carmine e Borini a supporto. Inzaghi invece decide per Patric in difesa, con Caicedo ed Immobile finalizzatori, data l‘indisponibilità di Correa.  Grande entusiasmo e tanto pubblico allo stadio, nonostante la giornata infrasettimanale; la gara inizia con una forte pressione del Verona, che cerca di accorciare su tutti i palloni ma la Lazio sembra molto attenta e come sempre prova a ripartire scavalcando il centrocampo. Al 17’Strakosha salva la sua porta dal tiro di Pessina, poi Silvestri respinge di piedi il rasoterra di Immobile, che pareggia le occasioni da rete. Molto spigolosa la formazione scaligera, che raddoppia i portatori e non fa respirare la Lazio; ma i biancazzurri cominciano a provarci dopo la mezz’ora. Infatti al 33’ il rasoterra di Caicedo sfiora il palo, poi una deviazione sul tiro di Leiva è risolutiva. Il miracolo di Silvestri al 37’ impedisce a Luis Alberto di sbloccare la gara, poi sempre Luis Alberto al 45’ colpisce la base del palo a portiere battuto e con questo si conclude  il primo tempo. Nella ripresa il motivo è sempre lo stesso, con la Lazio che prova in tutti i modi a scardinare la difesa gialloverde e gli avversari che si difendono molto ordinatamente. Il tiro di Lazovic al 59’ è bloccato da Strakosha in due tempi, poi al 64’ arriva ancora un palo per la Lazio: sempre Luis Alberto, si libera bene e tira forte ma la fortuna salva anche stavolta Silvestri. Verre al 69’ manda di poco fuori e subito dopo esce per Eysseric. Anche Inzaghi cambia: Jony per Lulic e Marusic per Lazzari. La partita resta comunque bloccata; all’83’ Immobile tira forte ma out, poi esce Caicedo per Parolo e ora Borini si mangia il vantaggio: Strakosha riesce a deviare in corner un suo tiro insidiosisimo. La Lazio finisce in avanti e nel recupero l’ennesimo miracolo di Silvestri su una bordata di Luis Alberto consente ai veneti di portare a casa il pareggio. In altri tempi la Lazio questa partita l’avrebbe persa; stasera i biancazzurri, pur chiaramente stanchi e sotto tono, ci hanno provato in ogni modo, ma non è andata bene. La Lazio non riesce a superare l’Inter, ma il pari non cambia nulla perché la squadra capitolina ha accumulato un bottino di punti che le consente di mantenere saldamente il terzo posto in solitario. Una battuta d’arresto che ci può stare: i ritmi vertiginosi a cui ci ha abituati la truppa di Inzaghi non possono essere mantenuti per sempre; è comunque una ottima Lazio, che domenica prossima dovrà disputare una difficile gara di campionato a Parma. Essenziale recuperare energie ed essere pronti per la prossima battaglia.    

    
LAZIO  VERONA 0-0    
LAZIO: Strakosha, Patric, Acerbi, Radu, Lazzari (69’ Marusic), Leiva, Milinkovic, Luis Alberto, Lulic (69’ Jony), Caicedo (83’ Parolo), Immobile. All Inzaghi
VERONA:  Silvestri, Rrahmani, Gunter, Kumbulla, Faraoni, Pessina, Veloso, Lazovic, Verre (69’ Eysseric), Zaccagni Borini (88’ Dawidowicz). All.Juric
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