martedì 5 febbraio 2019

Lazio, il ruggito del Pantera. Le Pagellliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI


8 al Pantera - Una Lazio rilassata e solo a tratti in palla, ha avuto ragione di un Frosinone combattivo ma sicuramente poca cosa. Diciamo è stata una partita da Lunedì dopo le feste, che ha messo in evidenza tanta stanchezza (120 minuti di Coppa) soprattutto nella testa e qualche preziosa individualità rivelatasi determinante. Come quella del puntero ecuadoregno che con una bomba di sinistro ha bucato la rete difesa da Sportiello. Insomma meno male che er Pantera c'è, se pijamo sti tre punti d'oro e via. Ma attenzione, giovedì con l'Empoli si gioca per davvero.

6 e mezzo a Rodolfo Bada - Finalmente lo abiamo visto giocare e bene. Oddio, davanti mica c'aveva il Real Madrid, ma degli onesti lavoratori del pallone, ma è anche vero che se giochi e ti riescono i numeri, l'autostima sale. Guardate Salvini, ha cominciato coi selfie ed è finito al governo.

6 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis (Lazio del meno 9) -  Il ministro della difesa. Lui sì. La Trenta prenda nota come si fa.

6 e mezzo a Sylva Strakoshina - Ha giocato per buoni 80 minuti a scopone con i fotografi dietro la sua porta. Un trionfo. Poi l'arbitro ha cioccato e l'ha ammonito. A quel punto ha deciso di giocare. E meno male, na paratona su tal Trotta all'86° che lèvate. Vittoria salva.

6+ a Inamoradu - 11 anni con l'Aquila sul petto e 4 giornate di squalifica come medaglia di appartenenza. Battiamo le mani ai veri laziali.

6 a basta Bastos - Dite la verità, quando per un lieve contatto in area con Galeazzo Ciano c'è stata l'assegnazione di un rigore, l'avete mandato affangala? Si ce l'avete mandato. Ma stavolta è valso il detto can che abbaia non morde, come quel contatto appena accennato e così è finito tutto a tarallucci e vino per la gioia di tutti. Frascati e champagne.

6 a dillo a Parolo tuo - E' partito in quarta è finito in folle. Come Martina alle primarie del PD.

5 e mezzo a Lupo Alberto - Daje de tacco, daje de punta ma non è bona la sora Assunta. I suoi fraseggi tutto culo basso e poca sostanza ricordano i compitini di Gigino Di Maio, tanto fumo e poco arrosto. Il ciuffo biondo che fa impazzire il mondo insomma si è limitato a far impazzire i tifosi laziali che da lui aspettano la manna dal cielo come Berlusconi le ragazze pon pon.

5 e mezzo a Durmisi dove capita - Ma ce serve o nu ce serve? Perchè se ce serve non se capisce a che, si nun ce sereve, non se capisce lo stesso perchè.

5 e mezzo a Somarusic - Il sonnambulo non si sveglia più. Dorme in piedi come Toninelli.

5 a veni, vidi, Lulic al 71° - Ei fu.

5 al Ciro d'Italia - Ei era.

5 a Striscia la Berisha - Ei. Ei regazzzì, dico a te: ma ce sei o ce fai?



Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Lunedi, 4 febbraio 2019

Bottino pieno per i biancocelesti. A Frosinone nel posticipo pomeridiano della 22 esima di Campionato dopo una partita difficile e combattuta è una rete di Caicedo nel primo tempo a  demolire le speranze dei ciociari: 0-1 il risultato finale che sorride ai capitolini. Oggi i biancazzurri vogliono tornare avanti in Classifica, il Frosinone invece cerca punti per riagganciare il Bologna: Barone stasera non può disporre di Cassata, che è sostituito da Valzania a cenrocampo. Goldaniga poi è mezzo acciaccato e parte dalla panca; al suo posto dietro c’è Capuano; infine in campo c’è Viviani, neo acquisto di gennaio. Dopo l'ottima prova contro l’Inter invece Inzaghi, che fa un po’ di turnover, manda ancora nella mischia Durmisi e Caicedo, manca Milinkovic per squalifica e Leiva per scelta tecnica: ci sono in mezzo al campo Parolo e Badelj. Al “Benito Stirpe” come sempre c’è grande entusiasmo: all’aggressività dei padroni di casa risponde una Lazio chiusa e pronta ad andare in ripartenza. Il primo tiro in porta è di Caicedo al 5’, con Sportiello che para a terra senza problemi. Ancora il portiere del Frosinone al 14’ si oppone a Badelj e pochi istanti dopo Pinamonti si coordina e sfiora il palo. Adesso però è la Lazio a fare la partita ed a palleggiare con grande facilità, ma non riesce ad essere incisiva ed addirittura rischia grosso quando al 26’ Bastos ostacola Ciano in area e Fabbri addirittura decreta il rigore, poi trasformato in semplice rimessa dopo il controllo var.  I biancazzurri non riescono ad inventare nulla, vanno troppo a rilento ma a sbloccare ugualmente una partita un po’ in salita ci pensa Caicedo, imbeccato in profondità da Luis Alberto, che controlla di destro, tira di sinistro e porta i suoi in vantaggio al 36’. Il Frosinone prova una reazione che però non si concretizza: finisce solo in avanti il primo tempo. Dopo il riposo i padroni di casa provano a fare più giro palla, al 53’ Beghetto la piazza al centro per Pinamonti, che da solo manda altissimo da ottima posizione. Caicedo poco dopo prova il tap in sul tiro di Parolo e respinta di Sportiello, ma la palla va alta e proprio ora termina la gara dell’ecuadoriano, sostituito da Berisha. Anche Badelj va fuori, entra al suo posto Leiva, poi al 64’ si fa male Luis Alberto, lo rileva Lulic che si mette a fare il trequartista. Per i biancazzurri cambia poco, perché la squadra laziale continua ad avere il controllo sugli avversari, attivi e volenterosi ma sempre molto imprecisi. Barone toglie un difensore, Krajnc per Ciofani, poi Viviani per Sammarco ed infine anche Valzania per Trotta, con uno spregiudicatissimo 334. Adesso la Lazio rischia di più: Pinamonti davanti alla porta all’85’ cerca un destro a giro che colpisce malissimo, poi sul tiro di Trotta c’è Strakosha che para con un piede. Il Frosinone nel finale fa correre qualche rischio ai biancazzurri, che appaiono stanchissimi ma portano ugualmente in porto la gara. Forse ci sono anche le scorie della partita di giovedi, ma stasera la Lazio non era per nulla brillante, senza ritmo nelle gambe. Consapevoli di essere superiori ma troppo poco concentrati e rilassati, gli uomini di Inzaghi hanno affrontato in modo sprovveduto questa sfida ma sono riusciti comunque a portare a casa i tre punti, tornando al quinto posto a quota 35. Ed ora sotto con l’Empoli, che la Lazio affronterà giovedi sera all’Olimpico: una partita fondamentale per rilanciarsi verso un posto in Champions.



FROSINONE   LAZIO   0 – 1   Caicedo 36’     
FROSINONE: Sportiello, Capuano, Salamon, Krajnc (Ciofani)75’ , Zampano, Chisbah, Viviani (76’ Sammarco), Valzania (80’ Trotta), Beghetto, Ciano, Pinamonti.  All: Baroni
LAZIO: Strakosha, Bastos, Acerbi, Radu, Marusic, Parolo, Badelj (57’ Leiva), Durmisi, Luis Alberto (64’Lulic), Caicedo (57’ Berisha), Immobile.  All: Inzaghi
Arbitro Fabbri

 


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