lunedì 18 marzo 2019

Il Tassinaro, la bandiera del tifo

di FRANCESCO TRONCARELLI


"Noi con la voce voi con il cuore", era un vecchio slogan del tifo biancoceleste. Uno dei quei motti che dal cuore pulsante del tifo, la Curva, venivano coniati per essere vicini all'Aquila e smuovere via via tutto il resto dello stadio.

Ecco, vedendo questa foto che esprime gioia e felicità per una bella vittoria, quella della Lazio sul Parma, abbiamo ripensato subito a quelle parole dettate dall'attaccamento a questa gloriosa Società che ha portato il calcio a Roma, che ieri come oggi sono in tanti ad avere.

E abbiamo pensato subito a lui, al Tassinaro, che campeggia sulla bandiera dietro i giocatori col suo bel faccione da cui penzola l'immancabile sigaretta, un grande del tifo laziale, un personaggio legato a questi colori e che ha vinto sugli spalti Lo Scudetto, così come Chinaglia e tutta la banda Maestrelli lo vinsero sul campo.

Il Tassinaro era un mito per i tifosi della Lazio, conosciuto da tutti, che ha cresciuto generazioni di supporters biancocelsti e attraversato 50 anni di storia del più antico e nobile dei sodalizi calcistici romani, un tifoso che ha vinto e pianto per questi colori, che ha gioito e si è dannato, senza mai abbandonare la barca, contribuendola anzi a farla restare a galla nei momenti di burrasca.  

Un supertifoso conosciuto e rispettato in tutti gli stadi d'Italia, che alla Lazio ha dato tutto se stesso senza chiedere nulla in cambio. Contestatore storico di Lenzini e Calleri, capopopolo, nemico acerrimo dei romanisti, sempre in prima fila ovunque ci fosse la Prima squadra della Capitale, ma anche uomo di grande cuore e umanità, pronto a schierarsi coi più debili compiendo gesti concreti.

Quella bandiera che sventola da quando Goffredo non c'è più per ricordarlo, è la bandiera di un tifo romantico che ama il calcio a misura d'uomo e non di sponsor, è la bandiera delle partite trasmesse dalla radiolina con gli inerventi di Ameri e Ciotti da "Tutto il calcio minuto per  minuto, è la bandiera di quando la Lazio era una grande famiglia e ci si conosceva tutti.


 E' la bandiera della goliardia applicata al calcio (il clamorso e imponente "Ve mannamo in B" in un derby giocato e vinto un 18 marzo come oggi ma di 40 anni fa, col casino scatenato proprio dal Tassinaro per issarlo), è una testimonianza di un affetto puro e senza interessi per una squadra che ha fatto la Storia del calcio con le sue vittorie e i suoi trionfi nell'Europa.

Ecco, quando vedrete sventolare quel bandierone che i ragazzi del Tassinaro portano ogni domenica all'Olimpico in Tevere, pensate a quanta storia c'è dietro, a quanta passione per i colori biancocelesti rimanda quel volto. E pensate a quello slogan di una volta che è sempre attuale: Noi con la voce, voi con il cuore. Per tornare a vincere. Come avrebbe sognato il Tassinaro.

l'omaggio di Lulic al Tassinaro

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