6 e mezzo al Ciro d'Italia - Se fosse finita al primo tempo, la partita la Lazio l'avrebbe vinta a mani basse, non tanto per il gol segnato, ma per volume di gioco, supremazia tecnico tattica e "quasi gol" per dirla alla Bruno Pizzul. Purtroppo i match durano 90 minuti e così quello che sembrava un trionfo annunciato si è rivelato un pareggio scontato per il ritorno dei viola e il calo (un classico) dei nostri. Copertina al bomber de noantri che ha messo l'ennesimo sigillo (numero 13) che aveva illuso un po' tutti.
6 e mezzo a Patric del Grande Fratello - Il fenomeno che non ti aspetti. Come Paolo Vallesi a "Tale e quale". Il casinista che è in lui è stato sopraffatto dal giocatore che non è lui e finalmente si è visto qualcosa di buono. Specialmente nella seconda frazione di gioco quando i più titolati compagni di merende si erano ritirati nel guscio. Adelante Brillantina, continua così che te riammollamo al Barcellona.
6 e mezzo a Correa l'anno 1900 - Questa Lazio non può fare a meno di lui. E' un Tucu di classe fondamentale per quagliare. I suoi lanci, i suoi scatti, le sue azioni sono sempre determinanti oltre che belli a vedersi. Se continua a questi livelli arriveranno buone notizie.
6+ a Lupo Alberto - Il ciuffo biondo fa sempre impazzire il mondo, ma dura troppo poco. Dal manuale del Kamasutra, pagina 69: "se avete difficoltà, rivolgetevi senza indugio a Rocco Siffredi, lui vi darà la dritta giusta".
6+ a Somarusic - Il Sonnambulo che non ti aspetti. Come il Marchese del Grillo: s'è svejato!
6 ad Antonio Elia Acerbi - Il solito colosso, ma co' quei nanetti viola che gli spuntavano da tutti li pizzi si è trovato in difficoltà. Un po' comei ragazzi del Volo a Sanremo con tutti quei trapper: volevano cantare la solita messa cantata è arrivato Mahmood e hanno detto amen.
6 a Lucas 2.0 - Il tappabuchi. Come Amadeus. Dove lo metti sta.
6 a Sylva Strakoshina - Sul gol è come Toninelli ministro: incolpevole. Perchè la responsabilità non è sua ma di chi ce l'ha messo.
5 e mezzo a Innamoradu - Un solo imperdonabile errore nell'azione del gol avversario. Come Di Maio che si è fidato di Salvini.
5 e mezzo a veni, vidi, Lulic al 71° - Tanto fumo e poco arrosto. Avete presente Giachetti alle primarie del Pd?
5+ al Sergente - Uno, nessuno, centomila. A tratti come Esorciccio, latitante come sa-sa-sa-prova microfono Savic, desaparecido come monsignor Milingo. Valeva 150 cucuzze, ora si e no una cena da Cencio alla parolaccia. Se continua così però, manco un etto de pecorino e pure senza fava, sic.
5 a Rodolfo Bada - E' entrato al 75°. Ma in pratica è rimasto in panchina. Sipario.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica, 10 marzo 2019
Tra
Fiorentina e Lazio è solo un pareggio. Nel posticipo della 27sima di
Campionato al “Franchi” i biancazzurri disputano un ottimo primo tempo
siglando il vantaggio con Ciro Immobile, ma poi rinviene la Fiorentina
che nella ripresa perviene al pareggio con Muriel per l’1-1 finale. Dopo
la grande euforia del derby per la squadra di Inzaghi c’è il pericoloso
banco di prova dei Viola. Il mister biancazzurro schiera la stessa
squadra che ha battuto la Roma, uniche varianti Patric in difesa ed
Immobile che ritrova il suo posto da titolare dal primo minuto. Pioli
dal suo canto può disporre della rosa al completo, tranne che per Pjaca,
infortunatosi al crociato e ormai fuori gioco sino a fine stagione e
del portiere Lafont, sostituito da Terracciano. Il tecnico di Parma
decide per un 433 col solo ballottaggio in avanti tra Mirallas e Gerson,
vinto alla fine da quest’ultimo. Dopo il fischio d’inizio di Orsato,
che arbitrò anche l’andata, c’è grande equilibrio tra le due squadre, ma
la stabilità si spezza dopo il 20’. Infatti una grandissima occasione
per la Lazio è vanificata sul palo da Terracciano, che devia un tiro da
distanza ravvicinata di Immobile. Il gol è
rimandato di pochissimo, perché al 23’ dopo un fraseggio tra Correa ed
Immobile è quest’ultimo a imbustare la rete del vantaggio laziale con
una bordata di destro da oltre 20 metri, imparabile per il portiere
viola. Alla mezz’ora la Fiorentina trema ancora col tiro di Milinkovic,
deviato in angolo da Terracciano ed ora la Lazio gioca davvero bene.
Esce Chiesa per un problema muscolare, ma è ancora la squadra
biancoceleste ad impensierire gli avversari prima al 38’con Correa, poi
al 43’ con Immobile ed in entrambi i casi trova ancora i guanti del
portiere toscano pronti alla parata. Nel secondo tempo Pioli sostituisce
Fernandes con Mirallas, ma c’è subito Milinkovic che per due volte non
inquadra la porta. La Fiorentina cresce però dopo i primi minuti e prova
a spingere; trova prima un tiro un po’ sporco con Mirallas al 60’ e
poco dopo arriva il pari: ancora Mirallas crossa in mezzo per Muriel,
che trafigge Strakosha con una deviazione di sinistro in mezzo all’area.
Dopo il pari le marcature si snaturano e Mirallas al 64’ in contropiede
calcia alto da posizione ottima. Inzaghi fa uscire Lulic per Badelj e
la Lazio si piazza col 433; poi esce anche Luis Alberto per Romulo. Nel
finale va fuori anche Radu per Bastos, le due squadre si annullano e non
succede quasi nulla; negli ultimi minuti i biancazzurri cercano il
vantaggio con le ultime energie ma non impensieriscono la Fiorentina e
la gara termina col risultato di 1-1. Una Lazio Penelope mette in
mostra un primo tempo perfetto, rischiando addirittura di dilagare e si
fa raggiungere nella ripresa, giocata in modo troppo attendista e privo
della giusta concentrazione dagli uomini di Inzaghi. E’ un pari che non
serve ai biancazzurri, che oggi sprecano una grande occasione e si
distaccano forse definitivamente dalla Champions. Ma a questo punto,
dopo i risultati di oggi che premiano Torino ed Atalanta, il pericolo è
anche quello di non centrare la settima posizione, visto che i
biancazzurri a quota 42 sono scivolati all’ottavo posto, pur se con una
partita da recuperare. Il cammino verso l’Europa League ora è sempre più
difficile.
FIORENTINA LAZIO 1–1 23' Immobile 60’ Muriel
FIORENTINA: Terracciano, Milenkovic, Pezzella, Ceccherini (79’ Hugo), Biraghi, Fernandes (46’ Mirallas), Veretout, Gerson, Chiesa (36’ Simeone), Muriel. All. Pioli
LAZIO:
Strakosha, Patric, Acerbi, Radu (82’ Bastos), Marusic, Leiva, Luis
Alberto (74’ Romulo), Milinkovic, Lulic (67’ Badelj), Correa, Immobile.
All Inzaghi
Arbitro Orsato
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