Una gemma. Un piccolo capolavoro che ti fa riconciliare con la poesia, la melodia, la musica, un tesoro che giaceva in un cassetto e che all'improvviso torna a brillare per la gioia di chi ama l'arte, di chi cerca emozioni, di chi vuole ascoltare una canzone come si scrivevano una volta.
Questo è "Io so amare così", il brano che Franco Califano ha lasciato per Patty Pravo e che l'artista veneziana ha inciso ed inserito nel suo nuovo album di inediti uscito in questi giorni dopo la partecipazione a Sanremo in coppia con Briga.
Storditi da frastuoni assemblati alla meglio da improbabili ma osannati personaggi da social che ragliano testi poveri di tutto, persino di parole, ci troviamo all'improvviso questo regalo incredibile e meraviglioso che il Califfo ha fatto all'ex Ragazza del Piper, l'unica che potesse dare la giusta interpretazione ad un testo di grande intensità.
"Sapere di essere stata scelta da Franco nel suo testamento artistico mi ha toccato molto, è stato tutto così bello e inaspettato che mi ha lasciato senza fiato" con queste parole sincere che non nascondono una certa emozione, la Pravo ha raccontato come sia nata questa collaborazione postuma con uno dei più grandi autori del pop nostrano.
La canzone è nata grazie ai versi riportati alla luce e musicati da Frank Del Giudice, il bassista di Califano e coautore con lui di numerosi brani tra cui il pezzo manifesto della sua carriera 'Tutto il resto è noia', che con il cantautore scomparso 5 anni fa ha condiviso centinaia di palcoscenici e di chilometri per circa 30 anni.
"In uno dei tanti viaggi notturni insieme in auto - ha spiegato Del Giudice - Franco era al volante ad io accanto a lui. Gli piaceva guidare con me vicino perché diceva che ero un buon navigatore. Immaginando "Io so amare così", mi disse di prendere appunti sul testo e di ricordarmi che quel brano sarebbe stato perfetto per Nicoletta (Patty Pravo)".
tra istantanee d'intimità e frammenti di un rapporto amoroso:
"Sapere che l'ultima canzone che ha fatto prima di andarsene l'avesse dedicata a me, è stato fantastico, sono impazzita dalla felicità, perché tra l'altro il pezzo è molto bello" ha confessato Patty, e a proposito del suo rapporto con il Califfo, ha ricordato: "Mi trattava da sorella, mi divertivo forse di più che fare l'amante, lui era un tipo divertentissimo, aveva il senso della vita...".
Vero, Califano aveva il senso della vita, che conosceva in tutti i suoi risvolti per averla vissuta intensamente, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. Prevert di Trastevere come era stato definito, è stato capace di raccontare e descrivere le vicende amorose in tutti i loro aspetti, esistenziali, intimi, poetici e anche questo brano descrive con tratti sicuri da grande artista, istantanee d'intimità e frammenti di un rapporto amoroso, struggente e crepuscolare, che regalano emozioni.
Per provarle è' sufficiente la sola voce di Patty Pravo e il pianoforte del maestro Poietti, per il resto c'è il Califfo.
Bellissima.. Ma un film su di lui.. Quando?
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