mercoledì 4 gennaio 2023

Anno nuovo solita Lazio. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO  TRONCARELLI

7 al Ciro d'Italia - Anno nuovo solita Lazio, quella che si scorda di essere una signora squadra per ritrovarsi una squadretta. Un primo tempo dove in campo si è visto solo la truppa di Sarri che è stato oscurato da una ripresa di marca giallorossa. Incredibile ma vero. Eppure il 2023 sembrava partito col piede giusto, quello di Immobile a segno per il sesto anno consecutivo da quando è con noi, nella prima partita del nuovo anno, ma poi... la Lazio si è sciolta come neve al sole. Una sconfitta che inaugura questa seconda parte del torneo dopo la lunga pausa dei mondiali e che si riaggancia alla sconfitta che aveva chiuso la prima fase.  Non può essere così,  assolutamente, tanto più che gli avversari odierni non sono la Juve di allora. Ma tant è. Ripartiamo da Ciro, l'unico che non molla mai.

6 a Casale degli Ulivi Agriturismo - A momenti segna e a seguire fa segnare con un assist millimetrico. Poi è calato come Massimo Giletti, che perde ascolti paurosamente.

6 a Dio vede e Provedel - Primo tempo inattivo, secondo impegnatissimo. Il suo comunque l'ha fatto. Sono gli altri che sono sparitiriti come un Riccardo Rossi qualsiasi.

6 a Lazzari alzati e cammina - L'abbiamo ritrovato come l'avevamo lasciato, de corsa. Ma alla fine si è dovuto fermare pure lui. Come Memo Remigi.

6 a Viale dei Romagnoli 13 Ostia - In un mondo che aborre (cit. Giampiero Mughini) il politicamente scorretto, quel "ma li mort...tua" lanciato due volte a due avversari e pura poesia de noantri. Per il resto, col loro raddoppio s'è magnato tutta la dote che aveva è sìè ripreso quel richiamo ai morti dai tifosi avvelenati davant il televisore.

6- a Massimo Di Cataldi - Dovrebbe essere il geometra del centrocampo, ma spesso si rivela un semplice muratore. Come Pier Luigi Diaco che non decolla mai.

5 e mezzo a Pasquale Ametrano Anderson, miei cari amici Vecino e lontani e Marcantonio - in tre non ne hanno fatto uno buono. Per loro non c'è posto neanche nel nel Mondo di Qui, Quo, Quark di Alberto Angela.

5 e mezzo a Pedro Pedro Pedro Pè - il meglio di Santa Fè e Trigoria è rimasto a Copocabana a fa io trenino del veglione. 

5 e mezzo al Sergente - Dopo sta partita è diventato come la Sora Camilla, tutti la vonno nessuno se la piglia.

5  a Somarusic - È partito in quarta è finito in folle. Come Montesano a Ballando con le stelle. Il pareggio leccese ce l'ha sulla coscienza lui che invece di piombare su Strefezza si è girato e gli ha mostrato il deretano. Manco fosse Belen.

5 a Benigno Zaccagnini - Nè carne nè pesce. Nè.

5- - a Basic Instinct - Ormai di partite ne ha giocate, ma la domanda è sempre la stessa: sto chierichetto ce serve o nun ce serve? Vorrebbe diventà er Fon Matteo de Formello che risolve i problemi ma pe quello che si è visto si e no po fa er sacrestano. Ite missa est. Sipario.

Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 Mercoledi, 4 gennaio 2023

Lazio orrenda a Lecce. Allo stadio “Via del Mare” Immobile nel primo tempo illude i suoi, ma nella ripresa i biancazzurri sono prima raggiunti da Strefezza e superati poi da Colombo per il 2-1 finale che premia i padroni di casa e lascia grande malinconia in casa Lazio. Dopo 52 giorni di astinenza torna finalmente il campionato; per la sedicesima giornata i biancazzurri arrivano in Puglia senza Gila e Luis Alberto, alle prese con un problema muscolare. A centrocampo quindi, con Vecino non al meglio c’è Basic, mentre in avanti non gioca Anderson. Da parte salentina invece Di Francesco, pur se recuperato, inizia dalla panchina e gioca Banda dal primo minuto. Baroni chiede ai suoi un atteggiamento aggressivo e dopo il minuto di raccoglimento per la morte di Pelè le due squadre partono forte, ma è la Lazio senz’altro più incisiva. Al 7’ infatti Casale colpisce benissimo di testa ma Falcone con una prodezza devia in angolo. Al 14’ Ciro Immobile non perdona: imbeccato perfettamente da Casale taglia tutta la difesa e con un destro diagonale batte il portiere leccese e porta i suoi avanti. Poco dopo sempre Immobile cerca un pallonetto che si perde di poco sul fondo. Al 25’ Basic calcia altissimo una buona opportunità; ora la Lazio indietreggia un po’, lasciando qualche spazio agli avversari, che però non si rendono praticamente mai pericolosi. Nel secondo tempo Baroni inserisce Di Francesco al posto di Banda, la Lazio invece resta immutata. E’ proprio il nuovo entrato al primo minuto a sparare un gran tiro che Provedel respinge con i pugni. Il Lecce ora spinge con maggiore forza ed i biancazzurri soffrono molto la sua aggressività. Al 57’ il bel sinistro di Di Francesco quasi dal fondo è respinto da Provedel sui piedi di Strefezza, che col destro al volo timbra il pareggio giallorosso. Vecino ed Anderson è la doppia sostituzione di Sarri del 62’ per cambiare le carte in tavola, ma l’exploit lo fanno  i padroni di casa, che al 72’ raddoppiano. C’è sempre lo zampino di Di Francesco: il suo cross è per Colombo, che la butta dentro anticipando Romagnoli. I biancazzurri ci provano anche con l’inserimento di Marcos Antonio, Cancellieri e poi di Romero, ma nonostante le 4 punte gli uomini di Sarri non riescono ad imbastire un gioco minimamente produttivo. Non si vede nemmeno un tiro in porta nel secondo tempo da parte biancazzurra e meritatamente dopo 7’ di recupero il Lecce si porta a casa la vittoria. Malissimo oggi la Lazio; buoni solo i primi trenta minuti e poi il buio. Mancanza di volontà, poca cattiveria, la testa altrove e la frittata è servita. I biancazzurri danno anche l’impressione di essere indietro fisicamente, che è un grave segnale dopo tutto questo tempo passato inoperosamente. I test amichevoli avevano già rivelato uno stato di forma così così, ma la partita di stasera ha rivelato tutte le problematiche di questa squadra, che oggi perde anche la quarta posizione in classifica. Unica nota positiva è Ciro Immobile, che con 190 reti all’attivo stacca Gilardino Del Piero e Signori. Speriamo nella gara contro l’Empoli di domenica per un pronto riscatto.

 

 

 

LECCE   LAZIO  2-1  14’ Immobile 57’ Strefezza 72’ Colombo

LECCE: Falcone, Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo, Blin (89’ Askildsen), Hjulmand, Gonzalez (89’ Maleh), Strefezza (72’ Oudin), Colombo (83’ Ceesay), Banda (46’ Di Francesco). All: Baroni

LAZIO: Provedel, Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic, Cataldi (80’ M. Antonio), Milinkovic (62’ Vecino), Basic (85’ Romero), Pedro (62’ Anderson), Immobile, Zaccagni (80’ Cancellieri).  All: Sarri

Arbitro Marinelli

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