di FRANCESCO TRONCARELLI
C'era un ragazzo che come noi amava la musica e le canzoni, veniva da Monghidoro, un paesino dell'Emilia e a 18 anni era già Gianni Morandi, conosciuto da tutti e ovunque grazie ai juke box e la televisione.
Quel ragazzo "andava a 100 all'ora" e perciò ne ha fatta di strada, ne ha incisi di dischi, ne ha vinte di manifestazioni, una marcia inarrestabile e trionfale che lo ha fatto diventare uno degli artisti più amati dal pubblico che oggi festeggia i suoi 80 anni.
Gianni sempre Gianni, fortissimamente Gianni, "l'eterno ragazzo" della musica leggera che ha regalato emozioni a non finire con i suoi brani ballati nelle feste in casa e che sono stati una vera e propria colonna sonora di intere generazioni.
Non si contano i suoi successi, da 'In ginocchio da te' a 'Scende la pioggia', da 'Notte di ferragosto' a 'Canzoni stonate', da 'Occhi di ragazza' a 'Banane e lamponi', da 'Un mondo d'amore' a 'Se perdo anche te', da 'La mia nemica amatissima' a 'Uno su mille', da 'Fatti mandare dalla mamma' a 'Si può dare di più' con cui vinse insieme a Tozzi e Ruggeri il festival.
Un elenco infinito che si è tradotto in 50 milioni di dischi venduti, vittorie al Cantagiro, Canzonissima e Sanremo, decine di film, musicarelli e non solo e tantssime trasmissioni televisive sia come ospite che come conduttore. Come dire tutti cantano Morandi, Morandi canta per tutti.
Con quel carattere solare improntato all'ottimismo, Gianni è riuscito a superare anche gli inevitabili momenti di difficoltà. Quando con l'avvento dei cantautori la sua popolarità calò vertiginosamente, si rimboccò le maniche e s'iscrisse al Conservatorio per diplomarsi in Contrabasso. Una ripartenza da zero in attesa di tempi migliori che ovviamente tornarono.
L'inossidabile per antonomasia del nostro pop festeggerà le 80 candeline diffondendo su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco 'L'Attrazione', composto dall'amico e compagno di avventure Lorenzo Jovanotti. Ma soprattutto seguendo questa sera la sua squadra del cuore il Bologna, nella partita di Champions a Lisbona contro il Benfica.
Da anni Gianni è anche sui social, dove mantiene un costante e genuino filo diretto con il pubblico, che lo ha portato a raggiungere oltre 3milioni di follower su Facebook. Come una rockstar.
Figlio di un calzolaio che amava Claudio Villa (suo rivale storico) e di una lavandaia, Gianni ha iniziato a cantare da bambino prodigio e in calzoni corti alle feste dell'Unità per un cachet di mille lire e un ghiacciolo a serata e da allora non si è più fermato.
Da ricordare anche la passione sportiva fra pallone e podismo che ha accompagnato la sua vita. Ha fondato nell'81 con Mogol la Nazionale italiana cantanti impegnata nella solidarietà e ha corso una decina di maratone tra cui quella di New York per tre volte, oltre a più di quaranta mezze maratone.
È stato sposato due volte e ha avuto quattro figli: Marianna e Marco da Laura Efrikian (Serena, nata nel '67, ha vissuto solo poche ore) e Pietro - anche lui musicista, con il nome d'arte di Tredici Pietro - da Anna Dan, con la quale il mese scorso ha raggiunto il traguardo del trentesimo anniversario.
Così come da quasi trent'anni è commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana, mentre la sua Bologna nel 2022 gli ha conferito il Nettuno d'oro, una benemerenza destinata a chi ha onorato la città con la propria attività professionale e pubblica.
C'era un ragazzo che come noi amava la musica e le canzoni e una vita dopo le ama ancora cantandole per tutti. Auguri Gianni!
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