di FRANCESCO TRONCARELLI
Quanto è bello esse laziali e se si vince e tutti remano insieme verso la stessa direzione è ancora più bello. Pure se diluvia.
Scende la pioggia ma che fa, aveva ragione Gianni Morandi, al Maradona diluviava ma la Lazio giocava una delle sue partite più tattiche, più intelligenti, più spettacolari nell'esecuzione dei movimenti.
Scende la pioggia ma Lisasken dagli occhi blu finalmente libero da lacci e lacciuoli che gli impedivano di spiccare il volo, t'inventa un gol da antologia.
L'assist è di Pighin-Sanguin-Noslin, l'eroe di Coppa che si ripete nell'exploit talentuoso. Un lancio al bacio che arriva sul più bello, come in film.
Il bimbo chiama e il biondo risponde mentre scende la pioggia e la gente laziale esulta quasi incredula di cotanta grazia.
È la filosofia di Ricky Tognazzi Baroni che vince sul parrucchino di Conte e tutti i suoi sodali. La Lazio è più forte della pioggia e dei torti arbitrali che gli hanno negato il primo posto.
Tutti per uno uno per tutti non si molla un centimetro e anche se piove c'è sempre un raggio di sole che illumina la giornata, ha un nome storico che sa di classe e passione, si chiama Lazio...
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