mercoledì 5 marzo 2025

Addio Bruno Pizzul

 di FRANCESCO TRONCARELLI

È morto all'ospedale di Gorizia Bruno Pizzul voce storica del giornalismo sportivo italiano. Avrebbe compiuto 87 anni tra pochi giorni. 

Era nato a Udine l’8 marzo del 1938 ed  era stato assunto in Rai nel 1969 dopo essere stato un calciatore di livello. La prima partita "giocata" dall'altra parte del campo l'aveva commentata un anno dopo l'assunzione, era Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia.

Voce calda e rassicurante, ottima dialettica, una simpatia innata che si sposava a modi signorili da allora Pizzul non si più fermato.

Non si contano le telecronache che ha dato vita con giudizi e commenti obiettivi da giornslista competente quale era. È stato la "prima voce" della Rai.

Dalla Coppa del Mondo del 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale ed è stato il telecronista delle gare degli Azzurri in occasione di cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, congedandosi nell’agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1).

Pizzul calciatore

Alle telecronache ha affiancato anche la conduzione di Domenica Sprint e poi della Domenica Sportiva diventando un volto e una presenza cara a tutti gli italiani appassionati di sport.

Laureato in giurisprudenza. un master in giornalismo, aveva giocato a calcio in serie A dopo i primi calci nella squadra parrocchiale e fra i dilettanti del Pro Gorizia.

Divenuto calciatore professionista e buon centromediano, fu ingaggiato dal Catania nel 1958. Giocò anche nell'Ischia, Udinese e Sassari Torres ma la sua carriera sportiva finì presto a causa di un infortunio al ginocchio. 

Cordiale con tutti, gran signore e personaggio amato da tutti non aveva mai preso la patente e spesso si spostava in bicicletta. Per la sua popolarità era stato chiamato anche dal Cinema.

Aveva infatti interpretato se stesso nel film L'arbitro con Lando Buzzanca e Joan Collins e in Fantozzi il ritorno con Paolo Villaggio.

"I telecronisti di oggi sono bravi ma parlano troppo e mi fanno addormentare" il suo commento ironico alle telecronache attuali piene di parole e addirittuta urla.

Lui era tutta un'altra cosa, una dolce musica che accompagnava le Notti magiche del Belpaese alla ricerca di un sogno proibito, la vittoria. Addio caro "Bruno Pizzul da Udine"


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