domenica 2 marzo 2025

Lazio, il diavolo veste Pedro. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

9 a Pedro Pedro Pedro Pè - La Lazio torna a vincere e lo fa nel modo più emozionante, rocambolesco, incredibile, al termine di una partita durata 100 minuti che sembrava dovesse finire in parità e con l'amaro in bocca. E invece all'ultimo assalto ha trovato finalmente e per la prima volta un "controllo" arbitrale onesto e al di sopra delle parti. E a quel punto è entrato in scena il meglio di Santa fè che si è preso la responsabilità sulle spalle di tirare il calcio di rigore che ha regalato alla gente laziale una gioia immensa. Il diavolo veste Pedro e si ritira con la coda fra le gambe. Avanti Lazio avanti laziali!

7 e mezzo a Benigno Zaccagnini - L'arciere ha fatto 150 partite con l'Aquila sul petto e centro con un gran gol che ha fatto capire che la Lazio era venuta a Milano per vincere.

7 e mezzo a Rovella per chi non si accontenta - È fondamentale per il gioco dei biancocelesti. Non solo perché illumina le ripartenze ma perché arretrando spazza via il pallone e brucia sul tempo gli avversari. È l'uomo ovunque. Come Carlo Conti. Dove lo metti sta bene. Come Conti appunto. 

7 e mezzo a Guendo è bello esse laziali - e Guendo se vince è bellissimo!

7 a Lisasken dagli occhi blu - Da quando L'Achille Lauro biancoceleste è tornato da Sanremo è tutta un'altra musica. Prima stonava adesso i suoi acuti sono da applausi.

6+ a Dio vede e Provedel - Bentornato.

6 a senti che musica coi Tavares - La freccia biancazzurra è ripartita. Direzione Milano San Siro. Senza fermate intermedie e in anticipo sull'orario di arrivo. Peccato non abbia travolto il Cucuzzaro in occasione del pareggio.

6 a Gila il mondo gila  - palla al piede va via che è una bellezza, il guaio è che se lo fermano deve dannarsi come un matto e tornare dietro per riconquistare la posizione. L'esatto contrario  di Amadeus che per recuperare gli ascolti perduti non sa più dove sbattere la testa non potendo tornare indietro.

6 ad aspettando Gigot - Conoscendo la sua irruenza ci si aspettava da un momento all'altro un fallo sanzionato con un rigore. L'arbitro del resto non voleva altro. E invece niente. Ha fregato tutti come Holly che ha vinto Sanremo con l'autotune. 

6 a Somarusic - un tempo senza combinare casini. Incredibile ma vero, un grandissimo risultato. Peccato l'infortunio, poteva superarsi e bissare nella ripresa una prova da onesto disertore della vanga capace di bloccare Leo.

5 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - a cornuto ho detto arzate! cit. Mario Brega.

5 a Dio perdona, pure Dia - Ormai non si contano gli errori sotto porta. Rigori in movimento che fallisce clamorosamente. Roba che se al posto suo ci fosse stato Enrico Toti il mitico bersagliere con una gamba sola, avrebbe segnato co tutta la stampella. 

5- Cha una sola alternativa - ritirarsi in un convento di clausura per espiare le sue colpe. Come giocatore infatti ha denunciato carenze nei fondamentali e limiti imbarazzanti. È l'uomo in meno per noi e quello in piu per gli avversari. Tra una prece a Padre Pio e un voto a Fra Cristoforo potrebbe riuscire a ottenere il miracolo di diventare giocatore vero. Ora et labora. Sipario.

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