martedì 3 marzo 2020

Albertone con Stanlio e Ollio, ritrovata la foto

di FRANCESCO TRONCARELLI 


Era una sorta di "Araba fenice", tutti sapevano che ci fosse ma nessuno l'aveva mai vista. Sparita. Forse persa, irrimediabilmente. Poi, quando ormai non ci si pensava più è spuntata fuori a sorpresa. Cercata per anni da studiosi e appassionati, è tornata finalmente alla luce una fotografia che ritrae Alberto Sordi insieme a Stan Laurel e Oliver Hardy. Tre miti del cinema con una storia in comune.

L'immagine era ritagliata e incollata in uno degli album conservati da Albertone nel suo immenso archivio personale, oggi Fondo Alberto Sordi depositato presso la Cineteca Nazionale e lì giaceva. A ritrovarla è stato Alberto Anile, critico e storico del cinema, che l'ha inserita nel suo libro intitolato semplicemente ''Alberto Sordi'' appena uscito in libreria proprio nell'anno che festeggia il centenario della nascita del grande attore.

Un colpo di fortuna, dopo aver spulciato fra migliaia di istantanee che Sordi aveva conservato in una vita nello spettacolo. Un'immagine a lungo inseguita riferita a un episodio che lo stesso Sordi aveva raccontato a Giancarlo Governi in "Storia di un italiano". Lo scatto infatti si riferiva ad una serata svoltasi a Villa Aldobrandini a due passi dal Quirinale, il 25 giugno 1950, in una festa all'aperto con biglietti gratuiti per i bambini, quando l'attore romano era in ascesa e i due comici angloamericani alla fine della carriera.

In tournée europea per lanciare quello che sarebbe stato il loro ultimo film ''Atollo K'', Laurel e Hardy si esibirono in carne e ossa davanti a migliaia di bambini accorsi da tutta Roma mentre i loro storici doppiatori cinematografici, Alberto Sordi ossia il paffuto Hardy-Ollio e Mauro Zambuto lo smilzo Laurel-Stanlio, davano loro voce nascosti dietro una tenda.

Una "americanata" simpatica che divertì tutti. Dopo l'esibizione, Albertone uscì sul palcoscenico della Villa per dire qualche parola al microfono, ed è in quel momento che fu scattata la fotografia. Allo spettacolo seguì infine una cena durante la quale Sordi e i due comici scambiarono impressioni sul mondo del cinema, tra battute e smorfie varie regalando ai presenti un ulteriore spettacolo.

Stanlio e Ollio accolti trionfalmente a Termini
Quella serata a Villa Aldobrandini è ricostruita da Alberto Anile in uno dei capitoli del suo libro, una biografia che indaga i momenti più affascinanti e meno noti della carriera di Sordi. All'epoca dell'incontro con Stanlio ed Ollio la sua popolarità era legata ai personaggi radiofonici di Mario Pio e del compagnuccio della parrocchietta, alla rivista a fianco di Wanda Osiris oltre appunto alla voce di Ollio, che doppiava dal 1938, con quel modo così particolare nel parlare con tanto di accenti sbagliati ("non fare lo stupìdo"), che contribuì enormemente al successo e alla popolarità della coppia di comici più amata di sempre.

L'arrivo di Stanlio e Ollio a Roma fu ampiamente documentato in foto e pellicole ma della serata con Sordi non c'erano tracce, nè erano note fotografie, l'attore romano ebbe però l'accortezza di conservarne una, a testimonianza di un affetto per la coppia di comici che andava ben oltre una simpatica occasione professionale. ''Per me vederli, conoscerli, fu un'emozione immensa, mi sentivo tornato bambino'', raccontò Alberto anni dopo. Ed era proprio così.

Sconosciuto il nome del fotografo che scattò la foto. Potrebbe trattarsi del reporter che, come scrisse Sordi in un articolo ripubblicato nella ricca e sorprendente biografia di Anile, invitò l'attore a mettersi in primo piano dando addirittura una manata al povero Hardy. ''Dai Albertò, che tocca a te, lascia perde er ciccione!'', gli avrebbe detto il paparazzo, beccandosi però un rimprovero da Sordi, stranito dalla mancanza di rispetto per il suo amato Ollio.

Stanlio, Ollio e Albertone, i più grandi di tutti. Eccoli

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