martedì 3 novembre 2020

Caro Gigi ti scrivo...

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Caro Gigi ti scrivo così mi distraggo un po'. Sì, perchè per cercare di dimenticare in fretta lo sgomento che ci ha attanagliato da quando te ne sei andato, è bene tenere la mente occupata per provare a pensare ad altro.

Ma è un puro esercizio di stile, perchè è impossibile dimenticare "a babbo morto" come si dice dalle nostre parti, la tua persona, la tua maschera, le mille maschere che hai indossato per tenerci compagnia, per farci sentire meno soli e renderci la vita più dolce e senza pensieri.

Perchè era proprio così, i tuoi spettacoli rendevano tutti più felici e sereni. Le due ore in teatro passate con te, una goduria che allontanava beghe condominiali, liti stradali, pagamenti in scadenza e quant'altro di insopportabile e nocivo come d'incanto. 

C'era Gigi con i suoi numeri da acrobata della parola, da artigiano della risata, da maestro del varietà che ponevano tutto in secondo piano rendendoci tutti più liberi, più umani, più intelligenti. Più attenti a noi stessi e meno al volere degli altri.

Gigi Proietti per tutti è stato sinonimo di Arte e Cultura, ma anche di Romanità e saggezza sorniona, quella buona come il colesterolo HDL, che ti permette di andare avanti e ti regala serenità e goia.

Ecco perchè la tua mancanza si sente così enormemente, perchè lasciandoci così senza preavviso, dal giorno, che si attendeva per festeggiarti, alla notte, che ti ha portato via alle prime luci dell'alba, ci hai resi orfani.

Di un nonno e un padre per qualcuno, di un fratello più grande per molti, di un amico di famiglia per tutti. Tutti quelli che andavi a trovare la sera nelle loro case entrando in punta di piedi direttamente dal televisiore, per poi allietare tra frizzi, lazzi e "un fischio maschio senza raschio". 

Caro Gigi ti scrivo ma non riesco a distrarmi neanche un po'. E siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c'è una sicura novità, questo maledetto anno sta per finire sperando che non combini altri guai.

Si esce poco la sera compreso quando è festa con questa pandemia in agguato, e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra e si sta senza parlare per intere settimane e a quelli che hanno niente da dire e purtroppo sono tanti, del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione, ma non sarà quella che volevamo perchè tu ci non sarai. E questo non è accettabile. Perchè eri, sei stato, sei unico.
 
L'unico che sapeva passare dal tragico al comico con la stessa capacità e bravura e senza soluzione di continuità. E quando si rideva con te era uno spasso, ti venivano le lacrime agli occhi. Ora il sorriso ha abbassato la serranda e ci restano solo le lacrime.

Ciao Gigi, ti saluto a nome di tutti quelli che ti hanno amato e apprezzato con tanto affetto e già con una travolgente nostalgia. E' scritto pure sul Colosseo "ci mancherai"....



 

1 commento:

  1. Articolo bellissimo che da il giusto lustro ad un personaggio come Gigi
    Bravissimo come al solito

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