di FRANCESCO TRONCARELLI
Si mme suonne 'int"e suonne che faje,Nun è peccato!...
E si, 'nzuonno, nu vaso mme daje...
Nun è peccato!...
Tu mme guarde cu ll'uocchie 'e passione,
Io te parlo e mme tremmano 'e mmane...
E si chesto pe' te nun è bene,
Mme saje dicere 'o bbene ched è?
Ci sono delle canzoni che sono senza tempo, anche a distanza di anni conservano la freschezza del primo ascolto, mantenendo quell'atmosfera che ti avvolge e quella melodia che ti coinvolge.
Sono capolavori della musica leggera che hanno superato la generazione di riferimento arrivando ai giorni nostri, portandosi appresso il fascino che li ha resi subito intriganti e dei testi che si sposano perfettamente con la musica, tanto da restare impressi per sempre nella memoria. Anche se scritti in napoletano.
"Nun è peccato" è sicuramante uno di questi. Un capolavoro appunto, reso popolarissimo da Peppino di Capri che lo lanciò nel 1959 facendolo diventare nel tempo un suo classico al pari di pezzi come "Let's Twist Again", Roberta" e "Champagne".
Ma questo brano ha anche un'altra particolarità, è stato scritto da Ugo Calise insieme a Carlo Alberto Rossi, che era il proprietario del "Rangio Fellone" il locale di Ischia dove Peppino iniziò la sua lunga e fortunata carriera insieme ai Rockers.
E dove fu scoperto dai discografici milanesi della Carish in vacanza nell'isola, che lo misero sotto contratto col suo gruppo, facendolo diventare così un numero uno coi suoi 45 giri.
il 45 giri di Peppino |
"Nun è peccato" adesso è tornato in una nuova versione di Rosa Chiodo in duetto con Peppino di
Capri, confermadosi un brano veramente ammaliante, che le voci e le interpretazioni dei due artisti in un felice connubio fra sensualità e intensità, esaltano elegantemente.
La canzone è stata incisa dalla giovane artista napoletana, una tra le più interessanti realtà della nuova scena musicale partenopea ed è contenuta nel suo album 'Cenerentola è nata a Napule' che contiene altre 9 tracce inedite.
''Quando Rosa mi chiamò per farmi ascoltare questo arrangiamento - racconta Peppino di Capri - esclamai che bello, avrei voluto parteciparvi volentieri anch'io!''.
E così è accaduto. ''Duettare con il Maestro - ha spiegato la Chiodo - è stato per me motivo di orgoglio. Collaborare con uno dei più importanti esponenti della musica italiana ha apportato un prezioso contributo alla mia crescita artistica''.
L'album di Rosa Chiodo |
A questa rilettura di "Nun è peccato", hanno partecipato musicisti del calibro di David Frezza alla batteria, Roberto D'Aquino al basso, Pippo Seno alla chitarra, Emidio Ausiello alle percussioni e Gianni Cuciniello che ha curato gli arrangiamenti, alle tastiere.
A Rocco Maiolo si deve in particolare l'assolo di sax che fa da contrappunto alle voci di Rosa Chiodo e Di Capri e conferisce al tutto quell'atmosfera da night e "ritmo lento" (come precisava il disco dell'epoca) che ha fatto le fortune del pezzo rendendolo intramontabile.
Il brano, prodotto da Zeus e disponibile su tutte le piattaforme digitali, ha fatto subito centro raccogliendo i consensi del pubblico e della critica ed è andato in rotazione sulle emittenti radiofoniche nazionali.
Recentemente è stato utilizzato come colonna sonora a "Uomini e donne" di Maria De Filippi a Canale 5 per sottolineare alcuni momenti del programma. E non poteva essere diversamente perchè questo inno all'amore regala emozioni forti ancora oggi come faceva ieri. E con Peppino e Rosa Chiodo "Nun è peccato" mai...