domenica 30 ottobre 2022

Lazio che botta. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

7 a Benigno Zaccagnini - Che la partita contro la Salernitana non fosse una passeggiata si sapeva, squadra compatta, aggressiva, difficile da abbattere. Ma che finisse cosi non l'aveva previsto nessuno. E siccome le sventure non vengono mai da sole, è arrivata pure l'ammonizione chirurgica del signor, si fa per dire, Manganello che oltre a innervosire la squadra condizionando così il risultato definitivo ha condizionato anche la prossima partita. Dalla debacle pochi a salvarsi tra questi l'arciere che ha scagliato la sua freccia in mezzo alle gambe del portiere avversario illudendo tutti su una vittoria. Ma non avevamo fatto i conti coi campani. E con l'arbitro. 

6+ a Lupo Alberto -  Il Mago il dovere suo l'aveva fatto, tirando fuori dal cilindro un colpo dei suoi. Ma la magia più grande l'ha fatta la giacchetta nera. Un Sim Salabim incredibile che grida vendetta.

6+ a Lazzari alzati e cammina - Con le sue discese e i dribbling a rientrare ha portato il caos nelle linee avversarie. Ma è durato troppo poco. Come Calenda.

6 a Pedro Pedro Pedro Pè - Provaci ancora che a Santa fè ma anche all'Olimpico te vonno tutti bene.

6 a Massimo Di Cataldi - È partito in quarta è finito in folle.

6- viale Romagnoli 13 e Casale degli Ulivi Agriturismo - Come Alé e Franz, hanno fatto piangere invece che ridere.

6- a Dio vede e Provedel - Tre tutti insieme dopo 620 minuti se po fa. Mo però ricomincia a tirà giù la saracinesca.

5 e mezzo a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui che te potevi aspetta? L'avevano applaudito come un fenomeno. Sì a sparire...

5 a Somarusic - Nè carne nè pesce. Nè.

5 a Basic Instinct e Rosanna Cancellieri - Come le trasmissioni di Gigi Mazullo. Inutili.

5- - a Miei cari amici Vecino e lontani - S'è magnato due gol come Pannella dei tempi d'oro quando dopo l'ennesimo digiuno se magnava a sto mondo e quell'altro. Solo che il buon Marco lo faceva a fin di bene questo a fin di male. De stomaco. Che scempio. Meglio chiudere qui. Sipario.

domenica 23 ottobre 2022

La Lazio vince e convince. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

8 e mezzo a Benigno Zaccagnini - Una grande Lazio ha battuto con merito l'Atalanta a Bergamo. Una Lazio perfetta. Una volta vincendo in trasferta si sarebbe parlato di "Lazio corsara", una volta, in questa occasione invece si deve parlare di una Lazio protagonista, messa bene in campo e che ha recitato alla meglio il copione scritto da Sarri in funzione dell'assenza del primo attore. Si temeva infatti per l'assenza di Ciro e si sperava perciò di agguantare un punticino, in realtà è andata benissimo perchè si è vista una bella squadra che ha fatto girare palla, ha attaccato e si è difesa sempre con autorità. Quella dei grandi. Copertina d'obbligo all'arciere al quarto gol personale che ha entusiasmato tutti e indirizzato il match. 

8+ a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui che sono sempre in vacanza si temeva il peggio. E invece il bandolero stanco si è superato stupendo tutti a cominciare da se stesso. Falso nueve meno falso e più nueve, nueve di zecca con tanto di gol da applausi. Obrigado Filippetto.

8 a Pedro Pedro Pedro Pè - Il meglio di Santa Fè e Trigoria ha colpito ancora. Suo l'assist vincente ma soprattutto suo l'impegno da leader. Daje.

7 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - E non ti fermare più come hai fatto con la Dea che ha preferito bendarsi per non rimanere stordita più di tanto.

7 e mezzo al Sergente - Un gigante. Ha fatto a spallate in mezzo al campo difendendo e smistando palloni. Si voleva la ciliegina sulla torta. Arriverà alla prossima. Seguro.

7 a Massimo Di Cataldi - Ha dettato i tempi. Finalmente. È passato senza soluzione di continuità da metronotte a metronomo. E scusate se è poco.

7 a So-marusic - Un assist al bacio che gli ha fatto perdere la desinenza tornando all'originale. Grande.

7 a via dei Romagnoli, 13 Ostia - Una certezza. Come le bollette del gas che aumenteranno.

7 a Casale degli Ulivi Agriturismo -Prima gli ha messo la museruola poi l'ha messo al Muriel. Finis.

7 a Dio vede e Provedel - e pe' ingannà il tempo s'è messo a giocà a carte coi fotografi. E ha parato pure loro scatti.

6 e mezzo a Miei cari amici Vecino e lontani - È mancato il gol. Come er cacio sui maccheroni. Se l 'avesse messa dentro in quelle due occasioni tra un daje de tacco e un daje de punta, avrebbe fatto innamorà pure la Sora Assunta. E invece è finito cone Don Falcuccio con na mano dietro e una davanti.

6 e mezzo a Hysaj che i papaveri - Nella Lazio che gioca la partita perfetta c'è posto anche per lui.  Finirà perciò nella rubrica della Settimana Enigmistica "Incredibile ma vero".

6 a Basic Instinct - Il chierichetto che voleva farsi prete. È rimasto in sacrestia. Dal Manuale di Padre Mariano "se volete raggiungere il regno dei cieli in terra chiedete a Don Matteo che lui sa come si fa". Ecco, senti lui e poi vaja con Dios. Ite missa est. Sipario.

 


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Domenica, 23 ottobre 2022

 

La Lazio sbanca il “Gewiss Stadium”. Nel posticipo di mezza sera dell’11sima di campionato l’Atalanta si ferma di fronte ai biancazzurri, autori di una partita perfetta: una rete per tempo, Zaccagni nel primo, Anderson nel secondo e arrivano tre punti di platino. L’infortunio di Immobile aveva gelato Sarri, che oggi sostituisce il bomber con Anderson e per il resto schiera gli stessi che hanno impattato contro l’Udinese. Gasperini invece avrà di nuovo in squadra Hateboer; anche Musso e Zapata sono a disposizione ma partono dalla panchina. Gara subito molto veloce con la Lazio che attacca subito gli avversari e già al 10’ passa in vantaggio. Pedro sulla destra si libera al cross per l’accorrente Zaccagni: è un gioco da ragazzi per l’esterno laziale metterla dentro di piatto sinistro e siglare lo 0-1. Poi al 18’ il tiro da fuori di Vecino va di poco fuori, l’Atalanta prova a prendere  un po’ di spazio ma l’unico momento in cui si rende pericolosa è al 24’ con Hateboer e pure in fuori gioco. Gli uomini di Sarri hanno le redini complete della partita e verso la fine Vecino ha un’altra ottima occasione ma la sua mira è imprecisa. Una Lazio davvero meravigliosa finisce in vantaggio il primo tempo, dopo aver dominato letteralmente gli avversari; nella ripresa l’Atalanta mette dentro Okoli e Pasalic per Djimsiti e Malinovskyi. I capitolini però continuano a macinare gioco, Marusic impegna Sportiello in angolo al 49’ ed al 52’ dopo un’azione da manuale riescono a trovare il secondo gol grazie a Felipe Anderson, che riceve centralmente, finta e calcia poi a fil di palo bucando ancora il portiere bergamasco. Al 56’ altra occasione di Zaccagni e Sportiello salva in corner. La Lazio perde un po’ di smalto e consente all’Atalanta di prendere campo. Entrano Zapata e Basic, ma intanto passa anche il tempo e la stanchezza si fa sentire da entrambe le parti. All’86’ il colpo di testa di Hateboer se ne va in curva e questa alla fine sarà l’unica cosa buona costruita dall’Atalanta. C’è tempo per un tiro del nuovo arrivato Hysaj e anche per l’espulsione di Muriel prima del triplice fischio di Abisso. Una squadra, la Lazio, che ha dato il 110% per tutta la partita, interpretando in maniera perfetta gli schemi del suo allenatore. Oggi almeno per 70 minuti si sono viste giocate incredibili, passaggi ad un solo tocco, sovrapposizioni e lanci profondi che hanno fatto stropicciare gli occhi ai supporters laziali. E’ una prestazione che vale ancora di più per l’assenza del suo bomber di razza; non si è sentita affatto la mancanza di Immobile nella Lazio. Questa grande partita rende gli animi laziali più sereni in vista dei prossimi difficili impegni: oggi ha davvero vinto il sarrismo.  

 

ATALANTA   LAZIO  0-2    10’Zaccagni  52’ Anderson

ATALANTA: Sportiello, Okoli (46’ Djmsiti), Demiral, Scalvini, Hateboer, De Roon (75’ Ederson), Koopmeiners, Soppy (64’ Maehle), Pasalic (46’ Malinovskyi), Lookman (70’ Zapata), Muriel. All: Gasperini

LAZIO: Provedel, Lazzari (77’ Hysaj), Casale, Romagnoli, Marusic, Milinkovic, Cataldi (70’ Basic), Vecino, Pedro (84’ Cancellieri), Anderson, Zaccagni.  All: Sarri

Arbitro Abisso

domenica 16 ottobre 2022

Lazio pari e patta. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

7+ a Dio vede e Provedel - Che fosse una partitaccia lo si sapeva, i friulani sono tosti, messi bene in campo e pure velenosi. La Lazio ha fatto il suo dovere nonostante la stanchezza per l'incontro contro gli  Austriaci, ma non è riuscita a centrare l'obiettivo che la gente laziale accorsa in massa all'Olimpico si auspicava. Copertina d'obbligo al portiere, sicuramente il migliore in campo con le sue parate e i legni che lo hanno assistito. E viene perciò da dire  meno male che il Biondo c'è. Mai come lui nessuno nella nostra porta negli ultimi anni. È costato due lire ma vale 'na cifra. Bravo!

6 e mezzo a Benigno Zaccagnini - Una spina nel fianco dei bianconeri. Come Berlusca in quello della Meloni.

6 e mezzo a Viale dei Romagnoli, 13 Ostia - Una certezza. Come l'aumento delle bollette del gas.

6 e mezzo a Pedro Pedro Pedro Pè il meglio di Santa Fè e Trigoria - Provaci ancora fenomeno che lu fai schiattà tutti.

6+ a Lupo Alberto - Sim Salabim ma l'Udinese non sparì. E Silvan tira il fiato. 

6+ a Lazzari alzati e cammina - Il Forrest Gump de noantri si è dato molto da fare, ma non ha trovato il pertugio giusto per entrare. Dal Manuale del Kamasutra Califano consiglia: chiedere a Rocco Siffredi.

6+ a Casale degli Ulivi Agriturismo - C'è ma non si vede come Marzullo, non si vede ma c'è come Giletti.

6 al Sergente - Ha provato a metterli sull'attenti ma questi erano peggio dei casinari de il Collegio. Ce volevano le bacchettate sulle mani.

6 a Miei cari amici Vecino e lontani - Tanto fumo e poco arrosto, come Iva Zanicchi a Ballando con le stelle.

6 a Somarusic - È partito in quarta è finito in folle. Come Calenda alle elezioni. 

6 a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui in vacanza perenne all'Olimpico e dintorni, c'era poco da stare allegri. Il bandolero stanco ad onor del vero ha provato a sentire i suoi detrattori ma purtroppo è durato poco. Come la redivivo Marta Flavi dalla Carlucci, eliminata subito.

6 a Massimo Di Cataldi - Lo aspettavano tutti al varco dopo l'erroraccio di Coppa. Mo je farà vede lui. E invece il solito compitino 2 per 2 quattro, 6 per 3 diciotto e via. Torna a settembre.

 Nc al Ciro d'Italia  - Forza campione ti vogliamo in campo!



lunedì 10 ottobre 2022

La Lazio li ha fatti viola. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

8 a Benigno Zaccagnini -  Una grande Lazio, dinamica e messa bene in campo, ha steso con merito una Fiorentina vivace e mai doma. È la quarta vittoria consecutiva per i ragazzi di Sarri, a conferma di una crescita costante e duratura del gruppo che si conferma sempre più in palla. La Lazio è così terza in classifica, ha sorpassato la Roma e ha una difesa di ferro. Copertina d'obbligo all'arciere che non solo ha scagliato la sua freccia vincente ma ha anche scodellato l'assist per il gol del vantaggio (E quando je ricapita una serata così). Non c'è che dire, è un magic moment per lui e ne siamo tutti felici. Pure Zaniolo...

8 al Ciro d'Italia -Lotta, attacca, difende, fa assist, prende una traversa e segna! Un bomber a tutto campo e ce l'abbiamo solo noi. Immobile logora chi non ce l'ha. semicitazione Andreotti. Daje!

7 e mezzo a Miei cari amici Vecino e lontani - Un colpo di testa d'autore per il Nunzio Filogamo del calcio e via. Come dire l'uruguagio va all'arrembagio e non ci va adagio da buon saggio manco fosse Baggio e i viola pagano l'agio.

7 e mezzo a Dio vede e Provedel - Era da anni che non si vedeva un portiere così. Finti letturisti Acea, testimoni de Genova e dintorni, incravattati agenti Tecnocasetta e sòla vari sono a lutto. Con lui "no pasaran".

7 e mezzo al Sergente - È come l'aumento delle bollette del gas e della luce. Una certezza.

7 a Somarusic - Quella spazzata al 4° vale un gol. E un'assunzione all'Ama per insegnare ai netturbini cone se fa. 

7 a Lupo Alberto - Il Mago c'è. Gli basta uno scampolo di partita per fare uscire il Coniglio dal cilindro. E Silvan muto. Sim Salabim e la Viola sparì.

7 a Patric del Grande Fratello e Viale dei Romagnoli, 13 Ostia - Dio li fa e poi li accoppia, attenti a quei due, i ministri della difesa, la coppia più bella del mondo. E Celentano zitto e mosca.

6 e mezzo a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui in vacanza perenne che dopo una passeggiata in piazza della Signoria e un'occhiata al David di Donatello si sentono appagati e perciò decidono di darsi da fare, così  anche il bandolero stanco ha mostrato i muscoli e qualche numero dei suoi. Certo è che quanno je gira bene ce se diverte. Come co Paolantoni a Tale e quale.

6 e mezzo a Pedro Pedro Pedro Pè - il meglio di Santa Fè e Trigoria. E pure di Wimbledon. Ditelo a Berrettini che ha portato proprio bene ai Fiorentini.

6 a Lazzari alzati e cammina - Tra una discesa e l'altra Trottolino giocoso du du du da da da ha messo la museruola a Dodò. E può bastare. Come la Zanicchi a Ballando che va presa a piccole dosi.

6- - a Marcantonio - Fa tenerezza. È come il topolino di quella barzelletta che corre insieme agli elefanti alla carica e urla “stamo a fa un casino!" . Sipario.


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

Lunedi, 10 ottobre 2022

A Firenze è una grande Lazio. In occasione del monday night della nona giornata i biancazzurri sbancano il “Franchi” grazie a Vecino e Zaccagni nel primo tempo, Luis Alberto ed Immobile nella ripresa per uno 0-4 perentorio che porta tre punti preziosi nel carniere laziale. Dopo il pari in Europa League, dopo il mini ciclo facile, corredato da tre vittorie di fila per i biancazzurri inizia l’altro gruppo di gare ben più complicato. Sia Italiano che Sarri hanno le formazioni al completo; recuperato Igor tra i viola. Tutti abili ed arruolati nelle fila capitoline, tranne Cataldi, affaticato, che parte dai rincalzi, così come Luis Alberto; oggi ci sono Marcos Antonio e Vecino a centrocampo. Si prospetta una gara aperta tra due squadre che giocano un ottimo calcio. Ma le emozioni all’inizio sono solo Viola, con tre occasioni d’oro in una manciata di minuti, due volte con Jovic e poi con Ikonè, su cui c’è sempre un attivissimo Provedel. E’ un ottimo momento per i padroni di casa, ma arriva invece la rete laziale: su angolo di Zaccagni all’11’ Vecino di testa in area indovina l’angolino opposto e batte Terracciano. Dopo il gol la Fiorentina prova a costruire e portarsi in attacco, ma la Lazio stasera è micidiale, perché al secondo affondo va ancora a dama. Stavolta il colpo di testa è di Zaccagni., che riceve da Milinkovic e sfiora quel tanto che basta per lo 0-2 dopo 25’ di gioco. Alla mezz’ora il tiro di Vecino da ottima posizione lo prende il portiere, poi Bonaventura al 37’ ha la palla per accorciare ma non tira, passa a Jovic e l’azione si perde. Un tiro di Mandragora deviato va sulla traversa, poi Provedel è efficacissimo su Quarta e adesso Maresca fischia la fine. Nella ripresa dopo una manciata di secondi c’è subito una clamorosa occasione del nuovo entrato Gonzalez, che non sfrutta l’occasione, non calciando a porta praticamente sguarnita. Al 55’ Immobile, sfortunato colpisce la traversa con un sinistro in mezza girata. La partita diventa caotica, con la Lazio che mantiene sempre il controllo e la Fiorentina che prova in ogni modo a fare un gol ma spinge senza costrutto. In contropiede il nuovo entrato Luis Alberto prima impegna Terracciano all’80’, poi all’85’ servito da Immobile non fallisce il tris col suo piattone. Allo scadere Milinkovic serve di tacco Immobile, che col destro la mette in gol e chiude i giochi. I suoi 188 gol gli consentono di raggiungere la top-ten dei giocatori che hanno segnato di più nel campionato italiano. Quarta vittoria consecutiva, affermazione che non fa una grinza e Lazio che finalmente  riesce a dare la famosa continuità di risultati alla sua stagione. Biancazzurri oggi al terzo posto con 20 punti in compagnia di Milan ed Udinese, la squadra che dovranno affrontare domenica gli uomini di Sarri in uno scontro complicatissimo.

 

FIORENTINA    LAZIO  0-4  11’ Vecino 25’ Zaccagni 85’ Luis Alberto 91’ Immobile

FIORENTINA: Terracciano, Venuti, Milenkovic (59’Igor), Quarta, Biraghi, Bonaventura (72’ Maleh), Amrabat (59’ Milenkovic), Mandragora, Ikonè (46’ Gonzalez), Jovic, Kouame (72’ Saponara). All: Italiano

LAZIO: Provedel, Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic (72’ Hysaj) Marcos Antonio (62’ Luis Alberto), Milinkovic, Vecino, Anderson (79’ Pedro), Immobile, Zaccagni (79’ Cancellieri).  All: Sarri

Arbitro Maresca

domenica 2 ottobre 2022

La Lazio lo Spezia in due. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

8 e mezzo a Viale dei Romagnoli, 13 Ostia - Una Lazio brillante e motivata ha dato spettacolo all'Olimpico nella giornata dedicata a Tommaso Maestrelli il Maestro per antonomasia della gente laziale. È stata una vittoria netta, bella e da applausi. La terza consecutiva (per la prima volta nella gestione Sarri), un dato confortante che illumina sui progressi della squadra. Copertina d'obbligo per il difensore che segnando sotto la Nord con l'Aquila sul petto un gol spettacolare e da cineteca, ha coronato il suo sogno, quello che tutti i tifosi hanno sempre sognato da bambini. Una cosa bellissima. Bene, bravo, bis. Battiamo le mani ai veri laziali e andiamo avanti così.

8 al Sergente - Il terzo gol è il suo. Pure il quarto..E sono 51, si 51, un record. Ora vale si tanto oro quanto pesa come pretende Lotito. E' come Amadeus, che quello che tocca fa sbancare l'auditel. Ma non avevamo dubbi. Bravo Sergeji li hai messi tutti sull'attenti.

7 e mezzo a Benigno Zaccagnini - A dare il la alla vittoria è stato lui con un gran gol al termine di un'azione travolgente partita proprio da lui. L'arciere ha scagliato la sua freccia e centrato l'obiettivo. Daje.

7 a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui in vacanza perenne c'era da temere il peggio e invece il bandolero stanco ha sfoderato una prestazione gagliarda. Come una volta. Obrigado Filippetto.

7 a Dio vede e Provedel - Una certezza. Come l'aumento della bolletta per l'elettricità.

7 a Lazzari alzati e cammina - E non fermarti più come hai fatto oggi. Il Forrest Gump de noantri.

6 e mezzo a - Massimo Di Cataldi - Geometra del centrocampo. Ma si sapeva. Ora deve prendere la laurea e diventare Ingegnere.

6 e mezzo a Pedro Pedro Pedro Pè - Il meglio di Santa Fè e Trigoria è di un'altra categoria. Avete presente Fiorello?

6+ al Ciro d'Italia - non è da un calcio di rigore che si giudica un giocatore (cit. De Gregori) ma dai gol che ha fatto in carriera. Un botto. 

6+ a Miei cari amici Vecino e lontani -  C'è ma non si vede come Marzullo non si vede ma c'è come Giletti.

6 a Lupo Alberto - Quel tanto che basta per dire "C'ero anch'io". Come Salvini alle elezioni non vinte da lui ma da lei.

6 a Patric del Grande Fratello - Che finimondo quel difensore Biondo chiamato Gasbarron. Lo so ce l'hanno fregata e dedicata al portiere, ma noi andiamo avanti lo stesso così. Come la Lazio che de partite solate se n'è perso il conto ma sta sempre lì.

6 a Somarusic - È partito in quarta è finito in folle. Come Calenda.

6 a Gila il mondo Gila (Disco per l'Estate 1965, Jimmy Fontana) - Senza infamia e senza lode. Come Renzi che anche se non ci fosse stato alle elezioni sarebbe stato lo stesso. Sipario.

6- a Hysaj che I papaveri - Nè carne nè pesce. Come Di Maio. Sipario.


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

Domenica, 2 ottobre 2022

Ottima affermazione della Lazio contro lo Spezia. All’Olimpico nell’anticipo dell’ora di pranzo dell’ottava giornata i biancocelesti, grazie alle reti di Zaccagni e Romagnoli nel primo tempo e di Milinkovic, una doppietta nella ripresa, si assicurano tre preziosi punti. Dopo la sosta Sarri, oggi squalificato, deve fare i conti con le possibili defezioni di Lazzari ed Immobile ma alla fine sono tutti e due in campo. Gotti non può disporre di Reca, Sala, Kovalenko e Hristov; il suo 352 prevede Bourabia in regia, con Nzola e Gyasi davanti. Proprio oggi, in occasione del centenario della sua nascita, la dirigenza della Lazio intitola ufficialmente la curva sud a Tommaso Maestrelli; oltre 40.000 spettatori ed un Olimpico strapieno fanno da cornice ad un inizio incredibile: dopo soli 45 secondi Ampadu atterra Immobile e l’arbitro assegna il rigore. Va a battere lo stesso immobile, che tira forte ma altissimo e spreca un’occasione d’oro per passare in vantaggio. La Lazio è davvero molto aggressiva ma rischia grosso al 7’, quando Provedel riesce a neutralizzare in angolo un piattone di Kiwior. La rete capitolina però arriva meritatamente al 13’ con Zaccagni, che fa il diavolo a quattro sulla fascia, chiede l’uno-due ad Anderson in area e calcia in porta la rete dell’1-0. Al 24’ Romagnoli sigla il raddoppio con un sinistro a fil di palo dopo gli sviluppi di un corner e va a festeggiare sotto la Nord. I biancocelesti mettono al sicuro il risultato ma si deconcentrano: al 37’ un tiro di Bastoni finisce di poco a lato e poco dopo sempre Bastoni sfiora di testa ma manda alto. Entra Gila al posto di Patric dopo il riposo e subito un fendente di Ellertsson termina fuori. Lo Spezia ora sembra più intraprendente, complice la Lazio che perde un po’ di smalto. Ma dopo una ripartenza veloce di Immobile, al 62’ Milinkovic rieceve da Zaccagni e col piattone infila Dragowski per la terza volta chiudendo di fatto la partita. Si rivede lo Spezia su regalo della difesa laziale, con Provedel che salva la sua porta parando un tiro ravvicinatissimo di Gyasi, poi al 77’ con il gran tiro di Holm che finisce fuori. Nel recupero Milinkovic, su assist del nuovo entrato Hysaj, ha tempo di siglare la sua personale doppietta che segna anche la fine della partita. Lazio champagne, un primo tempo in cui ha funzionato tutto, ripresa in controllo e biancazzurri che hanno meritatamente la meglio sugli avversari. Vittoria fondamentale nel mini ciclo di partite abbordabili da parete dei biancazzurri, che con Verona e Cremonese fanno tre su tre ed incassano ben nove punti. La Lazio si porta a quota 17, al momento seconda forza del Campionato in attesa delle altre gare del pomeriggio. Era essenziale marciare spediti e gli uomini di Sarri l’hanno fatto nel migliore dei modi. Ed ora giovedi lo Sturm Graz e domenica la Fiorentina, per una stagione che non si ferma mai.   

     

LAZIO  SPEZIA 4-0    13’ Zaccagni  24’ Romagnoli 61’ 91’ Milinkovic

LAZIO: Provedel, Lazzari (63’ Hysaj), Patric (46’ Gila), Romagnoli, Marusic, Milinkovic, Cataldi (77’ Marcos Antonio), Luis Alberto (72’ Vecino), Anderson, Immobile (63’ Pedro), Zaccagni. All Martusciello

SPEZIA:  Dragowski, Holm, Ampadu (65’ Amian), Caldara, Kiwior (80’Beck), Nicolau, Bourabia (65’ Ekdal), Ellertsson (65’ Agudelo), Bastoni, Gyasi (75’ Baldè), Nzola. All. Gotti

Arbitro Sacchi



Alessandro Momo, 50 anni dopo

 di FRANCESCO TRONCARELLI Chissà cosa avrebbe detto della Lazio di Baroni Alessandro Momo. Sicuramente sarebbe stato contento di vederla gio...