di FRANCESCO TRONCARELLI
7+ a Dio vede e Provedel - Che fosse una partitaccia lo si sapeva, i friulani sono tosti, messi bene in campo e pure velenosi. La Lazio ha fatto il suo dovere nonostante la stanchezza per l'incontro contro gli Austriaci, ma non è riuscita a centrare l'obiettivo che la gente laziale accorsa in massa all'Olimpico si auspicava. Copertina d'obbligo al portiere, sicuramente il migliore in campo con le sue parate e i legni che lo hanno assistito. E viene perciò da dire meno male che il Biondo c'è. Mai come lui nessuno nella nostra porta negli ultimi anni. È costato due lire ma vale 'na cifra. Bravo!
6 e mezzo a Benigno Zaccagnini - Una spina nel fianco dei bianconeri. Come Berlusca in quello della Meloni.
6 e mezzo a Viale dei Romagnoli, 13 Ostia - Una certezza. Come l'aumento delle bollette del gas.
6 e mezzo a Pedro Pedro Pedro Pè il meglio di Santa Fè e Trigoria - Provaci ancora fenomeno che lu fai schiattà tutti.
6+ a Lupo Alberto - Sim Salabim ma l'Udinese non sparì. E Silvan tira il fiato.
6+ a Lazzari alzati e cammina - Il Forrest Gump de noantri si è dato molto da fare, ma non ha trovato il pertugio giusto per entrare. Dal Manuale del Kamasutra Califano consiglia: chiedere a Rocco Siffredi.
6+ a Casale degli Ulivi Agriturismo - C'è ma non si vede come Marzullo, non si vede ma c'è come Giletti.
6 al Sergente - Ha provato a metterli sull'attenti ma questi erano peggio dei casinari de il Collegio. Ce volevano le bacchettate sulle mani.
6 a Miei cari amici Vecino e lontani - Tanto fumo e poco arrosto, come Iva Zanicchi a Ballando con le stelle.
6 a Somarusic - È partito in quarta è finito in folle. Come Calenda alle elezioni.
6 a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui in vacanza perenne all'Olimpico e dintorni, c'era poco da stare allegri. Il bandolero stanco ad onor del vero ha provato a sentire i suoi detrattori ma purtroppo è durato poco. Come la redivivo Marta Flavi dalla Carlucci, eliminata subito.
6 a Massimo Di Cataldi - Lo aspettavano tutti al varco dopo l'erroraccio di Coppa. Mo je farà vede lui. E invece il solito compitino 2 per 2 quattro, 6 per 3 diciotto e via. Torna a settembre.
Nc al Ciro d'Italia - Forza campione ti vogliamo in campo!
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica, 16 ottobre 2022
La Lazio fa x con l’Udinese: all’Olimpico la decima di campionato, combattuta in modo veemente per 90’da entrambe le squadre termina però senza reti. Quella di oggi è la partita di cartello della giornata tra due squadre in grande forma: Sottil riesce a recuperare Becao. Il suo 352 oggi non prevede Lovric, bensì Samardzic. Per quanto riguarda Sarri, la formazione laziale è quella di sempre con Vecino e Cataldi a centrocampo e Luis Alberto pronto a subentrare; unico cambio è Casale che rileva Patric in difesa. Grande cornice di pubblico ancora una volta al fischio iniziale di Colombo; inizio un po’ nervoso con qualche fallo di troppo ma è la Lazio ad impostare la gara. Al 14’ l’Udinese è pericolosissima con la traversa scheggiata da Samardzic, che si era ritrovato in ottima posizione. Gli ospiti iniziano a premere, riescono a farsi vedere dalle parti di Provedel in un paio di occasioni, ma al 26’ un break laziale vede il diagonale di Anderson parato con un piede da Silvestri. Il portiere bianconero si ripete un minuto dopo sul colpo di testa di Milinkovic, ma intanto si stira Immobile e lo sostituisce Pedro. La gara diventa equilibrata a centrocampo, leit motiv che prosegue anche nella ripresa. Al 55’ Deulofeu cerca il tiro a giro ma spedisce sul fondo; prova a fare la stessa cosa Zaccagni al 59’ e la traiettoria sortisce identica fine. Udinese che toglie Becao, Beto e Samardzic, Lazio che risponde con l’ingresso di Luis Alberto. Al 72’ sul tiro di Pereyra è molto bravo a salvare Provedel, la partita sembra incanalarsi verso il pari anche se le due squadre non abbassano i ritmi; Romagnoli devia su Arslansa, poi Deulofeu all’ 86’ addirittura colpisce la traversa. L’Udinese legittima la buona prestazione, la Lazio nonostante il gran forcing finale non riesce ad essere incisiva e la partita finisce a reti bianche. E’ stata comunque una Lazio generosa, nonostante il grande dispendio di energie speso contro lo Sturm Graz giovedi passato. Dopo tre vittorie di fila un mezzo passo falso ci può stare, visto che l’avversario di oggi è uno tra i più ostici del momento. La Lazio ha comunque disputato una gara brillante e forse con Immobile le cose avrebbero preso un’altra piega. Il punto vale comunque molto, anche in considerazione della partita successiva, che sarà un banco di prova difficilissimo. Infatti il calendario domenica prossima metterà i biancazurri di fronte all’Atalanta, l’altra squadra dopo l’Udinese che in questa prima parte di stagione sta viaggiando a gonfie vele. Sarà dura però senza Ciro.
LAZIO UDINESE 0-0
LAZIO: Provedel, Lazzari, Romagnoli, Casale, Marusic, Cataldi (66’ Luis Alberto), Milinkovic, Vecino, Anderson (89’ Cancellieri), Immobile (30’ Pedro), Zaccagni. All: Sarri
UDINESE: Silvestri, Becao (63’Ebosse), Bijol, Perez, Pereyra, Samardzic (63’ Lovric), Walace, Makengo (70’ Arslan), Udogie (83’ Ehizibue), Beto (63’ Success), Deulofeu. All. Sottil
Arbitro Colombo
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