di FRANCESCO TRONCARELLI
Franca Valeri compie 100 anni. E l'Italia intera fa festa.
Ed è facile capire perchè, essendo stata una delle artiste più amate dal pubblico da sempre. Icona della televisione degli anni del boom, in cui aveva dato vita a pesonaggi entrati nella storia del costume e ad interpretazioni memorabili per classe ed ironia nel Cinema, nel Teatro e nella Radio.
Nata a Milano esattamente un secolo fa e registrata all'anagrafe come Franca Maria Norsa (questo il suo vero nome) nel dopoguerra divenne popolare dai microfoni della radio interpretando la "signorina snob", personaggio che scrisse e ideò che, insieme a quello della Sora Cecioni e di Cesira la manicure resi celebri in tv, resta negli anni uno dei suoi cavalli di battaglia.
Con la sua verve e intelligenza, ha sdoganato la comicità femminile imponendola in un'Italia ancora maschilista, dove il gentil sesso in televisione era relegato (tranne rari casi) al corpo di ballo e al massimo esaltato al rango di soubrette.
Donna colta, fine attrice di teatro e padrona del palcoscenico, ha dimostrato fin da subito il suo genio creativo, sorretto da una cultura sconfinata maturata nei suoi continui contatti con il mondo intellettuale meneghino e le sue letture impegnate.
Il suo nome d'arte non a caso, conferma il suo amore per la lettura perchè deriva dalla sua passione per il poeta francese Paul Valéry. Ha coltivato le sue doti satiriche nei salotti mondani e intellettuali milanesi, dove da subito diede vita a personaggi ispirati al costume contemporaneo, fatto di frivolezze e ipocrisie, fedeli specchi di un ambiente borghese.
Il suo debutto sul palcoscenico risale al 1951, quando fonda il Teatro dei Gobbi
con Alberto Bonucci e Vittorio Caprioli che diventerà poi suo marito.
Un trio formidabile con cui dà vita al Teatro da camera e che avrà successo anche a Parigi e con cui recita negli spettacoli 'Carnet de notes n.1' e 'Carnet de notes n.2',
una serie di sketch satirici sull'Italia alla scoperta del miracolo
economico.
Nello stesso anno interpreta il suo primo film, "Luci del varietà", di Alberto Lattuada e dell'esordiente Federico Fellini; seguono "Il segno di Venere" (1955), "Il bigamo" (1955), "Il vedovo" (1959), "Parigi o cara" (1962) e "Io, io, io... e gli altri" (1965) tra i principali.
Le interpretazioni in coppia con Alberto Sordi, tra i suoi colleghi preferiti, sono rimaste fra le più irresistibili: "L'ho adorato. Lui recitava per conto suo. Eravamo a contrasto. Perfetti". Indimenticabile il necrologio che in morte di Sordi dettò al Corriere della Sera: «Ciao, Cretinetti. Franca Valeri, Milano».
Il grande pubblico la conobbe per la partecipazione alla trasmissione radiofonica 'Il rosso e il nero' condotta da Corrado, un vero e proprio trampolino di lancio per molti futuri interpreti della commedia all'italiana.
Nello stesso anno interpreta il suo primo film, "Luci del varietà", di Alberto Lattuada e dell'esordiente Federico Fellini; seguono "Il segno di Venere" (1955), "Il bigamo" (1955), "Il vedovo" (1959), "Parigi o cara" (1962) e "Io, io, io... e gli altri" (1965) tra i principali.
Le interpretazioni in coppia con Alberto Sordi, tra i suoi colleghi preferiti, sono rimaste fra le più irresistibili: "L'ho adorato. Lui recitava per conto suo. Eravamo a contrasto. Perfetti". Indimenticabile il necrologio che in morte di Sordi dettò al Corriere della Sera: «Ciao, Cretinetti. Franca Valeri, Milano».
Il grande pubblico la conobbe per la partecipazione alla trasmissione radiofonica 'Il rosso e il nero' condotta da Corrado, un vero e proprio trampolino di lancio per molti futuri interpreti della commedia all'italiana.
Interpretava uno dei suoi grandi
personaggi, la Sora Cesira, la popolana romana perennemente al
telefono con 'mammà' che passando successivamente dalla radio alla
televisione avrà un successo clamoroso insieme all'altro personaggio della nevrotica signora milanese, la Signorina Snob, ritratto erfetto delle ipocrisie della borghesia contemporanea.
Ben presto diventa la star degli show di Mamma Rai firmati da Antonello Falqui come "Studio Uno" e "Sabato sera". Il successo fu così dirompente che la Emi le propose di registrare gli sketch su una serie di dischi andati a ruba.
La sua bravura nel tratteggiare manie e debolezze dell'universo femminle, sarà sfruttata qualche decennio dopo da Enzo Trapani, per un'altra trasmissione cult, "Due di tutto". Da allora Franca Valeri è stata una presenza ricorrente nel teatro, nel cinema e nella tv.
Ma non solo. C'è anche un altro aspetto della sua versatilità artistica meno conosciuto ai più, quello dell'Opera, nonostante abbia firmato più di dieci produzioni: da "La traviata" a "La Boheme", dal "Rigoletto" al "Barbiere di Siviglia".
La ricordiamo ancora volto televisivo amatissimo con Gino Bramieri della sit-com di Canale 5
'Norma e Felice' a metà degli anni 90 ed anche della fiction 'Caro maestro'. Nel
2000 è accanto a Nino Manfredi in 'Linda, il brigadiere e..", fiction
di grande successo di Raiuno, e del film tv 'Come quando fuori piove', diretto
da Mario Monicelli.
E' stata inoltre autrice di commedie di successo, come 'Lina e il cavaliere', 'Meno storie', 'Tosca e le altre due' e 'Le Catacombe', titoli che confermano uno stile di scrittura e di recitazione unici in Italia e di numerosi libri, 13. Il primo è del 1951, "Il diario della signorina snob", l'ultimo, passando per "Questo qui quello là", "Tragedie da ridere - Dalla signorina Snob alla vedova Socrate", "Animali e altri attori", "Di tanti palpiti . Divertimenti musicali" è "La vacanza dei superstiti (e la chiamano vecchiaia)" del 2016.
La sua grandezza è stata proprio nella raffinatezza del suo umorismo, come della sua satira, capace di sedurre gli intellettuali e allo stesso tempo di conquistare il pubblico più popolare, riuscendo da grande artista a divertire tutti, a cominciare da quelle persone che aveva osservato rendendole poi personaggi sul palcoscenico.
Franca Valeri è stata un gigante del nostro Spettacolo, una vera signora del palcoscenico che ha regalato emozioni e momenti indimenticabili al pubblico. Un monumento del 900 che ha dato tutto se stessa per la cultura e l'arte. Un personaggio di classe e simpatia innata che mancherà a tutti. Addio signorina snob, sei stata unica...
E' stata inoltre autrice di commedie di successo, come 'Lina e il cavaliere', 'Meno storie', 'Tosca e le altre due' e 'Le Catacombe', titoli che confermano uno stile di scrittura e di recitazione unici in Italia e di numerosi libri, 13. Il primo è del 1951, "Il diario della signorina snob", l'ultimo, passando per "Questo qui quello là", "Tragedie da ridere - Dalla signorina Snob alla vedova Socrate", "Animali e altri attori", "Di tanti palpiti . Divertimenti musicali" è "La vacanza dei superstiti (e la chiamano vecchiaia)" del 2016.
La sua grandezza è stata proprio nella raffinatezza del suo umorismo, come della sua satira, capace di sedurre gli intellettuali e allo stesso tempo di conquistare il pubblico più popolare, riuscendo da grande artista a divertire tutti, a cominciare da quelle persone che aveva osservato rendendole poi personaggi sul palcoscenico.
Franca Valeri è stata un gigante del nostro Spettacolo, una vera signora del palcoscenico che ha regalato emozioni e momenti indimenticabili al pubblico. Un monumento del 900 che ha dato tutto se stessa per la cultura e l'arte. Un personaggio di classe e simpatia innata che mancherà a tutti. Addio signorina snob, sei stata unica...