8 e mezzo al Sergente - Una Lazio tornata briosa e con l'animo combattivo ha battuto il Cagliari conquistando la certezza matematica del quarto posto che, se tutto va bene, ci dovrebbe dare la qualificazione Champions. Dopo tante sventure finalmente una buona notizia e una buona prestazione. Ciro e il Sergente hanno ucciso l'uomo Cragno e la gente laziale ha tirato un sospiro di sollievo. Con i resti di quella che fu l'Invincibile armata prima del Covid, Inzaghi ha fatto miracoli. E per questo va ringraziato. Battiamo le mani ai veri laziali come lui e bentornata Lazio fra le grandi d'Europa. Copertina d'obbligo all'Esorciccio che con quella bomba all'inizio della ripresa ha dato la scossa alla squadra facendo capire che la rimonta era possibile. Bravo!
8 e mezzo al Ciro d'Italia - Il sigillo alla vittoria l'ha messo lui. E sono 31. Mai nessun calciatore con l'Aquila sul petto ne ha segnati così tanti in un campionato. Meriterebbe la Scarpa d'oro a prescindere. Intanto con l'ennesimo palo (15 in due anni), peraltro colto dopo un numero eccezionale nell'area avversaria, ha conquistato le Infradito Swaroski che danno diritto all'ingresso gratuito al Tibidabo con lettino in prima fila per la stagione in corso. Buttalo via.
8 a Lupo Alberto - E' tornato il Mago. Quell'assist al bacio per Ciruzzo vale il biglietto della partita. Sim salabim e Silvan je spiccia casa.
7 a dillo a Parolo tuo - Quante gliene abbiamo dette. Ma questa volta gliene dobbiamo dire di altre, solo cose belle, come a Sabrina Salerno che nonostante abbia una certa sembra nata ieri. E anche lui che una certa ce l'ha (e lo si è visto ultimamente quando nun je la faceva più come Rocco Siffredi dopo una giornata di lavoro sul set), ha dato il fritto in lungo e in largo per il campo. Stacanovista sino all'ultimo.
6 e mezzo a Sylva Strakoshina - Lo criticano tutti, je danno addosso manco fosse Pierluigi Diaco che si è dovuto togliere dai social per gli attacchi, eppure il guardiano del faro biancoceleste ancora una volta qualche bella pezza determinante ce l'ha messa. Tipo al 31° quando si è superato su Ionita. E scusate se è poco.
6 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - Come sai fare solo tu. Nel primo tempo titubante e a corrente alternata della squadra come il programma di Roberto Giacobbo, in tre minuti (9°, 10° e 11°) dalla sua fascia ha scagliato tre bolidi che il portiere rossoblu ha parato a fatica. Si è confermato in questo periodo il migliore. Come Techetechetè.
6 e mezzo a Meco Ioni - Quando nel primo tempo ha smarcato il bomber de noantri con un colpo di tacco in molti sono sobbalzati sulla poltrona. Ma è lui o non è lui, si sono chiesti. Poi vedendolo scendere e crossare alla grande, alcuni si sono anche presi a schiaffi per capire se era tutto vero o stavano semplicemente sognando. Era tutto vero, "incredibile ma vero". La prestazione non a caso di Ioni Stecchino sarà citata nell'omonima rubrica della Settimana Enigmistica.
6+ a Patric del Grande Fratello - L'ultima volta l'ha presi a mozzicchi. Questa volta se l'è magnati.
6+ a chiedimi se sono Felipe - felipissimo, sto quarto posto è arrivato con tutta la sua deviazione che ha spiazzato Sylva, mo' la Champions è dietro l'angolo.
6 ad Antonio Elia Acerbis - Il ministro della difesa perde colpi. E avversari. Come quando si è fatto uccellare dal solito Ionita in occasione del quasi gol avversario. Ma è giustificato. E' uno dei pochi che ha sempre tirato la carretta. Come Carlo Conti in Rai.
6 a Somarusic - Rientrato dopo tanto tempo ha buttato in campo la sua fisicità. Come Belen. Ma j'è riuscito peggio.
5 e mezzo a Correa l'anno 1900 - Rientrato in campo dopo tanto tempo ha gettato alle ortiche un'occasione d'oro. Bentornato!
5 e mezzo al Panter One - In campo da tempo immemore si è praticamente pietrificato sul prato verde dove una volta volava. Ora è pronto per il Museo delle cere di Madame Tussauds. Sipario.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Giovedi, 23 luglio 2020
La
Lazio è in Champions. All’Olimpico nel posticipo della 35sima giornata
il Cagliari va in vantaggio alla fine del primo tempo, ad inizio di
riresa è raggiunto da Milinkovic e poi superato dalla rete di Immobile,
che consente ai biancazzurri di aggiudicarsi l’incontro col risultato di
2-1. Dopo l’ennesimo passo falso di lunedi contro la Juve, Simone
Inzaghi prova a riordinare le idee di una squadra da recuperare sia nel
corpo che nella mente. Sempre con gli uomini contati, il mister laziale
oggi mette in scena una formazione con Patric, Luis Alberto e Jony, che
erano mancati contro la Juve. Zenga, senza Pavoletti, Nainggolan, Oliva e
Carboni, mette Mattiello dal primo minuto dietro Simeone e Joao Pedro.
Inizia subito male la squadra biancazzurra col gol di Joao Pedro in
apertura su punizione, che viene però annullato perche il pallone doveva
essere giocato di seconda. Sempre il brasiliano di testa all’8’ prova
la conclusione di testa che finisce alta sulla traversa. Lazzari dal 9’
all’11’ prova per ben tre volte il fendente fortissimo che Cragno riesce
sempre a bloccare. Sempre il portiere isolano è protagonista, prima sul
tiro a giro di Luis Alberto e poi su Immobile davanti alla porta; la
Lazio domina ma rischia alla mezz’ora con il colpo di testa di Ionita
che è deviato in corner da Strakosha e poi al 41’ con l’inzuccata di
Simeone che non indovina la porta da ottima posizione. Al 44’ Simeone
tira in porta, trova una deviazione fortunosa di Luis Felipe, che
spiazza Strakosha e il Cagliari va in vantaggio. Nel secondo tempo
Milinkovic di destro con una perfetta esecuzione dai 16 metri piazza il
pareggio nella porta rossoblu e Al 52’ Cragno salva su Luis Alberto, poi
Immobile si gira perfettamente ma colpisce il palo. Il Cagliari accusa,
Inzaghi intanto toglie i due esterni e ora arriva la rete di Ciro
Immobile, che riceve da Luis Alberto e segna col sinistro il suo 31simo
gol che ribalta il risultato e regala finalmente un sorriso alla Lazio.
Rientra anche Correa, che sostituisce Caicedo ed al 75’ impegna ancora
Cragno. Nel finale il Cagliari cerca la pressione con qualche assalto,
ma i biancocelesti controllano bene sino in fondo e si aggiudicano la
partita. Oggi la Lazio ha avuto finalmente grande determinazione e
voglia di vincere; oltre alla testa anche le gambe hanno funzionato bene
e la vittoria è stata servita. Il rimpianto è che questo atteggiamento
forse doveva manifestarsi prima, ma è tutto inutile. L’obiettivo era
portare a casa la qualificazione Champions e quello è stato raggiunto.
Dopo 13 anni la Lazio torna nell’Europa che conta: grazie ragazzi!
LAZIO CAGLIARI 2-1 45’ Simeone 48’ Milinkovic 60’ Immobile
LAZIO:
Strakosha, Patric, Acerbi, Luis Felipe, Lazzari (58’ Marusic), Parolo,
Milinkovic, Luis Alberto (91’ Cataldi), Jony (58’ Lukaku), Caicedo (65’
Correa), Immobile (91’ Adekanye). All Inzaghi
CAGLIARI:
Cragno, Walukiewicz, Klavan, Lykogiannis (84’ Pisacane), Farago,
Nandez, Ionita (84’ Gagliano), Rog (66’ Birsa), Mattiello (70’ Ragatzu),
Pedro, Simeone. All. Zenga
Arbitro Piccinini
Finalmente abbiamo rivisto una buona Lazio con la voglia di vincere ....continuiamo cosi e sarà possibile pure il 3 posto ...se non il secondo ....qui arrancano tutti ...
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