domenica 23 ottobre 2022

La Lazio vince e convince. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

8 e mezzo a Benigno Zaccagnini - Una grande Lazio ha battuto con merito l'Atalanta a Bergamo. Una Lazio perfetta. Una volta vincendo in trasferta si sarebbe parlato di "Lazio corsara", una volta, in questa occasione invece si deve parlare di una Lazio protagonista, messa bene in campo e che ha recitato alla meglio il copione scritto da Sarri in funzione dell'assenza del primo attore. Si temeva infatti per l'assenza di Ciro e si sperava perciò di agguantare un punticino, in realtà è andata benissimo perchè si è vista una bella squadra che ha fatto girare palla, ha attaccato e si è difesa sempre con autorità. Quella dei grandi. Copertina d'obbligo all'arciere al quarto gol personale che ha entusiasmato tutti e indirizzato il match. 

8+ a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui che sono sempre in vacanza si temeva il peggio. E invece il bandolero stanco si è superato stupendo tutti a cominciare da se stesso. Falso nueve meno falso e più nueve, nueve di zecca con tanto di gol da applausi. Obrigado Filippetto.

8 a Pedro Pedro Pedro Pè - Il meglio di Santa Fè e Trigoria ha colpito ancora. Suo l'assist vincente ma soprattutto suo l'impegno da leader. Daje.

7 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - E non ti fermare più come hai fatto con la Dea che ha preferito bendarsi per non rimanere stordita più di tanto.

7 e mezzo al Sergente - Un gigante. Ha fatto a spallate in mezzo al campo difendendo e smistando palloni. Si voleva la ciliegina sulla torta. Arriverà alla prossima. Seguro.

7 a Massimo Di Cataldi - Ha dettato i tempi. Finalmente. È passato senza soluzione di continuità da metronotte a metronomo. E scusate se è poco.

7 a So-marusic - Un assist al bacio che gli ha fatto perdere la desinenza tornando all'originale. Grande.

7 a via dei Romagnoli, 13 Ostia - Una certezza. Come le bollette del gas che aumenteranno.

7 a Casale degli Ulivi Agriturismo -Prima gli ha messo la museruola poi l'ha messo al Muriel. Finis.

7 a Dio vede e Provedel - e pe' ingannà il tempo s'è messo a giocà a carte coi fotografi. E ha parato pure loro scatti.

6 e mezzo a Miei cari amici Vecino e lontani - È mancato il gol. Come er cacio sui maccheroni. Se l 'avesse messa dentro in quelle due occasioni tra un daje de tacco e un daje de punta, avrebbe fatto innamorà pure la Sora Assunta. E invece è finito cone Don Falcuccio con na mano dietro e una davanti.

6 e mezzo a Hysaj che i papaveri - Nella Lazio che gioca la partita perfetta c'è posto anche per lui.  Finirà perciò nella rubrica della Settimana Enigmistica "Incredibile ma vero".

6 a Basic Instinct - Il chierichetto che voleva farsi prete. È rimasto in sacrestia. Dal Manuale di Padre Mariano "se volete raggiungere il regno dei cieli in terra chiedete a Don Matteo che lui sa come si fa". Ecco, senti lui e poi vaja con Dios. Ite missa est. Sipario.

 


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Domenica, 23 ottobre 2022

 

La Lazio sbanca il “Gewiss Stadium”. Nel posticipo di mezza sera dell’11sima di campionato l’Atalanta si ferma di fronte ai biancazzurri, autori di una partita perfetta: una rete per tempo, Zaccagni nel primo, Anderson nel secondo e arrivano tre punti di platino. L’infortunio di Immobile aveva gelato Sarri, che oggi sostituisce il bomber con Anderson e per il resto schiera gli stessi che hanno impattato contro l’Udinese. Gasperini invece avrà di nuovo in squadra Hateboer; anche Musso e Zapata sono a disposizione ma partono dalla panchina. Gara subito molto veloce con la Lazio che attacca subito gli avversari e già al 10’ passa in vantaggio. Pedro sulla destra si libera al cross per l’accorrente Zaccagni: è un gioco da ragazzi per l’esterno laziale metterla dentro di piatto sinistro e siglare lo 0-1. Poi al 18’ il tiro da fuori di Vecino va di poco fuori, l’Atalanta prova a prendere  un po’ di spazio ma l’unico momento in cui si rende pericolosa è al 24’ con Hateboer e pure in fuori gioco. Gli uomini di Sarri hanno le redini complete della partita e verso la fine Vecino ha un’altra ottima occasione ma la sua mira è imprecisa. Una Lazio davvero meravigliosa finisce in vantaggio il primo tempo, dopo aver dominato letteralmente gli avversari; nella ripresa l’Atalanta mette dentro Okoli e Pasalic per Djimsiti e Malinovskyi. I capitolini però continuano a macinare gioco, Marusic impegna Sportiello in angolo al 49’ ed al 52’ dopo un’azione da manuale riescono a trovare il secondo gol grazie a Felipe Anderson, che riceve centralmente, finta e calcia poi a fil di palo bucando ancora il portiere bergamasco. Al 56’ altra occasione di Zaccagni e Sportiello salva in corner. La Lazio perde un po’ di smalto e consente all’Atalanta di prendere campo. Entrano Zapata e Basic, ma intanto passa anche il tempo e la stanchezza si fa sentire da entrambe le parti. All’86’ il colpo di testa di Hateboer se ne va in curva e questa alla fine sarà l’unica cosa buona costruita dall’Atalanta. C’è tempo per un tiro del nuovo arrivato Hysaj e anche per l’espulsione di Muriel prima del triplice fischio di Abisso. Una squadra, la Lazio, che ha dato il 110% per tutta la partita, interpretando in maniera perfetta gli schemi del suo allenatore. Oggi almeno per 70 minuti si sono viste giocate incredibili, passaggi ad un solo tocco, sovrapposizioni e lanci profondi che hanno fatto stropicciare gli occhi ai supporters laziali. E’ una prestazione che vale ancora di più per l’assenza del suo bomber di razza; non si è sentita affatto la mancanza di Immobile nella Lazio. Questa grande partita rende gli animi laziali più sereni in vista dei prossimi difficili impegni: oggi ha davvero vinto il sarrismo.  

 

ATALANTA   LAZIO  0-2    10’Zaccagni  52’ Anderson

ATALANTA: Sportiello, Okoli (46’ Djmsiti), Demiral, Scalvini, Hateboer, De Roon (75’ Ederson), Koopmeiners, Soppy (64’ Maehle), Pasalic (46’ Malinovskyi), Lookman (70’ Zapata), Muriel. All: Gasperini

LAZIO: Provedel, Lazzari (77’ Hysaj), Casale, Romagnoli, Marusic, Milinkovic, Cataldi (70’ Basic), Vecino, Pedro (84’ Cancellieri), Anderson, Zaccagni.  All: Sarri

Arbitro Abisso

Nessun commento:

Posta un commento

Alessandro Momo, 50 anni dopo

 di FRANCESCO TRONCARELLI Chissà cosa avrebbe detto della Lazio di Baroni Alessandro Momo. Sicuramente sarebbe stato contento di vederla gio...