10 e lode al Ciro d'Italia - La Lazio ha battuto il Napoli ottenendo la decima vittoria consecutiva, un record per la squadra biancoceleste, mai raggiunto sino ad ora. E questo la dice lunga sulla compattezza di questo gruppo forgiato da Simone Inzaghi, dalla voglia di fare risultato sempre anche quando tutto può far sembrare il contrario. Come nella partita conro i partenopei, che con il loro gioco manovriero e ostruzionistico ce la savano incartando fcendoci giocare solo con le ripartenze. Ma avevano fatto i conti senza il bomber de noantri che, in "zona Lazio", ovvero a dieci minuti dalla fine, ha regalato alla gente laziale una gioia immensa. Col suo gol (sono 108, ha raggiunto Giordano), si è fatta festa sul campo dopo quella vissuta sugli spalti con le coreografie superbe per i 120 anni. Nel '73 Chinaglia segnò sotto la Nord contro i napoletani, questa volta è stato Immobile: la Storia continua. E anche il sogno...
9 a Sylva Strakoshina -Se è vero come è vero che i tre punti sono targati Ciro il grande, è anche vero che se non ci avesse messo non una, ma tre pezze il "numero uno" mo' staremmo qui a cantà la Marianna, come diceva er Sor Capanna. Capolavoro sulla punizione di Insigne al 28° (l'ha tolta dalla ragnatela dell'incrocio dove era indirizzata), e ancora al 76° e al 91° sempre su bombe del piccoletto azzurro. Un trionfo insomma. Tanto che i fotografi assiepati dietro la sua porta hanno rinunciato al solito giro di Burraco per manifesta inferiorità. E andiamo.
8 a veni, vidi, Lulic al 71° (e al 73°) - Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, i suo nome è Senad Lulic. Capitano, mio capitano, protagonista di mille battaglie ed Eroe del 26 maggio, anche questa volta hai dato il fritto scorrazzando su e giù per il campo come un ragazzino. Mentre gi altri stentavano a trovare il ritmo, tu imperterrito guidavi la carica. "Vecchio scarpone quanto tempo è passato" (cit. Gino Latilla a Sanremo), sei come un diamante, Laziale per sempre.
7 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis (Lazio del meno 9) - E' il Ministro della difesa. E lo sanno tutti. Quello del Governo Conte invece non lo conosce nessuno. Manco Di Maio che ce l'ha messo.
7+ a Lucas 2.0 (Biglia chi?) - Monumentale. Pare infatti che lo metteranno al Gianicolo al posto de Garibaldi, tanto l'Unità d'Italia da mo' che è stata fatta, ora tocca all'unità del popolo laziale: tutti insieme appassionatamente verso la meta.
7+ a Lupo Alberto - Non è stato facile trovare il pertugio in quel catenaccio allestito in mezzo al campo da Ringhio, ma quando l'ex Ciuffo biondo c'è riuscito, la musica è cambiata. Coldplay a manetta e vola Lazio vola. Daje Mago.
7+ al Sergente - C'era una volta l'Esorciccio (vedi collezione Pagelliadi), poi fu arruolato nell'esercito biancoceleste e ha fatto subito carriera. Vale 'na piotta? De più, cento cucuzze e tutto er cucuzzaro.
7 a Lazzari alzati e cammina - e non t'arrabbiare se ti hanno cercato poco e niente e passato la palla col contagocce quando eri solo soletto sulla tua fascia. Ce sai fa, lo sappiamo tutti. Sarà per un'altra volta. Come per Salvini.
6 e mezzo a Innamoradu - Se, incrociando le dita, dovesse andare come tutti stanno pensando, sarebbe il più vincente in attività sulla piazza romana dopo i fasti di Gottardi. E il pupone muto. E pure capitan futuro passato in remoto e pupetto con mammà al seguito e selfie di contorno. Tutti zitti e mosca come del resto già ce stanno da undici anni.
6 e mezzo ar Panter One - Provaci ancora gringo.
6 e mezzo a Massimo Di Cataldo - E' entrato e la partita è girata. Vorrà dire qualcosa? Di sicuro che de secondo nome fa Fortunello e che de Tombola fa 23. E ho detto tutto.
6+ a chiedimi se sono Felipe - e lo sarai sicuramente, perchè dopo la toppata de Brescia, te sei ripreso. Come Renzi che era finito e ora rimischia le carte.
6 a Striscia la Berisha - To' chi si rivede, l'Oscar Lopez dei poveri. Quello che come entra so' dolori, 'na tragedia annunciata e 'no sbajo dopo l'altro. Roba da Toninelli per intenderci. Ma questa volta per nostra fortuna, non è andata così. Insomma non ha combinato danni ma ha contribuito, incredibile ma vero, alla decima come tutti gli altri. Un miracolo, tipo il boom de Il Cavaliere mascherato, il programma della Carlucci che Fantozzi avrebbe bollato col noto "una cagata pazzesca", un miracolo di San Simone che l'ha resuscitato. Olè. E ovviamente, sipario.
Giorgio Chinaglia-120 anni d'amor |
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Sabato , 11 gennaio 2020
Lazio:
bene, brava, dieci più! Nell’anticipo dell’ultima giornata del girone
d’andata una rete di Immobile nel finale fissa sull’1-0 il risultato
della partita tra Lazio e Napoli, che permette ai biancazzurri di
raggiungere dieci vittorie di fila in Campionato. I
partenopei dopo la sconfitta interna contro l’Inter continuano ad avere
assenze di rilevo: oltre a Ghoulam, Maksimovic e Meret, mancano ancora
sia Koulibaly che Mertens. Gattuso dietro piazza Di Lorenzo a far
compagnia a Manolas, mentre in avanti si affida al tridente Callejon,
Milik ed Insigne. Inzaghi invece può contare nuovamente sull’apporto di
Leiva e Luis Alberto, che hanno scontato la giornata di stop, per cui la
Lazio scende in campo con la formazione tipo. Nel prepartita va
sottolineata la bella iniziativa del presidente Lotito, che ha voluto
far scendere in campo con i calciatori la piccola Noemi, vittima
innocente di una sparatoria a Napoli nel maggio scorso. Una grande
cornice di pubblico abellisce il palcosenico dell’Olimpico: prima
dell’inizio della gara è celebrata la polisportiva in una suggestiva
penombra con le immagini degli atleti che hanno fatto la storia della
S.S. Lazio e subito dopo ha inizio la gara. Come sempre i biancazzurri
provano ad imporre il gioco a centrocampo, ma il Napoli chiude molto
bene, specialmente le fasce dimostrando di seguir bene i dettami del suo
mister. Dopo quasi mezz’ora di nulla il primo tiro in porta lo effettua
Insigne, che impegna Strakosha in angolo al 29’su punizione. La
risposta di Milinkovic poco dopo è un colpo di testa che va sul fondo.
Su un mezzo pasticcio difensivo laziale, Allan da lontano calcia forte
ma fuori al 34’, poi al 43’ due grandi occasioni sui piedi di Milinkovic
sono neutralizzate con bravura da Ospina, che cattura anche il tiro ad
effetto di Luis Alberto con cui si conclude di fatto anche il primo
tempo. Nella ripresa il Napoli prova a far giro palla e la Lazio rincula
pericolosamente indietro nei primi minuti; poi però si ristabiliscono
gli equilibri e i biancazzurri riprendono a spingere. Esce Caicedo per
Cataldi al 64’ e poco dopo il Napoli colpisce un clamoroso palo con
Zielinski, che tira bene a girare ma è sfortunato. Poi su Insigne al 75’
è bravissimo Strakosha, che impedisce di nuovo al Napoli di passare.
Inzaghi prova un cambio per dare dinamismo, inserendo Berisha all’80’ e
propio adesso arriva la grande svolta della partita. Ospina commette un
grave errore, cincischiando troppo e facendosi rubare il pallone da
Immobile. Il centravanti laziale calcia immediatamente nella porta
sguarnita ed il suo tiro è deviato in rete da Di Lorenzo, consentendo
inaspettatamente alla Lazio di trovarsi in vantaggio. Un tiro di Milik
lo prende Strakosha, l’altro di Immobile lo respinge Ospina e gli ultimi
minuti sono davvero entusiasmanti. Strakosha riesce a respingere ancora
nel recupero un fendente insidiosissimo di Insigne, poi Lulic salva
definitivamente i suoi prendendo di testa l’ultimo assalto napoletano e
si conclude la partita con una vittoria decisamente inattesa e fortunata
dei biancocelesti. Così nella settimana del suo 120simo compleanno la
Lazio allunga ancora la sua incredibile corsa. I biancazzurri mantengono
saldamente la terza posizione con 42 punti e si possono godere gli
scontri diretti tra le prime in classifica in programma tra oggi e
domani: come vada ne saranno avvantaggiati. Tredici vittorie, tre pari e
due sconfitte il ruolino di marcia dei capitolini nel girone d’andata,
impreziosite dalle dieci vittorie consecutive, che vanno ad ingioellare
la grande stagione degli uomini di Inzaghi.
LAZIO NAPOLI 1-0 82’ Immobile
LAZIO:
Strakosha, Luis Felipe, Acerbi, Radu, Lazzari, Leiva (80’ Berisha),
Mlinkovic, Luis Alberto (90’ Jony), Lulic, Caicedo (64’ Cataldi),
Immobile. All Inzaghi
NAPOLI:
Ospina, Hysaj, Di Lorenzo, Manolas, Mario Rui, Allan (84’ Llorente),
Ruiz, Zielinski, Callejon (87’Elmas), Milik, Insigne (92’ Lozano). All.
Gattuso
Arbitro Orsato
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