di FRANCESCO TRONCARELLI
Per un incredibile segno del destino, due dei più grandi artisti del nostro 900 sono nati a distanza di un giorno nello stesso mese dello stesso anno, il 1943. Ieri Lucio Dalla, oggi 5 marzo Lucio Battisti. Anche il nome li accomuna in questo strano inseguirsi nel giro di ventiquattro ore.
Due personaggi così diversi fra loro, estroverso il primo, riservato l'altro, ma anche così simili per la comune scelta di affrontare un mestiere difficile come quello dell'artista con rigore e passione, tecnica e dedizione.
Carriere analoghe, fatte di tanta gavetta, di primi dischi lanciati sul mercato, di sodalizi fecondi con colleghi virtuosi, sino alla definitiva consacrazione come miti del pop ed autori di talento.
E riavvolgendo il nastro delle loro carriere, oggi che festeggiamo il ragazzo col foulard e il capello afro partito da Poggio Bustone alla conquista del Bel paese canoro, ricordiamo uno dei suoi brani composti con l'inseparabile Mogol che usciva esattamente 50 anni fa.
Un brano che inseguiva sulla via del successo, come per la data di nascita, anche la hit di Dalla "4 marzo 1943" che era stata presentata pochi giorni prima al disco di Battisti, al festival di Sanremo del 1971.
Il 45 giri di Pensieri e parole |
Ci riferiamo a "Pensieri e parole, quello che venne considerato al primo ascolto uno dei pezzi più "difficili" firmati dalla coppia d'oro della musica leggera degli anni Settanta. Una brano avvolto da una melodia struggente e un testo che fotografava la vita di chi ascoltava.
Un pezzo che i discografici non volevano pubblicare innanzitutto perchè troppo lungo, poi per quel testo così ostico e non convinti in paticolare di quella doppia esecuzione di Lucio, ma che invece aveva propro in quella trovata il suo punto di forza.
La peculiarità di "Pensieri e parole" infatti sta nell'intreccio di due melodie distinte, le quali sono prima cantate separatamente per poi fondersi successivamente nella seconda strofa. Lo stesso ritornello prevede un impasto vocale nella seconda metà dello stesso che ti colpisce dentro.
Le due voci suggeriscono, dal titolo della canzone, l'accavallarsi dei pensieri e delle parole durante un confronto tra due innamorati in un momento cruciale della loro relazione, mescolando momenti di vita che molti in quegli anni avevano vissuto.
"Che ne sai di un viaggio in Inghilterra, che ne sai di una amore israelita, di due occhi sbarrati che mi han detto bugiardo è finita? E nuove notti e nuovi giorni, cara non odiarmi se puoi...".
Alberto Lupo e Battisti |
La canzone venne presentata da Battisti durante la trasmissione televisiva Teatro 10, varietà del sabato sera e una delle più seguite di quel periodo. Introdotto dal padrone di casa Alberto Lupo, attore eccellente e cerimoniere di quel programma, Lucio come sempre, appare come un non personaggio.
L'esatto opposto dei miti gonfiati e di plastica attuali pompati da una critica inutile, ma ovviamente quando inizia a cantare, abbandona subito questa "veste". In quel momento infatti fa venire fuori tutta la sua classe, il carisma e la presenza scenica, bucando il video come non pochi.
La ripresa geniale del regista Antonello Falqui poi, con i due Battisti, in primo piano e sullo sfondo che
si alternano nel cantato, è il tocco del maestro che dà a quella performance un impatto incredibile sul pubblico.
Per realizzare il 45 giri che scalerà subito dopo quell'apparizione televisiva le classifiche, Lucio che suona la chitarra acusitica si avvalse dei suoi abituali collaboratori con cui condivideva session e sale d'incisione.
Ci sono infatti Damiano Dattoli (autore poi di tanti successi come "Io vagabondo" per i Nomadi e "Un corpo e un anima" per Wess e Dori Ghezzi) al basso, i tre PFM Franz Di Cioccio alla batteria, Fulvio Premoli alle tastiere e Franco Mussida alla chitarra, l'inseprabile Alberto Radius (Formula 3) e Dario Baldan Bembo all'organo Hammond.
Il risultato sono 3 minuti e 15 secondi di emozioni pure, di grande musica, di un'atmosfera intensa e avvolgente. Eccoli tutti da riassaporare col filmato originale dell'epoca nel giorno del suo compleanno. Auguri Lucio.
Grande Lucio. Non ti dimenticheremo mai.
RispondiEliminaGrande Lucio. Non ti dimenticheremo mai.
RispondiEliminaUn gran bell'articolo per un grande personaggio. Grazie Francesco per le tante curiosità che hai scritto.
RispondiEliminaBuona giornata
Luigina.