sabato 24 febbraio 2024

Alberto Sordi, l'ultima apparizione

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Stanco, gli occhi velati di malinconia, le parole che scorrono con lentezza, Albertone in poltrona a casa sembra un altro. Improvvisamente scopri che quel vecchio zio di cui avevi un ricordo brillante è diventata un altra persona che il tempo ha fiaccato inevitabilmente.

Ma non era solo il naturale declino dovuto al passare degli anni ad offuscare quell'immagine solare e irresistibile del grande attore romano, c'era qualcosa d'altro e più serio. Alberto era malato e si stava consumando.

E ti si stringe il cuore nel vederlo così, fragile e indifeso, ma dignitosamente presente per dire, ci sono, eccomi nonostante tutto. Le immagini che lo raccontano così, furono girate per un videomessaggio che Sordi inviava ai presenti alla serata in suo onore organizzata all'Ambra Jovinelli il 17 dicembre del 2002.

Accusando una generica indisposizione che gli impedisce di muoversi, Sordi si rammarica di non essere lì in quello storico teatro che lo aveva visto negli anni della giovinezza protagonista indiscusso di varietà di successo. 

"Se non faccio il saltino, la gente non mi identifica come Alberto Sordi" dice sorridendo, un modo per sviare l'attenzione di chi guarda dal suo stato così insolito nell'insieme e dall'ambientazione casalinga.

Fa tenerezza Alberto e ripensando a come è si è chiusa la sua vicenda umana, ti viene un groppo alla gola. Le parole con cui termina l'intervento e in cui ribadisce di aver dato tutto se stesso al pubblico, sono il suo testamento spirituale e artistico.

Sapeva che sarebbe finita e salutava chi lo aveva amato e applaudito per una vita intera. Quell' "Addio..." finale pronunciato a tutta voce, è un congedo da pelle d'oca che ti entra dentro e ti avvilisce. Non ci sarà tempo per dirgli grazie. Due mesi dopo Albertone ci lascerà per sempre...

1 commento:

  1. Era un grande come attore e persona, grazie Francesco e grazie a lui, ti dico che scendono lacrime

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