di FRANCESCO TRONCARELLI
8 al Ciro d'Italia - La Lazio ha battuto il Verona dopo la bella vittoria contro gli olandesi in Coppa. L'anno passato dopo questi incontri in Europa si registravano puntualmente delle battute d'arresto, questa volta no a conferma che certi meccanismi di gioco, nonostante le barricate alzate dai gialloblu, funzionano. A sbrogliare la matassa che in ogni caso si stava ingarbugliando ci ha pensato il bomber dei bomber che con un inzuccata perfetta ha gonfiato la rete veronese. E da quel momento la partita è cambiata. Avanti Lazio!
7 e mezzo a Lupo Alberto - Col Mago in campo è tutta un'altra musica. Come coi Maneskin. Daje su. E Silvan muto.
7 al Sergente - Festeggiato per le 300 in maglia biancoceleste, ha sfoderato l'assist vincente per il suo compagno di merende storico. Grande.
6 e mezzo a Patric del Grande Fratello - Che finimondo quel difensore Biondo chiamato Gasbarron.
6 e mezzo a Dio vede e Provedel - E' come il gas che aumenerà, una certezza.
6+ a Benigno Zaccagnini - L'arciere c'è e si vede. La freccia la tirerà la prossima.
6+ a Rosanna Cancellieri - Provaci ancora gringo.
6+ a Basic Instinct - L'unico brivido in 55 minuti l'ha procurato lui con quella bomba di sinistro deviata sul palo da Ponte ponente ponte pi, portiere gialloblu. Incredibile ma vero. Il chierichetto vuol diventare prete!
6 a Somarusic - Un passo avanti rispetto al solito. Come Vanessa Incontrada all'Arena di Verona, sciolta come non mai
6 a miei cari amici Vecino e lontani - Un passo indietro rispetto al solito. Come Carlo Conti all'Arena di Verona senza abbronzatura.
6 a Lazzari alzati e cammina - Primo tempo vorrei ma non posso come un Massimo Giletti qualsiasi. Secondo tempo posso ma non vorrei sbagliare perchè c'ho l'occhi puntati addosso, come un Carlo d'Inghilterra neo sovrano.
6 a Casale degli Ulivi Agriturismo - È l'ex e per questo lo Scrivano fiorentino lo fa debuttare, dice li conosce i gialloblu. Beh, lasagna se l'è magnato per le fettuccine e il dessert c'è tempo.
6- a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti come lui che approfittano del sole e 31 gradi per continuare la vacanza all'Olimpico, potevamo sperà qualche dribbling in più? Qualche tiro in corsa ad effetto? Qualche insomma che facesse sognare la gente laziale. Un sogno appunto come quello di Alvaro Vitali di vincere un Oscar.
6- - a Marco Antonio - Omen nomen de che. Per lui la locuzione latina secondo la quale nel nome c'è il destino di un uomo non vale. Col suo metro e 62 cm è l'esatto opposto di un fusto, un Marcantonio appunto. Lo vedi coi passi felpati muoversi fra gli altoni avversari e ti fa tenerezza. Come Pier Luigi Diaco che tutti gli anni ci riprova in tv nonostante i flop precedenti. Ce serve sto Pupo? Ai posteri, fatelo magnà de più comunque che è carne che cresce. Sipario.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica, 11 settembre 2022
La Lazio batte il Verona. All’Olimpico nel posticipo pomeridiano della sesta giornata i biancocelesti, grazie alla rete di Ciro Immobile nella ripresa ed al gol di Luis Alberto in pieno recupero, guadagnano un’importante vittoria. E’ una partita difficile per i capitolini, il Verona è un’ottima squadra e Cioffi gioca un ottimo calcio, pur non avendo sinora racimolato molti punti. Dopo l’ottima vittoria in Europa League, Sarri in campionato perde Cataldi per squalifica e Pedro infortunato, per cui a centrocampo è inevitabile l’utilizzo dal primo minuto di Basic.
Con Milinkovic oggi gioca anche Marcos Antonio e Luis Alberto parte dalla panchina. In difesa poi c’è la sorpresa più grande: accanto a Patric giocherà Casale. Cioffi invece senza Magnani e Sulemana, recupera anche Faraoni ma lo mette tra le riserve e sposta Lazovic sulla trequarti. Davanti c’è Henry e Lasagna, preferito a Verdi. Molto aggressivo il Verona nei primi minuti e Lazio che soffre la pressione ospite; qualche disattenzione difensiva dei biancazzurri, che nel complesso reggono ma collezionano solo un paio di tiri alti.
Solo al 28’ la sventola di sinistro di Basic con palo incluso è il primo vero sussulto di una partita fino a quel momento un po’ avara di emozioni. Nel finale di primo tempo arriva pure il diagonale di Lazzari, che fa tutto bene ma alla fine davanti al portiere spara un tiro che si perde sul fondo e nel recupero il Verona sfiora il vantaggio con una traversa colpita di controbalzo da Henry. Dopo il riposo non cambia di molto l’andazzo della partita, con il Verona sempre sul pezzo ed i biancocelesti che hanno molte difficoltà a imbastire un’azione offensiva degna di nota. Al 64’ Luis Alberto, che aveva rilevato Basic, cerca il destro sul palo lontano che però finisce fuori e poco dopo arriva la rete del vantaggio laziale. Il cross di Milinkovic sorvola tutto lo specchio della porta e trova la testa di Immobile, che la butta dentro da pochi passi.
Con la Lazio sull’1-0 il piattone del nuovo entrato Kallon finisce out, il Verona si apre e Immobile in ripartenza si mangia la doppietta al 79’ solo davanti a Montipò. Anche Cancellieri che era entrato al posto di Anderson impegna in angolo il portiere all’85’e poi sigla anche una rete in fuorigioco. Il tiro di Ilic, parato da Provedel nel recupero, non segna l’epilogo del match, che si conclude invece sul 2-0 grazie al gol al 95’ di Luis Alberto, che dai 16 metri buca di nuovo la porta del Verona. Per non perdere terreno questi tre punti sono un vero toccasana; a Cremona e con lo Spezia i biancazzurri potrebbero salire ancora e rosicchiare altre posizioni alle prime in classifica. Ma prima se la devono vedere con i danesi del Midtjylland, che incontreranno già questo giovedi. Quest’anno sarà un tour de force senza fine per gli uomini di Sarri
LAZIO VERONA 2-0 68’ Immobile 95’ Luis Alberto
LAZIO: Provedel, Lazzari (75’ Hysaj), Patric, Casale, Marusic, Milinkovic, Marcos Antonio (65’ Vecino), Basic (55’ Luis Alberto), Anderson (65’ Cancellieri), Immobile, Zaccagni. All Sarri
VERONA: Montipo, Ceccherini (61’ Cabal), Hien, Coppola, Terracciano (61’ Depaoli), Ilic, Veloso (36’ Tameze), Doig, Lazovic (70’ Hrustic), Lasagna (70’ Kallon), Henry. All. Cioffi
Arbitro Irrati
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