di FRANCESCO TRONCARELLI
Dopo un lungo corteggiamento, Claudio Baglioni ha accettato l'incarico di direttore artistico del 69esimo Festival di Sanremo. "Sono molto contento del positivo esito della trattativa sulla direzione artistica del prossimo Festival della Canzone italiana a Sanremo - ha annunciato il dg della Rai Mario Orfeo - È un grande onore oltre che motivo di orgoglio per tutta la Rai essere riusciti a convincere un grande musicista e compositore come Baglioni a concedere il bis seguendo un percorso di condivisione e di costruzione del progetto artistico".
Queste le dichiarazioni che sono state battute dalle agenzie e che hanno fatto subito il giro del web, rilanciate da tutte le testate e siti specializzati. Lo stesso Baglioni ha rilanciato il tweet dell'uffcio stampa dell'emittente di stato che dava la notizia, confermndo così l'accettazione della proposta dei vertici di viale Mazzini
"Da febbraio a oggi - ha aggiunnto Orfeo - c'è stato un vero e proprio corteggiamento e non poteva essere altrimenti considerato il successo di critica e di pubblico e i record ottenuti nella sua prima volta da direttore del Festival. A Baglioni un grande in bocca al lupo per l'edizione numero 69 e per questa seconda avventura insieme con la Rai, con lo stesso entusiasmo che ha caratterizzato quella straordinaria di quattro mesi fa".
L'edizione 2018 del festival targato Baglioni si è svolta dal 6 al 10 febbraio ed è stata vinta da Ermal Meta e Fabrizio Moro con "Non mi avte fatto niente" tra i Big e da Ultimo tra le nuove proposte con il brano "Il ballo delle incertezze"
Sul palco accanto a Baglioni, c'erano i cnduttori Pierfrancesco Favino e Michelle Hunzicker, la diretta su Rai 1 ha fatto registrare una media del 52,16% di share ed è risultata in termini di share, l'edizione più seguita di Sanremo dal 2005. La media degli spettatori nelle cinque serate è stat di 10 milioni e 869 mila.
Comprensibile con questi numeri la volontà da parte della Rai di confermare il Divo Claudio anche se le perplessità da parte di quest'ultimo erano molte. A cominciare da quelle di mera opportunità, nella consaplevolezza della difficoltà di potersi ripetere in termini di ascolti, ma la Rai non ha mollato la presa corteggiandolo con insistenza garantendogli nuovaente la mano libera in termini di organizzazione e un nuovo sontuoso contratto. E alla fine il cantautore di "Questo piccolo grande amore" è capitolato. Ma quanta fatica e dubbi da sciogliere, considerato quello che era successo alla vigilia dell'ultimo festival quando quasi nessuno era disposto a scommettere un euro sul buon fine della formula. Innanzitutto perchè il boom dell’anno precedente con Carlo Conti e Maria De Filippi sul palcoscenico dell'Ariston fu davvero di grande impatto. E poi togliere le eliminazioni dei cantanti in gara rischiava di far perdere vivacità allo show.
La flemma di Baglioni sul palco poi poteva non dare scioltezza al tutto. La stessa Michelle Hunziker per la prima volta vera conduttrice era un enigma. E che dire di Pierfrancesco Favino «principiante» del piccolo schermo, un punto interrogativo enorme. Tutte perplessità che alla fine si sono rivelate scelte vincenti. Perchè il trio ha funzionato a meraviglia, le canzoni sono piaciute ed alcune sono diventate dei tormentoni che hanno cantantato tutti come quella dello Stato Sociale, ed infine la musica ha avuto grande spazio come aveva voluto e promesso Baglioni senza far perdere ascolti. Davvero difficile ripetere quindi un exploit di tale portata, ma tant è la sfida è stata raccolta dal cantautore romano che proprio nel 2019 festeggerà i 50 anni di carriera e adesso viene il bello. A cominciare da chi lo affiancherà. Staremo a vedere.
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