Brillanti sparsi sulla pelle bionda,
tu esci come Venere da un'onda,
ti butti sulla sabbia,
sei bella che fai quasi rabbia.
In radio la classifica dei dischi
ascolti e ridi coi tuoi occhi freschi,
la nostra canzone
è prima da tre settimane
Aveva una voce calda, intensa, che ti entrava dentro Fred Bongusto che se n'è andato in punta di piedi con 84 primavere sulle spalle, dimenticato dal mondo dello spettacolo a cui aveva dato tanto ma non da chi lo aveva seguito in una carriera piena di successi.
Sì perchè l'artista molisano era uno di quelli della vecchia guarda del nostro pop, uno che aveva fatto la gavetta sino ad arrivare non solo sui più importanti palcoscenici italiani come Sanremo, Canzonissima e un Disco per l'Estate ma anche in quelli di tutto il mondo, specie quelli del Brasile, nazione da cui aveva riportato ritmo e samba in tanti pezzi.
Romantico, sornione, elegante, è stato uno dei personaggi più amati dal pubblico, voce intrigante e di sottofondo delle estati di fuoco di tante generazioni che ha accompagnato coi suoi brani ricchi di poesia e melodia che lasciavano sempre il segno, che emozionavano, che si legavano indissolubilmente a momenti della vita di chi li ascoltava. Un flirt estivo, un amore felice, un rimpianto, una serata indimenticabile.
Nel corso dei questi decenni centinaia e centinaia di coppie hanno confessato di essersi innamorate ballando guancia a guancia «Una Rotonda sul mare» cantata da Fred Bongusto, il brano estivo più bello di tutti secondo Renzo Arbore, un pezzo in cui c'è tutta la sua poetica, romantica e velata di nostalgia che solo lui, crooner di razza e re del night riusciva a esprimere.
Fred faceva parte di quegli artisti denominati "cantanti confidenziali", personaggi di grande spessore come Nicola Arigliano, Teddy Reno, Emilio Pericoli, Johnny Dorelli e Peppino di Capri (una bella amicizia che portò anche ad una felice alleanza artistica) ed in più rispetto a loro, c'era il legame stilistico col Sudamerica che lo portò a collaborare con artisti del calibro Vinicius De Moraes e Joao Gilberto.
Nel suo repertorio sussurrato e accattivante infatti ci sono molti classici di Jobin e De Moraes come Garota di Ipanema, A Felicidade, Samba De Orfeo. I suoi modelli artistici erano Gershwin, Luis Armstrong e Nat King Cole. Era stato amico anche del grande jazzista Chet Baker col quale collaborò in alcune produzioni. Negli ultimi tempi viveva appartato e ciò che più lo angustiava era la perdita quasi totale dell’udito e il fatto di essere stato messo da parte dal mondo dello spettacolo anzitempo. La scompasa dell'adorata moglie Gaby poi, una mazzata da cui non si era più ripreso.
Bongusto registrato all’anagrafe di Campobasso come Alfredo il 6 aprile del 1935 aveva vissuto gran parte della sua vita, quando non era in tour, a Sant’Angelo d’Ischia, la parte più bella dell'isola Verde, solcando il mare col suo motoscafo Riva, un gioiello tutto di legno pregiato che negli anni 60 era di gran moda e al quale era molto affezionato.
Il debutto discografico avvenne proprio nel 1960. E di quegli anni irripetibili e straordinari è rimasto il simbolo con brani come Accarezzame, Frida, Doce doce, Malaga (incisa anche da Joao Gilberto) divenuta uno standard internazionale, Prima c'eri tu, Amore fermati. E poi colonne sonore di vari film come Matrimonio all’italiana, Malizia, Un dollaro bucato, Il Tigre. Nella sua carriera ha frequentato molti generi musicali, restando però sempre legato al suo clichè di interprete garbato e melodico .
La sua versione di Guarda che Luna resta un capolavoro di classe e atmosfera. Tre settimane da raccontare è ancor oggi un simbolo dell’estate anni Settanta a cui è seguito successivamente un altro brano diventato un classico del nostro pop come Balliamo, che ha avuto grazie alla citazione nel film "Fracchia la belva umana" nella celebre gag di Lino Banfi, un'ulteriore popolarità. E ancora Ore d'amore, Pietra su pietra, Il nostro amor segreto, Se tu non fossi bela come sei, Spaghetti a Detroit, pezzi vendutissimi e conosciuti da tutti.
Fra i momenti migliori della sua carriera una alleanza artistica con l’amico-rivale Peppino di Capri nell’agosto 1995. Nello show, tenutosi proprio nel porto di Santangelo a Ischia, Bongusto dette fondo a tutto il suo vasto repertorio romantico Amore fermati, Tre settimane da raccontare, Sei bellissima, Indifferentemente, Frida, Non Dimenticar e, in duetto con Di Capri When I fall in love di Nat King Cole, punto di riferimento comune dei duellanti per gioco. Non a caso proprio Peppino è stato tra i primi a dolersi della sua scomparsa sui social con un post molto bello e sentito, scritto col cuore.
Ma il dispiacere per la scomparsa di questo grande artista è unanime, perchè tutti hanno amato le sue canzoni, tutti si sono emozionati con la sua musica, tutti hanno sognato tre settimane da vivere con la propria donna ballando su una rotonda sul mare mentre il sole si nasconde dietro il molo e la luna fa una virgola nel cielo. E contineranno a farlo perchè le sue canzoni lo hanno reso immortale.
Ciao Fred, cantore di una stagione della nostra vita, grazie di tutto e che la terra ti sia veramente lieve
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