lunedì 8 giugno 2020

Nancy Sinatra, 80 anni da star

di FRANCESCO TRONCARELLI 


Generazione di fenomeni. Hanno lanciato mode, balli, capi d'abbigiamento e soprattutto canzoni che hanno accompagnato generazioni in tutto il mondo. Sono gli ottantenni della musica, un gruppo di artisti di razza che, uno dopo l'altro, compiono gli anni suscitando entusiasmo e affetto fra chi li ha sempre seguiti e quanti li hanno apprezzati nel tempo.

Ha iniziato Neil Sedaka, il re del pop americano, ha proseguito Peppino di Capri, ambasciatore del twist in Italia e della musica italiana nel mondo, dopo di lui Peppino Gagliardi conosciuto ovunque grazie alla colonna sonora di "Operazione UNCLE", ieri è toccato al baronetto della Regina Elisabetta Tom Jones spegnere le candeline.

Oggi è la volta di una star dell'epopea beat e simbolo degli anni Sessanta, Nancy Sinatra, che con le rivali Cher (in coppia col marito Sonny Bono) e Marianne Faithfull, si contende il titolo di regina di quel fenomeno musicale e di costume che anticipò la Contestazione giovanile del 68.

A lei s'ispirarono le nostre Patty Pravo e Caterina Caselli agli inizi carriera quando si affacciarono alla ribalta del Piper, alla sua grinta, al suo carisma, al suo modo di reggere la scena. Al suo beat. Come tutte le ragazze del Bel paese che sognavano di portare la minigonna e gli stivaletti come lei.

Nancy Sinatra, primogenita di The Voice, è stata il simbolo di una generazione, in America e nel mondo, che muoveva i primi passi in autonomia nella società del benessere e del boom economico, incarnando il lato spensierato ed insieme aggressivo del beat con le sue canzoni di immediato impatto.


Pezzi come l'indimenticabile successo internazionale "These Boots Are Made For Walkin', di cui c'è un video, uno dei primi della storia, che ha fatto veramente epoca e scalpore, dovuti al prezioso collaboratore e "tutor" Lee Hazlewood.

Ma non solo, nella sua figura che colpiva tutti, in quella immagine sexy e sportiva, tipicamente californiana ed echeggiante la "endless summer" del surf e dei Beach Boys, c'era una voglia di ribellione ai canoni tradizionali fatti di "occhi bassi e sissignore" a cui dovevano adeguarsi i giovani.

Nelle copertine dei suoi 45 giri appariva frequentemente in bikini o in minigonna, con gli immancabili stivaletti, trasmettendo un messaggio chiaro: questo mondo è dei giovani. Tutti la adoravano e tutte volevano essere come lei. Alla moda e con la possibilità di dire anche "no" a quello che non ritenevano giusto.

Nata a Jersey City, New Jersey, l’8 giugno 1940 sotto il segno dei Gemelli, Nancy è cresciuta in mezzo alle tante star che frequentano la sua casa, e si avvicina molto presto al mondo dello spettacolo e della musica, accompagnando anche il padre in alcune tournée mondiali.

Sul finire degli anni Cinquanta compare nello show televisivo Frank Sinatra Timex Show, duettando sia con il padre che con artisti del calibro di Dean Martin ed Elvis Presley. Lanciatissima nella sua carriera, pubblica il suo primo album, Boots, nel 1966.

Somethin' stupid

L’anno dopo interpreta il brano "You Only Live Twice" (Agente 007 Si vive solo due volte) di John Barry per il quinto film di James Bond. Al 1967 risale anche un altro dei suoi brani più famosi, Somethin’ Stupid, in duetto con il padre Frank. In anni più recenti la canzone è stata riproposta anche da Robbie Williams insieme all’attrice Nicole Kidman.

Gli anni Sessanta sono quelle del suo maggior successo musicale, ma anche delle sue indimenticabili interpretazioni sul grande schermo, come nel film "Patto a tre" con il padre, nella commedia horror "Il castello delle donne maledette" e in "A tutto gas", film con Elvis come coprotagonista.

Dopo l’exploit di questo decennio, il suo successo va scemando (almeno a livello internazionale) negli anni Settanta e vive di pochi ritorni di fiamma negli anni Ottanta e nei Novanta, fino a quando nel 2005 Quentin Tarantino non sceglie la sua Bang Bang (My Baby Shot Me Down) per la colonna sonora di Kill Bill: Volume 1, ridandole un’incredibile popolarità.

Fa piacere però che il regista Quentin Tarantino si sia ricordato di lei per la colonna sonora del suo film Kill Bill, dove è inserita la sua versione, in chiave ancora più "low" del classico dei classici del beat, "Bang Bang" della sua rivale dell'epoca Cher. E la Sinatra aveva anche interpretato e inciso, nei suoi anni d'oro, il grande successo della Faithfull "As Tears Go By".

Un altro incrocio interessate della cantante è quello avvenuto con la psichedelia e il progressive-rock. Per molti (in Italia soprattutto) l'incontro e l'innamoramento con questo nuovo genere, all'alba degli anni '70, è avvenuto con il formidabile brano dei Vanilla Fudge, parliamo ovviamente di "Some Velvet Morning", presentato a una manifestazione canora che si teneva allora a Venezia.

Nancy Star sulla Walk of Fame

Ma pochi sapevano al tempo (e forse anche oggi) che si trattava di una cover, molto estesa e musicalmente elaborata, proprio di un singolo di Nancy Sinatra, cantato con il fido Hazlewood che ne era anche l'autore, e neanche poi tanto lontano musicalmente. E' molto probabile quindi che anche i Vanilla Fudge apprezzavano la travolgente Nancy.

Come le altre colleghe rivali. anche la Sinatra ha avuto una notevole capacità di recupero. Cher è tornata negli anni '80 come diva di Hollywood (arrivando fino a conquistare un Oscar) e testimonial dei miracoli della chirurgia estetica, Marianne Faithfull come cantautrice rock tra le più grintose e apprezzate con l'album Broken English del 1979 e con la sua produzione successiva, sino all'ottimo Before The Poison del 2004

Nancy, a parte la sua celebre apparizione senza veli su Playboy nel 1995 a 54 anni, non ha perso il passo, e nel 2004 è tornata sulla scena con un disco, che porta il suo nome, dove canta canzoni di Bono (non Sonny, quello degli U2), Joe Cocker, Morrissey, Calexico ed altri musicisti sicuramente post-beat, con risultati apprezzabili dimostrando di avere sempre la stoffa della protagonista.

Sposata due volte, madre di Angela Jennifer e Amanda Kate e nonna di quattro nipoti, legata all'Italia grazie al tifo per il Genoa (il padre fu sepolto con la sciarpa rossoblu incredibile ma vero), dopo aver interpretato se stessa in un episodio de i Soprano, Nancy Sinatra si è da sempre distinta per la sua attività in favore dei veterani del Vietnam oltre ad amministrare la fondazione intitolata al grande Frank e a condurre un programma sulla Sirius Satellite Radio. Oggi compie 80 anni e non porta più gli stivaletti. Il sorriso e la grinta però sono rimasti immutati. Auguri.

1 commento:

  1. Una brava artista che essendo figlia di The Voice ...doveva lavorare molto per risultare anche brava .

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