domenica 7 giugno 2020

Tom Jones Sex bomb a 80 anni

di FRANCESCO TRONCARELLI

 

Ci sono artisti che riescono ad arrivare in alto, molto in alto, in cima alle classifiche mondiali, partendo da condizioni di vita al limite del tollerabile. Tom Jones è uno di questi. La sua è una vicenda esemplare, una storia che Charles Dickens il cantore delle tristi vicende di Oliver Twist avrebbe saputo narrare alla grande.

Una vita fatta di sofferenza, mali apparentemente incurabili, amore vero, tradimenti (si era sposato a soli 16 anni, con Melinda Rose Trenchard. Tra alti e bassi il loro rapporto coniugale fra loro è andato avanti fino alla morte di Melinda, nel 2016), rinascite.

Dall'inferno al paradiso con ulteriore andata e ritorno. Il tutto però sempre concluso da un finale lieto, merito della sua perseveranza e del suo talento. E di quella voce incredibile e portentosa che squarciava le platee e scuoteva il pubblico.

Da minatore a baronetto di Sua Maestà, 100 milioni di dischi venduti, un'icona del pop e un sex symbol riconoscuto negli anni di maggior splendore, il primo artista a cui le fan scatenate tiravano la biancheria intima durante i suoi concerti. Un mito della musica mondiale che da seguace di Elvis è diventato suo amico fidato.

Thomas Jones Woodward è nato il 7 giugno 1940 a Pontypridd, in Galles, sotto il segno dei Gemelli, figlio di un minatore e una casalinga, è cresciuto in condizioni economiche difficili. Questo non gli impedisce di mostrare sin da piccolo doti canore incredibili. Inizia così a cantare in chiesa, durante i grandi eventi della famiglia e nel coro della scuola.
ieri e oggi

A 12 anni si ammala di tubercolosi e per due anni è costretto a rimanere a letto. Si avvicina ancora di più in questo periodo di grande sofferenza al mondo della musica ascoltando di tutto. Ripresosi dalla malattia, abbandona la scuola nel 63 e inizia a svolgere lavori umili come l’operaio, il minatore, il muratore e il venditore porta a porta.

La sera però coltiva il suo sogno di diventare un cantante e si esibisce in diversi locali insieme a un gruppo, The Senators. Per via dei suoi atteggiamenti sul palco piuttosto trasgressivi, molto ispirati a quelli di Elvis, fa scalpore ma fatica a trovare un’etichetta disposta a scommettere su di lui. Nel 1964 riesce finalmente a farsi notare da Gordon Mills, un ex cantante divenuto manager.

E' lui che lo porta a Londra, lo fa ingaggiare da una casa discografica e gli regala il primo 45 giri scritto da lui stesso che lo farà cosocere subito, da sconosciuto, al grande pubblico. Il brano si intitola "It’s Not Unusual". Un pezzo che gli cambierà la vita.

Con questo disco infatti conquista le hit parade di tutto il mondo, arrivando in top ten anche negli Stati Uniti e diventa il cantante rivelazione dell'anno, il 1965. E' l'inizio, fortunato e inaspettato di una lunga e fortunata carriera che lo porterà a calcare i palchi più prestigosi del pianeta e a partecipare agli show delle televisioni più importanti.


Il ricciolone Tom, un metro e 77 di muscoli e spavalderia, diventa una superstar della musica e un sex symbol per la sua avvenenza. I successi si susseguono, basti ricordare canzoni come "Delilah" (La nostra favola di Jimmy Fontana), "What’s new pussycat” e “Never fall in love again” (entrambe di Burt Bacharach), “Green, green grass of home”, “Help yourself”, “Without love” e persino la colonna sonora di uno James Bond, "Thunderball-Operazione tuono" a sigillare una fama inernazionale.

Alla fine del 1970, grazie anche a nuovi successi come “I (who have nothing)” e “She’s a lady”, le vendite superano gia’ i 30 milioni di dischi e Jones, oltre che un’attrazione nei concerti (dove si registrano frequentemente scene di isteria da parte del pubblico femminile

Diventa anche un personaggio televisivo popolare grazie a “This is Tom Jones!”, show di grande successo che conduce per la rete americana ABC e in cui sono ospitati artisti del calibro di Aretha Franklin e Ray Charles.

Col finire dei Settanta e l'avvento di nuovi idoli e generi musicali, inizia il suo lento ma inesorabile declino. Da over the Top alle performance negli hotel e negli spazi riservati a battesimi e ricevimenti. Dalle stelle alle stalle. Un periodo buio e non più sotto la luce dei riflettori che Jones sintetizzò in un ricordo significativo nel corso di una conferenza stampa a cui partecipò il vostro cronista.

Con Elvis e la moglie Priscilla
"Ero davanti lo specchio dello spogliatoio della sala matrimoni di Framingham, Massachusetts, una notte del 1983. 10 anni di fila senza successo per stare ogni notte in club di seconda categoria. Giacca bolero di paillettes, camicia bianca aperta, catena d'argento intorno al collo. Pantaloni neri con la vita alta, tacchi cubani. In quel momento mi potevo porre solo due domande. Come sono arrivato qui? E una volta qui, come faccio a uscire da questo?".

Insomma sembrava finita, non certo economicamente ma dal punto di vista professionale, ma Tom si rimboccò le maniche di quel bolero alla Don Diego di Zorro e con l'aiuto del figlio Mark, attento alle nuove tendenze ed esperto di comunicazione, riesce a rispolverare la sua immagine e risalire la china, come era giusto che fosse.

Gli anni Novanta così, rilanciano Tom Jones che rivive un vero e proprio revival della sua fama, visto anche la sua capacità di adattarsi alle nuove sonorità del mondo della musica. Nel 1999 lancia un album, "Reload", che vanta al suo interno la presenza di ospiti di primissimo piano.

Artisti come Robbie Williams, Zucchero, Stereophonics, Cardigans e Portishead che duettano con lui in e danno lustro al disco, come del resto il singolo estratto dall'album che gli frutta il trionfo planetario, “Sex bomb” che diventa il suo best seller di sempre, con oltre cinque milioni di copie vendute nel mondo.

la Tigre del Galles
Tornato un’altra volta sulla cresta dell’onda, Jones attira nuovamente le attenzioni del jet set internazionale: Bill e Hilary Clinton lo invitano ad esibirsi nel 2000 davanti al Lincoln Memorial di Washington per le celebrazioni del nuovo millennio in corso alla Casa Bianca, l’anno successivo e’ sul palco di Modena per l’edizione annuale del Pavarotti & Friends e nell’estate 2002 partecipa alle celebrazioni per il Giubileo della Regina.

A riportare l’artista all’attenzione del pubblico e della critica e’ Praise & Blame (2010), al quale segue "Spirit in the room". Dal 2012 diventa coach del talent show The Voice UK, mentre nel 2015 pubblica "Long Lost Suitcase". Su Instagram la Tigre del Galles ha un account ufficiale da oltre 250mila follower. Oggi compie 80 anni.

1 commento:

  1. Tanti auguri al nostro amato Tom Jones , e come sempre bravo a te Francesco che sai sempre essere sul pezzo.con competenza.

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