domenica 25 ottobre 2020

Lazio, vincendo con le stelle. Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI


9+ a Lupo Alberto
- La Lazio ha steso un Bologna rognoso e dall'ottimo pressing, andando a segno con i suoi uomini migliori. C'è voluto un tempo per prendere le misure ai rossoblu, ma poi la qualità è uscita fuori rimettendo la partita nella carreggiata giusta e mandando così Orsolini arredo bagno via Aurelia 414 coi suoi compagni a casetta, nonostante la zampata dell'ex senza rimpianti Gatto de Silvestro. L'Aquila quindi è tornata a spiccare il volo vincendo con le sue stelle. A dare il la a una vittoria importante che segue quella di Champions e consolida il morale, il talentuoso numero 10 spagnolo che ha tirato fuori dal cilindro una magia da leccarsi i baffi che ha entusismato i tifosi. Sim salabim e il povero Silvan muto.

8+ al Ciro d'Italia- "E una sera di ottobre in pre lockdown mentre l'ora legale stava per chiudere definitivamente i suoi battenti, Ciro Immobile superava con la rete numero 128 il re degli anni 90 Beppe Signori". Dalla Storia della Prima squadra della Capitale. Come dire, quanto è bello esse laziali...

7 all'Abate Fares - La rovesciata con cui ha passato la palla al bomber de noantri, resterà negli annali della Settimana Enigmistica: verrà infatti riportata nella seguitissima rubrica "Incredibile ma vero".

6 e mezzo a Ake Prò -  Si è mosso con la disinvoltura di un veterano. Sembrava Gerry Scotti alle prese con i concorrenti bislacchi di Tu si que vales che se li rigira come je pare. 

6 e mezzo all'incredibile Hudt - Dalle stalle alle stelle. L'uomo che si è fato dittongo ha compiuto un passo avanti a sorpresa. Dopo l'esordio choc con la Samp come un Riccardo Rossi qualsiasi è salito in cattedra come Pago a Tale e quale. Non ci credeva nessuno. E soprattutto lui che a un certo punto si è dato i pizzicotti sulle guance per capire se era sveglio veramente o stava sognando. 

6 e mezzo a Totò Riina - Un esordio da brividi quando per smanacciare un pallonetto al primo minuto di gioco momenti se la butta dentro. Poi il tiro dai venti metri che non ha visto andato direttamente in rete annullato dal Var, a cui sono seguti i giochetti palla al piede alla Carrizzo con gli attaccanti avversari, che hanno provocato una serie di svenimenti fa i tifosi presenti allo stadio: partiti in mille si sono assotigliati sempre di più ad od ogni tocchetto del panzer. Le tre-parate-tre nel giro di pochi minuti nel finale convulso però, lo hanno riscattato alla grande. 

6+ ad Antonio Elia Acerbis - E' tornato il Ministro della Difesa. Tutto il resto è servizio civile.

6 a Correa l'anno 1900 - Je manca sempre un sordo pe' fa 'na lira. 

6 a Lazzari alazati e cammina - Tanto fumo e un po' d'arrosto. Come Roberto Giacobbo.

6- a sono un pirata non sono un signore (cit. Julio Iglesias) - Sì vabè, l'abbiamo capito, ora è tempo che lo dimostri.

6- a Patric del Grande Fratello - Con Palacio e dintorni ha ballato la samba, poi quando il gatto Soriano e Sansone senza Dalida si sono scatenati pure il twist: della serie guarda come dondolo. Na caciara che lèvate.

6- a Quando escalante el sol - E' nel Guinness dei primati per essere stato sostituito mezz'ora dopo essere entrato in sostituzione di un compagno di squadra. In realtà è lui che ha chiesto di uscire dopo essere entrato, perchè si era ricordato che con la fine dell'ora legale il Tibidabo chiudeva la stagione e doveva andare a prendere il secchiello e la paletta in cabina.  

5 e mezzo a chi lo Leiva più - Un passo indietro. Quello che in realtà dovrebbe fare Alba Parietti, tuttologa del nulla, dai  vari talk televisivi. 

5 a Somarusic - Na botta de sonno che manco quando c'è Barbara Palombelli in tv. Il Sonnambulo dal volto umano ha colpito ancora. Imbottito di camomilla e infusi vari s'è presentato direttamente in pigiama. Sotto il braccio aveva i cuscini memory di Mondo Covenienza e ai piedi le pantofole De Fonseca che ti fanno camminare fra i sogni. Al primo affondo s'è addormentato e buonanotte ai suonatori. Ronf ronf. Sipario.


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Sabato, 24 ottobre 2020

 

La Lazio batte il Bologna. All’”Olimpico” l’anticipo della quinta giornata se lo aggiudicano i biancocelesti con due gol nella ripresa: apre Luis Alberto e chiude Ciro Immobile; nel recupero De Silvestri riesce solo ad accorciare per il 2-1 finale. Difficile è la partita di stasera per tutte e due le squadre; dopo la sconfitta a Sassuolo Mihajlovic fa a meno di Skov Olsen, Medel e Poli, Inzaghi dal suo canto ha Milinkovic e Strakosha indisponibili. Il 4231 del Bologna vede Hickey a sinistra, con Schouten ed Orsolini a centrocampo. Invece la Lazio, reduce dalla bella vittoria in Champions, oggi prova a ripartire in Campionato e si presenta con Reina tra i pali, Marusic a destra ed Akpa Akpro al posto di Milinkovic.  Nei minuti iniziali è una partita molto viva, accesa dal Bologna che va subito in gol con Svanberg, ma Irrati dopo controllo var annulla per un precedente fallo di Schouten. Nella circostanza comunque Reina non aveva mostrato grande reattività, subendo un gol da oltre 25 metri. Orsolini al 20’ calcia bene ma centrale e la sua azione si perde, ed il Bologna mostra una grande condizione. La Lazio si vede per la prima volta al 24’ con Luis Alberto che vede bene l’angolino, ma Skorupski mette in corner. Al 32’ in contropiede Palacio di sinistro colpisce l’esterno della rete dopo una bella galoppata, poi Orsolini al 37’ prova il numero al volo ma spedisce altissimo. Prima della fine del tempo entrano Lazzari ed Escalante che rilevano Marusic e Leiva, colpiti da affaticamento  muscolare: nel complesso la Lazio si vede poco. Nella ripresa subito Akpa ha la palla dell’1-0, Danilo all’ultimo momento gli stoppa la conclusione in porta, ma poi arriva il gol di Luis Alberto. Lo spagnolo al 54’ recupera palla a centrocampo, si crea benissimo spazio fuori area ed alla fine fa partire un tiraccio imprendibile per Skorupski, che porta la Lazio in vantaggio. Al 61’ Orsolini colpisce la traversa su punizione ed il Bologna fa tremare la squadra di Inzaghi, che poco dopo fa uscire Correa per Muriqi. I biancazzurri mantengono il centrocampo e non consentono grandi giocate agli avversari, che subiscono il secondo gol al 77’: Fares recupera un tiro di Muriqi e in rovescaita rimette su Immobile, che deve solo spingere in rete di testa la palla del raddoppio. Reina salva su Barrow al 79’, ma intanto Pereira e Parolo, Santander e Vignato terminano le sostituzioni. Gli ultimi minuti Reina nel recupero riesce a salvare su Vignato, ma nulla può su De Silvestri, che troppo libero conclude in porta la rete del 2-1. Da questo momento la Lazio soffre tantissimo la pressione bolognese fino al fischio di Irrati, che toglie tutti i residui patemi e sancisce i 3 punti ai biancazzurri. Era difficile mantenere la concentrazione e la forma dopo la partita di Champions, ma la Lazio, pur se con qualche difficoltà è riuscita a concludere il compito. Poco brillante, una vittoria un po’ sporca ma nel complesso meritata per la truppa di Inzaghi, che deve infondere ai suoi grande concentrazione. Nei prossimi dieci giorni infatti ai biancocelesti toccheranno tre trasferte micidiali: Brugge, Torino e Zenit.

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LAZIO  BOLOGNA  2-1     54’Luis Alberto 76’ Immobile 90’ De Silvestri

LAZIO: Reina, Patric, Acerbi, Hoedt, Marusic (42’ Marusic), Leiva (42’ Escalante 79’ Parolo), Akpa, Luis Alberto (79’ Pereira), Fares, Correa (63’ Muriqi),  Immobile.  All: Inzaghi

BOLOGNA: Skorupski, De Silvestri, Danilo, Tomiyasu, Hickey (89’ Denswill), Schouten, Orsolini (81’ Vignato), Soriano, Svanberg (72’ Baldursson), Sansone (81’ Santander), Palacio (72’ Barrow).  All: Mihajlovic

Arbitro Irrati



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