sabato 24 aprile 2021

Addio Milva, la Rossa della musica

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Quella nuvola di capelli rossi, quella presenza scenica eccezionale, quella voce unica, profonda ma anche acuta, capace di affronatre qualsiasi brano e salire su di tono dove le altre non arrivavano. Milva che se ne è andata a 81 anni dopo una lunga malattia che l'aveva consumata lentamente, è stata una delle più grandi interpreti italiane della scena internazionale.

Sì perchè la Pantera di Goro, come veniva chiamata da tutti, è stata certo la cantante con all'attivo più partecipazioni al festival di Sanremo ma è stata anche l'artista che ha saputo emanciparsi dalla dimensione nazionale per diventare un personaggio dello spetacolo acclamato ovunque.

Non solo cantante quindi ma anche attrice di grande spessore e donna di palcoscenico senza pari. Un gigante della cultura del 900, forse apprezzato più all'estero che in Italia, dove peraltro ai tempi dei dischi venduti a palate, era una star al pari delle colleghe rivali Mina, la Tigre di Cremona, Iva Zanicchi l'Aquila di Ligonchio.

Milva, pseudonimo di Maria Ilva Biolcati, faceva parte appunto di quel terzetto delle grandi voci femminili degli anni Sessanta e Settanta, che con le loro storie personali oltre che artistiche, hanno contribuito a cambiare il nostro Costume.

Pochi ricordano il suo debutto a al festival di Sanremo nel 1961 con "Il mare nel cassetto": in un attimo il suo talento è al cinema con il film "La bellezza d'Ippolita" al fianco di Gina Lollobrigida e in men che non si dica parte anche la prima tournee all'estero con un successo tale da portarla sul palcoscenico dell'Olimpia di Parigi già nel 1962. 

Nel 1965 inizia a lavorare in teatro con Giorgio Strehler, diventando una delle più accreditate interpreti del repertorio brechtiano e nel 1973 conquista la critica proprio con l' "Opera da tre soldi" di Brecht. la "pantera" collabora inoltre con poeti prestigiosi e impegnati come Eleftheriou, Livaditis, Kampanelis e Mikis Theodorakis, uno dei massimi esponenti della musica colta contemporanea. 

Ma il più importante sodalizio arriva con Luciano Berio, uno dei più celebri compositori d'avanguardia, che le affida un ruolo di primo piano nella sua opera "La Vera Storia" che, dopo essere stata rappresentata alla Scala di Milano, viene ospitata anche all'Opera di Parigi, all'Opera di Amsterdam, all'Accademia di Santa Cecilia a Roma e alla Royal Festival Hall di Londra.

Milva e Mina

Dopo oltre 50 anni di carriera, nel 2010, Milva pubblica il terzo album scritto e prodotto per lei da Franco Battiato intitolato "Non conosco nessun Patrizio" che arriva nella Top (twenty) dei dischi più venduti in Italia.

Nel 2018 le viene assegnato il Premio alla carriera a Sanremo su iniziativa lanciata da Cristiano Malgioglio, ritirato dalla figlia Martina Corgnati, curatrice e critica d'arte, avuta dal regista Maurizio Corgnati nel 1963. Milva ha avuto anche una relazione con l'attore Mario Piave, con il paroliere Massimo Gallerani e con l'attore e doppiatore Luigi Pistilli.

Durante la sua oltre cinquantennale carriera è riuscita a registrare un grande numero di brani, passando per generi musicali anche molto distanti fra loro con grande carisma interpretativo e vendendo oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo; rimane ad oggi l'artista italiana con il maggior numero di album realizzati, ben 173 tra album in studio, album live e raccolte.

Per il colore dei suoi capelli era anche nota come La Rossa (titolo di una famosa canzone scritta per lei da Enzo Jannacci, al quale dedicò l'omonimo album La Rossa del 1980) quel colore caratterizzava anche la sua fede politica di sinistra.

I successi musicali pop di Milva rimasti maggiormente impressi nell'immaginario collettivo sono, invece Milord, che incide per la prima volta nel 1960 ed è tratta dal repertorio di Édith Piaf, al quale la cantante dedica un intero LP con le sue canzoni tradotte in lingua italiana, diventandone così una delle eredi più significative, con molti trionfi all'Olympia di Parigi

sul palcoscenico
La filanda, cover della più grande cantante portoghese Amália Rodrigues (interprete del "fado") e che nel 1972 ottiene la prestigiosa "Gondola d'Oro" per le vendite del 45 giri alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia.

Alexander Platz, scritta da Franco Battiato in collaborazione con Giusto Pio come tutto l'album Milva e dintorni (1982), primo di una fortunata trilogia e di un felice sodalizio artistico di grande livello.

Ancora Canzone, di Don Backy, presentata al Festival di Sanremo 1968, dove si classificò terza, Da troppo tempo, una delle sue più grandi interpretazioni, che ha conquistato un altro terzo posto al Festival di Sanremo 1973.

Nel 1980 è protagonista del varietà in quattro puntate Palcoscenico, diretta da Antonello Falqui, affiancata da Oreste Lionello, sorta di embrione di quello che sarà tre anni dopo Al Paradise, prima edizione dello show di successo accanto a Oreste Lionello e Heather Parisi. 

L'ultima partecipazione di Milva al festival sanremese avviene nel 2007, con la canzone The Show Must Go On di Giorgio Faletti che collabora anche all'album In territorio nemico

Con Faletti all'ultimo partecipazione a Sanremo
 Poi una decina di anni fa il ritiro dalle scene a seguito di un malore mentre era in sala d'incisione: "Stavo lavorando all’album quando mi sono sentita malissimo -raccontò-, scoprendo poi per diverse patologie, così sono stata ricoverata. Ho perso l’uso delle gambe e la memoria. Sono uscita dalla clinica che ho recuperato tutto, ma ho messo a dura prova la mia salute anche a causa della carriera. Per anni non ho avuto giorni di ferie, mai. E il mio corpo mi ha presentato il conto, a 71 anni".

Lo scorso gennaio a Domenica In Renato Zero ha speso alcune bellissime parole per lei:" volevo con voi esternare un saluto a Milva, che è una enorme interprete del panorama italiano ed è stata ingiustamente dimenticata. Questo non lo permettiamo. Le mandiamo un grande abbraccio".  

Oggi la triste notizia dela sua scomparsa, in casa, assistitita dalla fedele segretaria Edith e dalla figlia Martina. Addio Milva, pantera insuperabile di una stagione della nostra vita, hai regalato emozioni e brividi, gioie e bellezza, adesso hai finito di soffrire, che la terra finalmente ti sia lieve.

3 commenti:

  1. Il più completo articolo tra quelli pubblicati oggi.. Si vede subito che l'estensione è opera di un super esperto e storico del campo musicale. Allo stesso tempo, la leggerezza con cui è stato scritto lo rende fruibile a tutti. Ancora una volta, complimenti e grazie!

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  2. Buongiorno Francesco, davvero un articolo completo per una grande artista. Grazie.

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