di FRANCESCO TRONCARELLI
6+ a Lupo Alberto - Se qualcuno pensava che la Lazio dopo il non gioco nel derby, reagisse con una partita all'insegna dell'orgoglio e della rivincita personale, si è dovuto ricredere. Primo tempo da sbadiglio, secondo della serie "vorrei ma non posso". Neanche su rigore infatti è riuscita a battere un Torino catenacciaro quanto si vuole ma che nelle utime due partite aveva preso 11 gol. Siamo al rompete le righe, assolutamente ingiusutificato ma concretamente applicato. Questa squadra, al di là dei pali, reti annullate e clamorose sviste arbitrali ormai è una Onlus che fa beneficenza. Copertina al Mago che qualcosa comunque ha fatto mentre gli altri erano già al mare.
6 a chi lo Leiva - Rispetto alla stracittadina, un passo avanti. Come Fabio Fazio che ospitando Woody Allen e Sharon Stone è andato oltre il suo giro parrocchiale.
6 a veni, vidi, Lulic al 71° - L'ultima all'Olimpico che certifica un curriculum di tutto rispetto: 371 partite con l'Aquila sul petto, 50 assist, 34 gol, con quello del 26 maggio che resterà nella storia per sempre. Grazie.
6 a Innamoradu - La vecchia guardia è arrivata al capolinea. Battiamo le mani.
6 a Sylva Strakoshina - L'abbiamo detto e lo ribadiano dopo l'ennesimo legno della sua porta che hanno preso gli avversari: ha più Lato B lui di Belen.
6 a Somarusic - Il Sonnambulo dal volto umano si è destato. Ma era in anticipo perchè la sveglia non ha mai suonato.
6- a Lazzari alzati e cammina - Un palo al 96° e per il Toro l'ennesima botta di N Kulou.
5 e mezzo a dillo Parolo tuo - lo stanno spremendo come un limone. Voleva fare la stagione estiva al chiosco della Sora Mirella ma così come l'hanno ridotto manco la grattachecca je fanno fa.
5 al Ciro d'Italia - Dalla Scarpa d'oro al Tapiro col quarto rigore sbagliato è un attimo. Daje su c'è l'ultima partita pe chiude in bellezza.
5 a chiedimi se sono Felipe - E' tornato quel giocatore che tanto faceva bene nella serie D brasiliana. Ora l'aspetta il torneo Scapoli-Ammogliati al Tibidabo.
5 a Patric del Grande fratello - Finalmente una prova impeccabile. Non ha combinato casini. C'ha messo due anni, ma come si dice, con la costanza si arriva a tutto. Guardate Alba Parietti che non sa fare niente ma sta sempre in televisione.
5- - a Ke Pro, c'è tanto da Fares e sostiene Pereira - Tre briganti e tre somari sulla strada da Girgenti a Cefalù (cit. Rinaldo in campo), tre tre giù giù, uno due tre zella, in tre non ne hanno fatto uno buono, scemo più scemo più scemo. Neanche la birra ce famo, figurarsi una partita. Piazzamoli ai Cancelli a Ostia, chi al parcheggio, chi alle docce, chi ai lettini e non se ne parli più.
4 a sono un pirata non sono un signore - Quando al 21° lo abbiamo visto colpire di tacco la palla abbiamo avuto un sussulto: possibile? Ma allora è vero che la terra è piatta, che esistono i marziani e che Martufello è laureato alla Sorbona. Tranquilli, era solo un effetto ottico, un'immagine idealizzata, una proiezione dei nostri desideri che sono andati poi a infrangersi sulla dura realtà dei fatti. Nina Murici resta un disertore della vanga, un pachiderma che si muove al rallenty, un gambadilegno che ha nella goffagine il suo momento migliore e che non sa ancora con quale piede tirare, se tirare e se limitarsi a tirare i remi in barca o tuttalpiù la catena. E' il quarto mistero di Fatima, il quinto cavaliere dell'Apocalisse, il sesto bicchiere di vino, il settimo che si riposò. E non finisce qui, perchè ce lo ritroveremo ancora l'anno prossimo. Contenti? Sipario.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Martedi, 18 maggio 2021
E’ solo un pari tra Lazio e Toro. All’Olimpico va in scena il recupero serale dell’incontro della 25sima giornata, non disputato causa Covid; dopo un primo tempo da sbadigli, la ripresa offre più emozioni incluso il rigore sbagliato da Immobile nel finale, ma il risultato resta bloccato sullo 0-0. I granata sono carichissimi e certi di potersi salvare già con una giornata di anticipo; Nicola vara la stessa formazione sconfitta a La Spezia, con Lukic preferito a Verdi a centrocampo e Sanabria che fa compagnia a Belotti in avanti. Invece per la Lazio, dopo il derby perso, anche stasera si tratta di onorare il calendario e null’altro. Solo Simone Inzaghi ha una motivazione in più: quella di provare a fare uno sgambetto al Toro per far rientrare nella lotta per restare in A il Benevento di suo fratello Pippo. Per la gara di oggi senza Acerbi infortunato, in difesa c’è Luis Felipe, Akpa poi sostituisce Milinkovic. Ancora problemi poi per Caicedo e Correa, quindi Muriqi è della partita dal primo minuto. Toro chiuso che prova qualche ripartenza veloce, Lazio che è quasi sempre in avanti ma a ritmi troppo blandi. Ne risulta una brutta partita, senza conclusioni almeno sino alla fine del primo tempo, fatto salvo un gol di Immobile, annullato da Fabbri per un fallo molto dubbio su Nkoulou in pieno recupero. Subito ad inizio di ripresa arriva un tiro a giro di Luis Alberto, che Sirigu con qualche affanno riesce a mettere in angolo. Immobile cerca un varco dai 30 metri al 58’ ma non trova lo specchio. Al 61’ Strakosha è bravo a bloccare su Sanabria che aveva provato a fare tutto da se e poco dopo Ansaldi spinge Muriqi in area ma Fabbri non fischia. Lulic appena in campo calcia in diagonale ma anche stavolta il portiere del Toro respinge con un piede. Inzaghi fa entrare in campo Patric ed Escalante, mentre Sanabria si svincola bene da Radu e col sinistro colpisce il palo, generando così la migliore azione del Torino nel momento peggiore della sua gara. Al 78’ un colpo di testa di Muriqi è bloccato a terra da Sirigu, che salva i suoi anche all’80’ dal forte tiro al volo di Escalante dai 16 metri. All’ 82’ Nkoulou dà un colpo ad Immobile in area e Fabbri decreta il rigore: è lo stesso Ciro Immobile ad incaricarsi di battere a rete ma il suo destro fa cilecca, il palo gli nega la rete e Pereira sbaglia la ribattuta facile. Al 96’ Lazzari di testa colpisce un palo e con questo sussulto finisce a reti bianche una partita un po’ da villeggiatura, in cui la Lazio ha regalato la permanenza in A ai granata con una prestazione troppo scialba. Biancazzurri certi del sesto posto, ora a quota 68, che si congedano dall’Olimpico per questa stagione. Domenica prossima a Sassuolo la Lazio concluderà il suo Campionato, l’ultimo atto di un’annata con tanti rimpianti.
LAZIO TORINO 0-0
LAZIO: Strakosha, Marusic, Felipe (68’ Patric), Radu (75’ Parolo), Lazzari, Akpa (75’ Pereira), Leiva (68’ Escalante), Luis Alberto, Fares (62’ Lulic), Muriqi, Immobile. All Inzaghi
TORINO: Sirigu, Izzo, Nkoulo, Bremer, Singo, Rincon (86’ Zaza), Mandragora, Lukic, Ansaldi, Sanabria (86’ Baselli), Belotti (93’ Verdi). All.: Nicola.
Arbitro Fabbri
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