di FRANCESCO TRONCARELLI
Francoise Hardy compie gli anni, ma è un compleanno anomalo. L'artista più amata dalla generazione che ha dato il via alla rivoluzione del costume negli anni Sessanta, celebra il suo anniversario nel più completo silenzio. Lontana dagli occhi e lontana dal cuore di tanti.
E' stato un anno difficile per lei dopo il ricovero per il ritorno del linfoma che l'aveva aggredita nel Natale del 2019. Quel male da cui era uscita vincitrice già una volta era tornato subdolo a colpirla implacabilmente durante le festività.
La Francia intera tra un brindisi e una regalo aveva seguito la vicenda, tirando poi un sospiro di sollievo quando una delle sue figlie predilette era tornata a casa dopo tanta apprensione.
Ma da allora, tra la riedizioni di album e nuove digitilizzazione dei suoi successi, nulla più è trapelato sulla sua salute, quello che più interessa. Il Covid, le restrizioni per la pandemia in Francia come nel resto del mondo, hanno portato all'attenzione ben altri problemi del resto.
Ma la vita nonostante tutto è andata avanti e con essa anche e per fortuna, la quoditianità fatta dalle piccole cose e perciò anche dalle notizie che distraggono dalla attualità così drammativa.
Come quelle sullo spettacolo, i personaggi che lo animano e quelli che hanno accompagnato le esistenze di ognuno. E Francoise Hardy è uno di questi. E non solo per i francesi.
Francoise Hardy oggi |
Cantante, scrittrice, astrologa, è stata un'icona mondiale di quei giovani ribelli e sognatori che attraverso lei crescevano con l'idea di cambiare il mondo. Uno dei simboli della femminilità più ammirati e seguiti.
Una femminilità peraltro avvolta di raffinatezza e dolcezza lontana anni luce dai modelli che oggi ci vengono offerti dal mondo dello Showbiz e dei Social, una personalità che brillava di luce propria.
E che aggiunta ad un talento artistico unico e alla capacità di essere autrice sia del testo che della musica di svariati brani che proponeva, fecero di lei il simbolo da emulare e il sogno proibito ddegli adolescenti dell'epoca yè yè.
Ecco perchè c'è sempre interesse su di lei. Gli anni sono passati, le mode e i miti pure, ma un personaggio come lei che ha regalato emozioni è per sempre. Non sono le rughe e i capelli argentati che possono cambiare un'immagine di una donna prima che artista come la dolce Francosie.
Ma il silenzio non aiuta, la cortina di privacy eretta dal figlio, il musicista Thomas Dutronc, non dà l'idea del suo stato attuale, delle sue difficoltà e dei suoi progressi. Gli stessi programmi televisivi d'oltralpe che come da noi seguono le vicende di chi fa notizia, brancolano nel buio.
con Edoardo Vianello a Sanremo |
E allora ci viene spontaneo rivolgerci a lei con quella canzone con cui sfondò a Sanremo e che attualmente calza a pennello sul suo momento, "Parlami di te". Sì, parlaci di te Francoise, dicci quello che vuoi, noi ti capiremo perchè ti vogliamo bene.
Già, che brano. Dopo il successo di "Tous le garçons et le filles" che la fece conoscere nel mondo, la Hardy partecipa al 16° Festival della canzone italiana con questo pezzo musicato da Edoardo Vianello in coppia con lei nel concorso e dal paroliere Vito Pallavicini, autore di brani di grande successo come "Io che non vivo", "Azzurro", "Mexico e nuvole".
Un pezzo non banale, ma molto raffinato, esaltato dalla sua voce delicata e dalla sua personalità, che risulta piacevole ancora oggi, al contrario del brano "da festival", retorico e stucchevole, che vinse appunto quella edizione, ma dimenticato in fretta, "Dio come ti amo".
Nel giorno del suo compleanno, 77 anni festeggiati empaticamente da chi l'ha sempre seguita e in assenza di un aggiornamento sul suo stato di salute, la richiesta di saperne di più è inevitabile quindi, sulla falsariga del testo di quel suo brano che ti entrava dentro.
Parlaci di te Francoise,dei tuoi sogni perduti dicci se con noi credi ancora alla vita. Parlaci di te, delle cose che pensi, parlaci di te, ti fa bene parlarcene. Parlaci di te, dicci quello che vuoi, noi ti capiremo perchè ti vogliamo bene...
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