9 al Ciro d'Italia - Una grande Lazio ha steso la Spal con una cinquina scoppiettante di gol. E' stato uno spettacolo vedere i ragazzi di Inzaghino triangolare in campo fra loro ed imbastire azioni di gioco da manuale del calcio. Hanno creato un'onda anomala che ha travolto i ferraresi che già dopo una mezz'oretta (38 minuti) erano seppelliti da reti e giocate al bacio. Insomma biancocelesti belli a vedersi e bravi a concretizzare, come il leader di questa squadra, il bomber de noantri, uomo vero che onora lo Sport (vedi la toccante ospitata a C'è posta per te) e non pagliaccio travestito e goleador implacabile sempre più capocannoniere del torneo (25!). In un campionato dove tutto è possibile, crediamoci fino in fondo: avanti Lazio avanti laziali!
8+ al Panter One - Immobile chiama, Caicedone risponde. Attenti a quei due. La coppia che accoppa. Io faccio un .assaggio a te tu fai un passaggio a me. E segnano entrambi. Doppietta per loro. Ammucchia Gasperì, che ci sarà da divertirsi ancora.
7+ a Lucas 2.0 (Biglia chi?) - A un certo punto ha letteralmente sradicato il pallone dai piedi di uno sventurato spallino ed è partito in quarta. Una scena meravigliosa che Muccino coi suoi film strappalacrime se la sogna. Il Muro di cinta di questa squadra che fa impazzire la gente laziale. E chi lo Leiva più?
7 al Sergente - Gli è bastato poco all'Esorciccio che fu, mettere in riga gli avversari. Li ha messi sull'attenti con un paio di lanci ed altrettanti affondi. Insomma se continua così, tornerà a valere tanto oro quanto pesa. Na piotta.
7 ad Antonio Elia Acerbis - Grandissimo. Come abbiamo sottolineato più volte il vero Ministro della Difesa, altro che il signor nessuno che guida l'omonimo dicastero del governo Conte. Un illustre sconosciuto che nessuno appunto consoce mentre tutti conoscono quello laziale. E te credo, come te movi te furmina!
6 e tre quarti a Lazzari alzati e cammina - e crea scompiglio fre le fila dei tuoi ex. E il palo gli ha negato la soddisfazione di finire sul tabellone. Provaci ancora Lazzaro felice.
6 e mezzo a Lupo Alberto - Il masimo risultato con il minimo sforzo. Come Amadeus, che con la gaffe del "passo indietro" ha scatenato un'attenzione incredibile su Sanremo, manco fosse Florenzi che alza la coppa Bonsai.
6 e mezzo a veni, vidi, Lulic al 71° e al 73° - E' entrato nella storia per quel derby, ma continuando così passerà alla leggenda: 350 partite con l'Aquila su petto. Battiamo le mani ai veri laziali.
6 e mezzo a Innamoradu - Gli anni passano, i bimbi crescono, le mamme invecchiano e lui sta sempre lì. Come Carlo Conti. Inossidabile.
6+ a Paolo A Di Canio - che ce frega de Giroud noi c'avemo Bobby gol... Sperem
6+ a Bastos e avanzos - "Noi c'avremo 'na loggetta cor geranio e la panzè, tu sarai la reginetta io m'empegno a fa da re, regneremo in tutto er monno ma all'erede penza tu, vojo un pupo, un pupo biondo m'anninnallo 'mbraccio a me" (cit. Pupo biondo, Alvaro Amici).
6 a Meco Joni - Go, Joni go, Joni be good!
6 a Sylva Strakoshina - Presente solo per giocare a Burraco coi fotografi assiepati dietro la sua porta- Quando i ferraresi se ne sono accorti che non c'era fra i pali hanno tirato e fatto gol. Ma non è servito a niente. Come Valerio Scanu camuffato da angelo dalla Carlucci: non je n'è fregato niente a nessuno.
6 a "al 114° del tempo supplementare Vavra dello Slava Praga beffa la Roma" - Poco fumo e poco arrosto ma quando tutto gira come deve girare, tutto fa Broadway, pure lui. Nè più nè meno di Junior Calli, che nessuno a cominciare da lui sa chi sia eppure si ritrova fra i Big al Festival. Incredibile ma vero. Sipario.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica, 2 febbraio 2020
La
Lazio schianta la Spal. All’Olimpico per la 22sima giornata i
biancazzurri sono implacabili: già nel primo tempo sopra di quattro reti
con doppietta di Immobile e Caicedo, nella ripresa Adekanye perfeziona
il risultato e accorcia Missiroli per l’eclatante 5-1 finale. Dopo il
pari nel derby, dopo il niet del Chelsea per l’acquisto di Giraud ecco
la Spal, che all’andata fece un brutto scherzo alla Lazio. Per
l’occasione gli uomini di Semplici si ritrovano senza gli squalificati
Petagna e Valoti, oltre agli indisponibili Fares e D’Alessandro.
Formazione di ripiego quindi per i ferraresi, con Di Francesco e l’ex
Floccari punte del 352. Inzaghi invece deve fare a meno di Correa: stop
di almeno 15 giorni per lui, ovviamente il posto è di Caicedo, inoltre
oggi in difesa Bastos è preferito a Luis Felipe. In uno stadio riempito
da circa 40.000 presenze la Lazio va subito in vantaggio: da un corner
battuto dalla destra, Lulic fa da torre per Immobile, che elude Tomovic e
da due passi di destro non può fallire il gol dell’1-0 per i
biancazzurri. Gara in discesa per la Lazio, che subisce una rete da
Floccari, annullata dall’arbitro per una spinta ma raddoppia dopo poco.
Azione incominciata da Leiva, che serve prontamente Luis Alberto: la
palla va a Lazzari, il quale di prima intenzione tira e colpisce il
palo; sulla respinta Felipe Caicedo ribadisce in rete il raddoppio
biancazzurro. Ancora Lazzari, sfortunato, si fa parare la conclusione da
Berisha poco dopo e a questo punto c’è solo una squadra in campo. Ma la
lazio non può allentare la pressione, perché la Spal sa essere
pericolosa come al 27’, quando Castro sfiora la traversa dopo una bella
triangolazione in area. Così ci pensa Immobile a chiudere la partita:
giusto alla mezz’ora riceve da Lazzari, dribbla tutti, anche il portiere
e da posizione impossibile calibra un pallonetto che s’infila sul palo
lontano della porta difesa dal povero Berisha. Caicedo di testa scheggia
la traversa al 34’ma si rifà al 38’, quando dopo un triangolo con
Immobile di sinistro indovina l’incrocio dei pali e sigla un grande
poker laziale. Nel secondo tempo Inzaghi fa rifiatare Caicedo; al suo
posto va Adekanye, che appena in campo si fa parare il sinistro da
Berisha ma al 59’ non fallisce il tiro della cinquina biancazzurra.
Lazzari gli porge un pallone che deve essere solo spinto in rete e
stavolta il giovane talento non sbaglia e sigla il suo primo gol in
serie A ed arrotonda il risultato. Cala la concentrazione laziale e per
la Spal arriva la rete della bandiera, messa a segno da Missiroli al 65’
dopo una serie di dribbling. Bastos al 74’ si divora la sesta rete,
sparando alto una bordata dentro l’area di rigore, poi Immobile impegna
in angolo Berisha e questo è l’ultimo sussulto del pomeriggio.
Abbondantemente vendicata la sconfitta dell’andata, per i biancazzurri è
una vittoria facile, raggiunta senza grandi sforzi contro una squadra
che si è arresa quasi subito alla forza dei padroni di casa. Lazio a
quota 49, che stacca ulteriormente la Roma sconfitta a Sassuolo e si
lancia verso la vetta: 15 vittorie, 4 pari e 2 sconfitte il bilancio
delle partite sin qui giocate dalla squadra di Inzaghi, che mercoledi
prossimo recupererà la gara col Verona e potrebbe addirittura balzare al
secondo posto, scavalcando l’Inter. La festa laziale prosegue ed il
sogno continua.
LAZIO SPAL 5–1 3’ 30’ Immobile 17’ 38’ Caicedo 58’ Adekanye 65’ Missiroli
LAZIO:
Strakosha, Bastos, Acerbi, Radu (71’ Vavro), Lazzari, Leiva,
Milinkovic, Luis Alberto Lulic (60’ Jony), Caicedo (48’ Adekanye),
Immobile. All: Inzaghi
SPAL:
Berisha, Tomovic, Felipe (67’ Zukanovic), Bonifazi, Strefezza, Dabo
(70’ Murgia), Missiroli, Castro (75’ Valdifiori), Reca, Di Francesco,
Floccari. All Semplici
Arbitro Giua
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