Di film ne ha interpretati parecchi, una ventina, ma non ha vinto mai nulla, del resto quello dell'attore non è stato mai il suo mestiere. Questa volta però gli è andata bene, perchè ha vinto addirittura l'Oscar, anche se indirettamente, di riflesso.
Certo è che la notizia ha fatto subito boom ampliandosi e creando l'equivoco "Gianni Morandi ha vinto l'Oscar". Incredibile ma vero, in parte e soprattutto per una sorta di sillogismo anomalo: il film "Parasite" ha vinto l'Oscar, nel film c'è un brano di Morandi, Morandi ha vinto la statuetta.
Al di là di battute e giochi di parole, c'è sicuramente un piccolo pezzo di Italia nel successo di "Parasite", il film del sudcoreano Bong Joon-ho che ha trionfato nella notte degli Oscar aggiudicandosi 4 premi, miglior film, miglior film internazionale, miglior regia, miglior sceneggiatura originale.
In una delle scene della pellicola infatti possiamo ascoltare "In ginocchio da te", canzone di Gianni Morandi del lontano 1964. Una cosa che lascia stupiti, sia per il brano che non è certamente attuale sia per la collocazione dello stesso in una storia che si svolge in un paese asiatico. Ma tant'è.
Dal canto suo l'artista di Monghidoro sulle sue pagine social ha postato un video messaggio spiritoso inframezzato dalla scena chiave di "Parasite" dove si sente la sua canzone: "Oggi mi chiamano tutti come se avessi vinto l'Oscar - dice contento e meravigliato del tutto - il film l'ha vinto "Parasite".
Scritta da Franco Migliacci, il paroliere di "Volare" su musica di Bruno Zambrini, "In Ginocchio da te" venne arrangiata da Ennio Morricone, uno che di Oscar se ne intende e che allora lavorava alla RCA ed è il brano che lanciò definitivamente il golden boy emiliano fra le stelle della musica leggera italiana.
Una delle scene chiave di "Parasite", che cambia il tono del film, è sottolineata a sorpresa da "In ginocchio da te". Merito del padre del regista sudcoreano che in casa aveva una discreta collezione di dischi italiani che hanno accompagnato la crescita del figlio futuro maestro del nuovo cinema asiatico.
Quando l'ha scelta, Bong non ne conosceva il testo. "Cercavo un brano rilassante, che mi facesse pensare al sole del Mediterraneo. Non conoscevo le parole, è una coincidenza che nella sequenza i protagonisti siano in ginocchio".
Al Festival di Cannes, dove il film aveva trionfato con la Palma d'Oro e colpito la platea internazionale, il regista aveva dichiarato di aver scelto la canzone di Morandi per il titolo, "perché i protagonisti sono letteralmente in ginocchio".
Quando poi gli avevano spiegato che era una canzone d'amore era scoppiato in una fragorosa risata: "Ma è geniale! Così nel contesto del film dove in quel momento succede di tutto, è ancora più divertente!".
Dalla canzone all'epoca fu tratto un film dal titolo omonimo "In ginocchio da te", un musicarello come si usava allora in tempi del boom dei 45 giri, con Laura Efrikian che poi diventerà la moglie di Morandi e i vari Gino Bramieri, Raffaele Pisu e Nino Taranto sempre presenti nelle pellicole dell'eterno ragazzo della canzone italiana. Il fim allora costò 50 milioni delle vecchie lire e incasso la cifra incredibile di un miliardo. Adesso anche l'Oscar.
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